
OSSERVATORIO ARCHI E TASTI di CremonaFiere
Leggi complesse e in continua evoluzione, è sempre più difficile trasportare gli strumenti da un Paese all’altro
Il trasporto degli strumenti musicali attraverso i confini internazionali rappresenta sempre più motivo di preoccupazione per musicisti, liutai, commercianti, soprattutto a causa della scarsa chiarezza sui requisiti normativi da osservare, spesso oggetto di una continua evoluzione da parte dei vari Stati. Del problema, attraverso un convegno ad hoc, ci si è occupati anche alla recente edizione di Mondomusica New York svoltasi dal 10 al 12 aprile scorsi. Durante l’incontro, gli esperti intervenuti hanno fornito una panoramica generale della situazione esistente, fornendo le informazioni più attuali relativamente alle circostanze più frequenti che musicisti e liutai si trovano a dover spesso affrontare. E in effetti anche in queste ultime settimane episodi che dimostrano la complessità del tema non sono mancati. All’aeroporto di Bruxelles, ad esempio, due membri del Quartetto Pro Arte dell’Università del Wisconsin sono stati trattenuti per diverse ore alla dogana perché i passaporti degli strumenti, violini e relativi archetti, non sono stati riconosciuti validi in quanto il legno e l’avorio con cui gli strumenti sono realizzati è considerato materiale a rischio estinzione. Solo l’intervento del Ministero competente ha permesso di sbloccare la situazione. Un altro caso si è verificato all’International Airport della città di Charlotte, in North Carolina (USA), dove a due violinisti del Time For Three è stata negata la possibilità di imbarcarsi perché il capitato ha ritenuto di non ammettere in cabina i loro strumenti, anche in questo caso per il minimo contenuto di avorio presente.
Una presentazione di Claudio Abbado apre il nuovo catalogo della Fondazione Pro Canale
E’ uscito a marzo il nuovo catalogo della Fondazione Pro Canale, organizzazione con sede a Milano che gestisce e conserva un’importante collezione di strumenti ad arco messi a disposizione, a titolo di prestito, di musicisti già componenti di grandi orchestre ma anche di giovani talenti neodiplomati. “Il catalogo – come spiega la presidente della Fondazione, Francesca Peterlongo – viene pubblicato in occasione dell’organizzazione di eventi importanti. Di questo in particolare, che si presenta anche con la versione in lingua Inglese, siamo molto orgogliosi perché si apre con una presentazione di Claudio Abbado, il grande direttore d’orchestra che nella sua vita artistica si è speso molto per favorire il coinvolgimento dei privati nell’acquisto di strumenti musicali da dare in prestito ai concertisti. Esattamente quello che, unica in Italia, fa la Fondazione Pro Canale. Negli anni, e lo dico con soddisfazione, il numero di persone che hanno deciso di acquistare uno strumento e attraverso la Fondazione darlo in prestito ai musicisti è aumentato – conclude Peterlongo – a dimostrazione dell’attenzione e della sensibilità sempre crescente verso un mondo, quello musicale, che come ha scritto Abbado nella presentazione del nostro nuovo catalogo ‘deve far parte della vita di tutti'”. Il catalogo non è in vendita, viene offerto al pubblico che partecipa agli eventi musicali organizzati dalla Fondazione.
Le malattie professionali colpiscono anche i concertisti. Julian Lloyd Webber costretto al ritiro dalle scene
Anche i concertisti soffrono di patologie professionali. Il violoncellista britannico Julian Lloyd Webber a soli 63 anni ha annunciato il ritiro dalla sua attività concertistica. All’artista è stata diagnostica un’ernia cervicale che gli impedisce di fatto l’uso del braccio destro. “Sono affranto – ha dichiarato Webber – dopo aver vissuto una carriera ricca di soddisfazioni e aver avuto il privilegio di suonare con grandi orchestre e illustri colleghi, ora devo ritirarmi dalle scene a causa di un disturbo che mi impedisce di suonare”. Il suo ultimo concerto risale al 2 maggio scorso, quando ha suonato con la Chamber Orchestra di Londra. Il debutto del violoncellista risale al 1972 quando suonò presso la Queen Elizabeth Hall di Londra. Oltre alla sua intensa carriera concertistica ha pubblicato numerosi cd.
Il Sistema delle Orchestre e dei Cori Giovanili si esibirà nei Carmina Burana
Il 29 giugno prossimo, in occasione dei 150 anni dalla nascita della Società del Quartetto di Milano, si terrà la prima esecuzione dei Carmina Burana ad opera del Sistema delle Orchestre e dei Cori Giovanili, nato nel 2010 da un’iniziativa di Claudio Abbado. Il Sistema si compone di 40 nuclei attivi distribuiti in 15 regioni a cui fanno capo 10mila giovani musicisti. “In Lombardia il Sistema si occupa di progetti formativi rivolti a bambini e ragazzi dai 4 ai 18 anni – spiega Maria Majno, referente per la Lombardia e delegata alle relazioni internazionali dell’Organizzazione – L’obiettivo non è principalmente quello di indirizzare il giovane verso la professione del musicista, bensì accompagnarlo nel suo percorso di crescita attraverso la conoscenza della musica. Ciò non toglie che per i giovani particolarmente talentuosi si possano anche aprire le porte dell’attività professionale.