
OSSERVATORIO ARCHI E TASTI di CremonaFiere
Mondomusica New York si conferma come il più grande ed efficace marketplace americano per gli strumenti ad arco di alta qualità
100 espositori, 14 Paesi rappresentati, 12 eventi, un pubblico selezionatissimo: ma i migliori testimonial del successo della Manifestazione sono senza dubbio gli espositori e i visitatori. Anche questi ultimi, soprattutto coloro che hanno visitato Mondomusica New York per la prima volta, sono rimasti estasiati dalla qualità e dalla quantità di strumenti in esposizione. In effetti non esiste negli Stati Uniti un altro evento esclusivamente dedicato alla liuteria che può vantare un così alto numero di liutai che rappresentano la migliore liuteria internazionale, e per questo la Manifestazione è particolarmente apprezzata dai musicisti, sia professionisti che amatoriali.”Tra gli stand si sono visti grandi violinisti come Joshua Bell, David Carpenter ed Elizabeth Pitcairn – ha dichiarato Antonio Piva, presidente di CremonaFiere – ma anche tanti studenti e giovani, il che fa ben sperare per lo sviluppo di tutto il settore. Il business legato agli strumenti artigianali passa soprattutto attraverso la diffusione di cultura musicale, e Mondomusica New York è uno strumento importante per dare il nostro contributo al raggiungimento di questo obiettivo. E’ fondamentale mettere in contatto tra loro la gente giusta, e certamente i 2.185 visitatori di questa edizione sono stati di una qualità eccellente; compratori provenienti prevalentemente dagli USA, ma anche da Canada, Australia, Giappone e Messico.”
L’innovazione e la tradizione saranno protagoniste a Cremona Mondomusica
Se la seconda edizione di Mondomusica New York si è conclusa da poco, CremonaFiere è già al lavoro per organizzare Cremona Mondomusica e Cremona Pianoforte, in programma dal 26 al 28 settembre 2014, le due manifestazioni che rappresentano, rispettivamente, l’evento n. 1 al mondo dedicato agli strumenti musicali artigianali e l’unico Salone europeo dedicato esclusivamente al pianoforte. Nei giorni scorsi si è infatti riunito al Circolo della Stampa di Milano il Comitato Internazionale di Indirizzo che, grazie ai dieci rappresentanti internazionali del settore degli archi, del pianoforte, delle chitarre e dell’editoria musicale, ha fornito nuovi spunti per sviluppare le due rassegne in sintonia con le esigenze degli operatori professionali del settore. Unanime l’orientamento del Comitato: l’innovazione deve essere vista come elemento complementare della tradizione. Attraverso il loro connubio infatti, sarà possibile risponde alle richieste di una platea composta da musicisti di professione e da centinaia di migliaia di appassionati e giovani che desiderano avvicinarsi al pianoforte, agli archi e alla chitarra classica.
Vedere o ascoltare? Una ricerca stabilisce come si giudica la qualità di un’esibizione
Il pubblico giudica la qualità di un’esibizione musicale basandosi più sull’impatto visivo che acustico. Lo rivela uno studio condotto dall’University College di Londra di cui dà notizia il sito thestrad.com. L’autore di questa ricerca, che ha coinvolto il mondo della musica classica e che a ha portato a questo sorprendente risultato, è Chia-Jung Tsay, psicologo e pianista. I partecipanti all’indagine, musicisti professionisti e no, sono stati in totale 1.062. Ad essi sono state mostrate due clip musicali di sei secondi ciascuna: una riguardava melodie eseguite da orchestre di fama internazionale, mentre nell’altra i brani musicali erano suonati da formazioni regionali o universitarie. In una percentuale compresa tra il 53% e il 64% dei casi, gli intervistati hanno dimostrato di identificare correttamente l’orchestra di fama mondiale riconducendo la loro risposta alla presenza scenica e alla scenografia che la caratterizzava. Secondo Chia-Jung Tsay quindi, le esecuzioni orchestrali si fissano nella mente degli spettatori, che ne valutano poi la qualità, rispondendo più ad uno stimolo visivo che acustico.
Bene le vendite di strumenti musicali negli Stati Uniti. Il trend continua a essere positivo
Sono positivi i dati sulle vendite di strumenti musicali negli Stati Uniti registrati nell’ultimo trimestre del 2013. Gli strumenti a tastiera hanno incassato un +4,2%; le tastiere portatili +2,7%; i prodotti legati all’amplificazione del suono +2,2%, quelli per le percussioni+2,5%. Gli accessori in genere addirittura +7,1%. E un risultato positivo lo incassano anche gli strumenti della cosiddetta categoria della “school music” , che include archi e fiati (+3,6%).
Le uniche note negative arrivano dalle vendite dei pianoforti a coda (-3%), degli organi per le chiese (-2,5%) e di quelli destinati a essere sistemati nelle abitazioni: -4,5%. Le percentuali sono state diffuse dal sito musictrades.com, che evidenzia inoltre il dato complessivo di vendita al dettaglio: 2,53 miliardi di dollari. Intervistati sull’andamento delle vendite, i rivenditori americani hanno dichiarato che nonostante un ritmo altalenante dovuto alle difficoltà economiche e alla concorrenza di internet, i risultati sono stati comunque incoraggiati.