
PADOVA, ANTIQUARIA 2013: MOSTRA MERCATO DI ANTIQUARIATO XXVI EDIZIONE – “DAL RINASCIMENTO AL 900”
Dopo il primo week-end di apertura si può dire finalmente che anche quest’anno Antiquaria Padova, sinonimo di selezione e alta qualità, riesca nonostante il particolare momento economico a porsi in controtendenza: l’affluenza è stata sino ad ora buona, e già alcuni pezzi di rilievo sono stati venduti. Il pubblico di Antiquaria infatti, pur inglobando al proprio interno una parte di curiosi visitatori, è composto da un consistente gruppo di appassionati che, senza perdere tempo, puntano direttamente al pezzo preferito e alla conclusione dell’affare. Si prospetta dunque un altro fine settimana intenso, contando anche il fatto che sarà il momento decisivo per molti di chiudere una trattativa per non perdere il pezzo unico, essendo il prossimo week-end quello di chiusura dell’evento.
Parlando di pezzi particolari presenti in mostra, segnaliamo qui di seguito alcuni esemplari di oggettistica e arredo davvero interessanti, non solo per la loro rarità ma anche per il loro elevatissimo valore economico. Pensando alle signore, amanti prime delle creazioni di alta gioielleria, sottolineiamo la presenza di alcuni esemplari di David Webb, il designer americano divenuto celebre nel secondo dopoguerra per i suoi gioielli a soggetto zoomorfo: famose le collane, i bracciali e gli anelli a serpente, per non parlare di bellissimi pezzi con simpatici panda e ranocchie, realizzati con particolare dovizia di dettagli e uso di smalti e pietre preziose. Interessante poi un pregiato anello anni Trenta, particolare perché realizzato con una rarissima varietà di gemma: trattasi di un opale nero australiano, alle cui iridescenze verdi e azzurre ben si richiamano le corone di smeraldi e zaffiri blu che lo circondano. E visto che, come cantava Marylin, “diamonds are girl’s best friend”, come non segnalare una parure composta da collana, bracciale e orecchini, realizzata con un tripudio di diamanti dalla luce eccezionale.
Per gli amanti dei tappeti segnaliamo, oltre ad un Karakalpak del terzo quarto del XVIII secolo, caratterizzato da un disegno a fiammate di colore di estrema modernità, un paio di tappeti da preghiera del terzo quarto del XIX secolo, esemplari di una particolare commistione tra struttura decorativa d’impianto anatolico e motivi caucasici; interessanti poi due grandi Serapi del tardo Ottocento, caratterizzati da un motivo floreale stilizzato e da un ottimo stato di conservazione.
Assolutamente fantastiche le vetrine dedicate ai vetri Art Nouveau e Decò, con pezzi che risalgono al tardo Ottocento: bellissimo un Daum del 1900, totalmente inciso a mola con una decorazione a tulipani rossi su un raffinato sfondo opalescente; dello stesso periodo è inoltre un vaso a coste con bordo orlato, realizzato in una delicata nuance color miele e decorato a smalti; di epoca Decò è invece un Legras con motivi naturalistici derivati dal mondo animale.
Di particolare pregio, per quanto riguarda i mobili, un trumeau veneziano Luigi XIV della prima metà del XVIII, in radica di noce, mosso sul fronte e nella ribalta e con castello sagomato, nonché un delizioso tavolo da gioco ferrarese di epoca Luigi XV, realizzato in noce nella struttura e nel motivo a testa di montone che decora il piano. Magnifica, vista le dimensioni che sfiorano il metro e novanta di altezza, una specchiera veneziana d’epoca Luigi XV. Firmato Charles Goret è infine un orologio parigino d’epoca Luigi XV, realizzato in corno tinto verde e bronzo dorato.