
MARMOMAC: VOLA LA DOMANDA DI PIETRA NATURALE MADE IN ITALY NELLA PENISOLA ARABICA (+42% DAL 2019)
Obiettivo: intercettare i grandi investimenti, a partire da Expo 2030
Milano, 16 settembre 2025. In un contesto che vede l’Italia del marmo secondo esportatore mondiale con una quota sull’export globale del 14% e un controvalore, tecnologie di lavorazione comprese, a 3,1 miliardi di euro, è imperativo accelerare il business presso i mercati promettenti. E la Penisola Arabica (Arabia Saudita, Bahrain, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Oman, Qatar e Yemen) è sicuramente il target a maggior prospettiva di crescita. Lo afferma uno studio Nomisma-Marmomac realizzato per la manifestazione leader al mondo del settore tecno-lapideo, in programma a Veronafiere dal 23 al 26 settembre.
Secondo lo studio, i numeri evidenziano una progressione nell’area mediorientale della Penisola quadrupla rispetto al trend globale del marmo italiano (+42% contro una media mondo a +11%). Un mercato, che da solo vale già il 7,5% dell’export globale tricolore, le cui potenzialità sono ancora in buona parte inespresse se si considera l’alto reddito pro-capite ma soprattutto un mercato del real estate in fermento e spinto da riforme governative, grandi progetti infrastrutturali e investimenti anche in vista di Expo 2030 e la Coppa del Mondo FIFA 2034. Trainata da Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti – che rappresentano l’80% sul totale import dell’area – la domanda generale di prodotti lapidei vale oggi un import di 1,3 miliardi di euro realizzati in particolare con i prodotti lavorati.
In questo contesto il prodotto made in Italy è il secondo fornitore, dopo la Cina, con una quota di mercato cresciuta dal 2019 a oggi dal 16% al 18% per un controvalore di 231 milioni di euro. In particolare, negli ultimi cinque anni le importazioni italiane in Arabia Saudita sono cresciute del 216%, segno di un mercato in forte espansione e di una presenza italiana sempre più consolidata, nonostante la competizione serrata con Cina e Turchia. Più basso il market share del terzo mercato per destinazione, il Kuwait, passato in 5 anni dal 29% al 12%.
«La Penisola Arabica rappresenta oggi uno dei mercati più dinamici per la pietra naturale e le tecnologie italiane – commenta Adolfo Rebughini, direttore generale di Veronafiere –. La crescita registrata negli ultimi cinque anni testimonia non solo la capacità del made in Italy di intercettare la domanda high-end, ma anche l’enorme potenziale ancora da sviluppare. Marmomac, grazie anche alla collaborazione con ITA-Italian Trade Agency e Confindustria Marmomacchine, si pone come piattaforma di riferimento per accompagnare le aziende in questa sfida, creando nuove connessioni commerciali e istituzionali».