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LE FIERE ITALIANE PASSAPORTO PER IL MONDO

Per presentare le peculiarità del Sistema Fieristico Italiano,  Aefi ha riunito oggi, presso la sede dell’Associazione della Stampa Estera a Roma, le rappresentanze diplomatiche estere in Italia. Nel corso dell’incontro, realizzato per sollecitare l’interesse delle delegazioni che durante il periodo dell’Esposizione Universale arriveranno in Italia, a visitare le diverse fiere del nostro Paese, i vertici di Aefi hanno illustrato l’offerta proposta dagli associati.

Il comparto fieristico italiano, che con le sue 1.000 manifestazioni è in grado di coinvolgere ogni anno circa 22 milioni di visitatori, è stato illustrato dagli interventi di Benedetto Della Vedova, Sottosegretario di Stato per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale, di Pietro Piccinetti, Coordinatore della Commissione Internazionalizzazione di Aefi e di Loredana Sarti, Segretario Generale dell’Associazione Esposizioni e Fiere Italiane, che hanno evidenziato come il  settore rappresenti una leva efficiente e strategica a supporto della crescita delle nostre imprese e capace di contrastare il costante rallentamento dei mercati.
Non va dimenticato che circa il 50% dell’export italiano è generato da contatti creati durante le fiere e che 60 miliardi di euro è il volume di affari concluso ogni anno durante le esposizioni. Numeri significativi di un settore che deve essere supportato.

Una scelta inderogabile e un’opportunità a cui non si può rinunciare oggi è l’internazionalizzazione – ha sottolineato Pietro Piccinetti, Coordinatore della Commissione Internazionale di Aefi -. In uno scenario mondiale completamente mutato  aprirsi  all’estero è una sfida che non si può rimandare oltre. Per essere competitivi in un mercato globale serve un approccio culturale diverso: internazionalizzazione significa allargare i propri orizzonti, aprire la mente al mondo. Da qui si innesta una leva strategica per l’intero Sistema Paese, non solo per incrementare la quota export ma per trovare connubi vincenti con gli operatori esteri e diffondere così la vera cultura dell’eccellenza italiana. Una sfida ambiziosa rispetto alla quale Fiere ed Esposizioni giocano un ruolo da assolute protagoniste“.

Sono molte le iniziative promosse e sviluppate dall’Associazione, sempre in un’ottica di potenziamento di tutto il comparto: tra queste, la certificazione dei dati fieristici per qualificare all’estero l’offerta fieristica nazionale. Un progetto che è stato possibile avviare anche grazie al supporto del Ministero dello Sviluppo Economico. Un’innovazione che pone il nostro Paese al più elevato livello di rigore ed affidabilità tra i vigenti sistemi internazionali.

Grande soddisfazione anche per Road to Expo 2015, il progetto di Aefi e Ice Agenzia, anch’esso promosso dal MISE, per la valorizzazione del sistema industriale agroalimentare italiano. “E’ stato un vero e proprio viaggio verso Expo 2015 attraverso le principali manifestazioni della filiera agroalimentare in Italia – ha evidenziato Loredana Sarti, Segretario Generale di Aefi. – L’intenso programma di iniziative di incoming ha portato infatti oltre 300 nuovi operatori alle fiere coinvolte nel progetto e offerto agli operatori la possibilità di ampliare il proprio network di relazioni e di avviare nuovi business.” Road to Expo 2015 ha fatto anche tappa all’estero, toccando le più importanti manifestazioni mondiali del settore con particolare attenzione a mercati-chiave come Germania, Francia, USA, Giappone, Russia, Cina, Emirati Arabi e Nord Africa.

Per tornare a una crescita stabile e duratura – ha commentato Benedetto Della Vedova, Sottosegretario di Stato per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale – l’Italia deve saper cogliere le opportunità offerte dai mercati globali, soprattutto nelle aree del mondo più dinamiche. Ormai “internazionalizzazione” non è solo sinonimo di “esportazione”: per essere presenti in mercati lontani e complessi, non è sufficiente lo spedizioniere, ma occorre una presenza in loco sempre più solida e strutturata. Per questo, oggi, è cruciale che le fiere siano sempre meno semplici spazi in cui esporre e sempre più partner e consulenti per il business delle aziende, in grado di accompagnarle nella definizione di strategie e di supportarle concretamente nel presidio di mercati internazionali strategici. Da questo punto di vista – ha concluso Della Vedova -, il settore fieristico italiano sta dimostrando di essere all’altezza della sfida. Dobbiamo lavorare tutti insieme – istituzioni pubbliche e attori privati – perché esso sia sempre sulla frontiera più avanzata della qualità e dell’innovazione”.

Nell’ambito della presentazione è stato infine ricordato come le fiere italiane rappresentano un importante volano anche per il settore turistico. Oltre a svolgersi in città dall’elevato interesse storico e artistico, alcune vengono ospitate in complessi di grande valore architettonico – come i quartieri fieristici di Venezia, Napoli e Firenze – completando così l’offerta turistica e valorizzando il legame tra cultura, imprese ed eccellenze del territorio.

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