
Oltre 30 “conferenze del benessere”, con esperti da oriente a occidente
Più di 30 incontri e conferenze, due giornate di approfondimento, decine di medici ed esperti, un unico obiettivo: dare al pubblico la possibilità di informarsi sulle diverse strade che conducono al benessere psico-fisico.
A Modena Benessere Festival i visitatori possono scegliere di partecipare a una o più delle decine di conferenze in programma, tutte comprese nel prezzo del biglietto d’ingresso.
Come conciliare i principi di una vita sana con la nostra quotidianità, fatta di spuntini veloci, scarsa attività fisica, stress da multitasking, intossicazione digitale, aperitivi alcolici, cene fuori con gli amici e nottate da leoni? Basandosi sui risultati dei più recenti e attendibili studi scientifici, Paolo Soffientini, ricercatore IFOM (centro di ricerca dedicato allo studio dei meccanismi molecolari alla base della formazione e dello sviluppo dei tumori, fondato da FIRC e AIRC) nel suo libro “Cent’anni da leoni” (Mondadori) svela quali sono le regole da seguire e le buone pratiche da introdurre per vivere in modo sano senza però rinunciare alla socialità e ai piaceri della vita. Passando in rassegna diversi stili di vita, Soffientini spiega perché le cose che amiamo possono farci del male e indica in che modo possiamo toglierci di dosso alcune vecchie abitudini sbagliate; l’autore mostra quali sono i limiti scientificamente tollerabili dal nostro organismo per ogni sostanza con cui interagiamo, volontariamente o meno, delineando il confine tra il giusto e il troppo (sabato 24 novembre ore 16.00, Sala 400).
Ci sono persone che sembrano attirare spontaneamente le coincidenze: non le semplici sovrapposizioni di casualità, ma quelle che Jung definiva “coincidenze significative” o “sincronicità”. In uno straordinario, magico momento, la nostra vita incrocia quella di altre persone che saranno fondamentali per i nostri progetti, oppure cogliamo indizi che ci spingono verso una decisione, o forze sconosciute ci indicano una direzione imprevista. Sono interventi del destino: talvolta si manifestano sotto forma di numeri ricorrenti, talvolta come premonizioni, ma sempre e comunque sono segni che ci aiutano, ci guidano e ci proteggono. Persino quando appaiono negativi, alla fine si riveleranno capovolgimenti benevoli che ci accompagneranno a realizzare il nostro disegno e a trovare il pieno appagamento. Da molti anni Marco Cesati Cassin studia le coincidenze significative, raccogliendo decine di storie e testimonianze inedite che attestano il loro potere. Nel suo libro “Le coincidenze che cambiano la vita” (Sperling & Kupfler), insegna a distinguerle dalle semplici casualità, a cogliere gli elementi rivelatori e a interpretarli con fiducia (sabato 24 novembre ore 14.00, Sala 400).
Tra gli ospiti più attesi c’è il giovane cremonese Nicolò Govoni, che incontra il pubblico domenica 25 novembre alle 16. “Celebrare la vita è farne il miglior uso possibile”, questo è il mantra di Nicolò, fondatore di una scuola per bambini rifugiati in Grecia e autore di “Bianco Come Dio” edito da Rizzoli. A vent’anni è partito per fare volontariato in un orfanotrofio in India, un’esperienza di tre mesi trasformatasi in quattro anni. Dopo essersi trasferito, Nicolò studia giornalismo alla Symbiosis International University, avvia un fondo per l’istruzione degli orfani nell’India rurale, e lavora per testate quali BBC e South China Morning Post. A ventiquattro anni torna in Europa, e rinuncia a un Master a New York per fare volontariato con i profughi dell’isola di Samos, in Grecia. Qui, dopo aver creato un programma educativo per bambini, fonda una ONLUS e una scuola che accoglie con un team internazionale d’insegnanti quasi 100 studenti ogni giorno (domenica 25 novembre ore 16.00, Sala 400).
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