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NASCE «SVZ FAIRS», NUOVA SOCIETA’ TRA VERONAFIERE, FIERA DI SARAGOZZA E SURVEY

 

Per la prima volta tre aziende del settore stringono un’alleanza per
scambiare conoscenze, risorse ed organizzare congiuntamente eventi. Nel mirino,
annuncia il direttore generale di Veronafiere Giovanni Mantovani, «due eventi
dedicati alle energie da fonti rinnovabili in un continente in costante
crescita sia nella produzione che nel consumo di bioenergia». Le prime
manifestazioni sotto il brand «R-energy» si svolgeranno a Buenos Aires (10-12
giugno 2009) e a San Paolo del Brasile (17-19 giugno 2009).

 

Verona, 12 gennaio 2009. Veronafiere consolida la propria vocazione
all’internazionalizzazione. La missione, questa volta, riguarda il segmento
delle energie rinnovabili. Meta, il Sudamerica. In particolare, Brasile e
Argentina. E lo fa attraverso una sinergia che non ha precedenti nel mondo
fieristico: la costituzione – avvenuta nei giorni scorsi a Saragozza (Spagna) –
di una società, «SVZ Fairs», tra Veronafiere, Feria de Zaragoza e Survey
Marketing & Consulting per la realizzazione di un progetto dedicato alle
energie rinnovabili denominato «R-energy», che avrà luogo attraverso due
iniziative a Buenos Aires
(10-12 giugno 2009, Golden Center – Parque
Norte) e a San Paolo (17-19 giugno 2009, Anhembi Convention Palace).

Il nome della nuova società – SVZ
– è l’acronimo che identifica le iniziali dei partner: due realtà fieristiche
fra le più importanti in Europa (Veronafiere e Feria de Zaragoza) e una società
tedesca (Survey) specializzata nell’organizzazione di eventi e fiere
internazionali, che da tempo collabora sia con l’ente fieristico veronese che
con quello aragonese. Le quote di partecipazione in SVZ sono paritetiche al
33,3 per cento fra le tre realtà socie.

«Si tratta di un’iniziativa di forte impatto strategico, mai attuata in
questi termini nell’ambito fieristico internazionale», commenta il direttore
generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani
, «soprattutto per le
caratteristiche imprenditoriali degli attori».

Il gruppo Survey ha raggiunto nel 2008 un fatturato consolidato superiore
ai 30 milioni di euro, con un portafoglio di 21 eventi organizzati in paesi
quali: Germania, Italia, Spagna, Russia, Turchia, Polonia, Cina, Argentina e
Brasile. I settori di specializzazione sono: mobili, arredamento e la sua
componentistica, macchinari e componentistica per macchine, energie rinnovabili
e infine l’edilizia. Il gruppo Survey é organizzatore e promotore della fiera
ZOW che ha luogo annualmente in sei paesi differenti con un format unico e
particolarmente innovativo (si svolgerà per la prima volta a Veronafiere dal 21
al 24 ottobre 2009).

La Fiera di Saragozza organizza
oltre 50 fiere, collocandosi nelle prime posizioni come importanza in tutta la
penisola iberica, con marchi leader a livello continentale in vari settori.

Veronafiere è una delle realtà
fieristiche di maggiore importanza in Italia e in Europa, con oltre 50 eventi
fra Italia ed estero e un fatturato che nel 2008 ha superato gli 88 milioni di
euro.

«L’alleanza strategica
sottoscritta a Saragozza», sottolinea Mantovani, «prevede uno scambio di
know how, risorse e capacità acquisite nel segmento delle energie rinnovabili,
con l’obiettivo di organizzare due eventi di spicco in America Latina, in
particolare Brasile e Argentina, due realtà in crescita sia per la produzione
che per il consumo di energia pulita da fonti rinnovabili. Inoltre è prevista
una terza edizione nel mese di ottobre, in Turchia».

Chiari anche il target degli
espositori e i settori merceologici dei due eventi, che comprendono macchinari,
tecnologie e servizi nei comparti dell’energia eolica, idroelettrica e marina,
energia solare (fotovoltaica, termica e termoelettrica), geotermia, energie
rinnovabili da fonte agricola (biomasse, biogas, biocarburanti), idrogeno e
waste to energy.

«Brasile e Argentina hanno un potenziale enorme sul fronte delle energie
rinnovabili», osserva il condirettore
generale di Veronafiere, Flavio Piva,
«e sono mercati prioritari anche per
le aziende europee. I dati rivelano infatti che in Argentina, escludendo i
grandi impianti idroelettrici, si produce l’1,6 per cento dell’elettricità da
fonti rinnovabili (dato governativo del novembre 2007), che nel 2005 hanno
generato 1.520 GWh, ma che dovrebbero salire a 13.000 GWh all’anno entro
il 2016. Ancora più impressionanti i dati relativi al Brasile, che già ora, se
si comprendono bioetanolo, biodiesel e la produzione idroelettrica, genera il
48,3 per cento dell’energia da fonti rinnovabili (dati dell’Agenzia
governativa). E lo sviluppo, nel 2030 in base al piano energetico varato dal
ministero dell’Energia brasiliano, vedrà esplodere le fonti rinnovabili,
assicurando oltre 156.000 Megawatt dall’energia idroelettrica, oltre 8.300
Megawatt dal mini-idro, 4.600 Mw dall’eolico, quasi 8.000 Mw dalle biomasse.
Senza parlare del settore biodiesel e bioetanolo, per i quali si prevede al
2030 una produzione rispettivamente di 11,7 milioni di metri cubi e di 66,6
milioni di metri cubi».

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