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L’arte del latte stupisce al BonTà 2019

La campionessa mondiale di latte art Manuela Fensore conquista il salone enogastronomico di CremonaFiere: “Se la materia prima è di qualità anche nella latte art il resto viene di conseguenza. Allenarsi a casa? Si può, anche usando l’acqua”. Fino al 12 novembre sapori da tutta Italia, degustazioni e show cooking

“La qualità del latte? Conta anche nella latte art, perché se alla base c’è una buona qualità, tutto il resto viene di conseguenza”. Manuela Fensore, campionessa mondiale 2019 di latte art, è stata ospite oggi a il BonTà, il Salone delle Eccellenze Enogastronomiche dei Territori di CremonaFiere, presso lo stand Emporio Vino e Sapori del barista farmer Sebastiano Marcarini. Cremona, non a caso, è la capitale italiana del latte, tanto che nello stesso quartiere fieristico si sono concluse da poche settimane le Fiere Zootecniche internazionali. Fensore – che ha trionfato proprio quest’anno al World of Coffee di Berlino sbaragliando gli altri pretendenti al titolo – ha strabiliato i visitatori creando con il latte spettacolari motivi e disegni su cappuccini e caffè. “Nel momento in cui parliamo di latte art – ha spiegato la campionessa che per la prima volta ha portato l’Italia sul gradino più alto del podio della massima competizione mondiale dedicata alla tecnica di decorazione – parliamo comunque di una bevanda che va scrutata in modo visivo, ma bisognerebbe lavorare sempre con prodotti di buona qualità”.

Chi inizia a sperimentare la latte art, inizia sempre dietro un bancone, animato dal desiderio di migliorare sempre più il proprio servizio, ma chi sentisse il richiamo di questa originalissima forma d’arte e non lavorasse nel ramo della ristorazione, non deve disperare: “C’è un modo per tenersi allenati anche quando non si ha a disposizione la materia prima – rivela Fensore –. Per assurdo il modo è allenarsi con l’acqua. Se mi alleno con l’acqua, mi alleno a gestire il liquido. Serve sviluppare un certo tipo di immaginazione, ma è anche quello che facciamo noi latte artist quando guardiamo una tazza. Sicuramente è un buon modo per fare pratica, anche se un po’ noioso dal momento che non si vede il risultato finale. Materia prima e una piccola macchina casalinga che ci permette di lavorare direttamente con il latte sono poi due requisiti utili per completare l’allenamento casalingo. Io più lavoravo, più mi appassionavo alla latte art. Oggi ne ho fatto un vero proprio mestiere: mi sento più latte artist che barista. Tengo corsi di formazione sia in Italia che all’estero e mi dedico anche ad allenare persone che hanno voglia di approcciarsi a questo mondo”.

Il BonTà continua fino a martedì 12 novembre, con 2.000 prodotti artigianali che provengono da 16 regioni d’Italia, show cooking, dimostrazioni, degustazioni e molto altro ancora. Accanto al classico il BonTà, il tempio dei sapori di alta qualità – dove incontrare ristoratori, distributori e buongustai che scoprono e gustano solo prelibatezze – il salone si struttura quest’anno nel BonTà Professional (uno spazio dedicato ai professionisti della ristorazione in cui le aziende di accessori, fornitura di food & beverage e abbigliamento professionale proporranno le proprie attrezzature agli operatori del settore Ho.Re.Ca) e nello Special Beer Expo, lo spazio giunto alla sua terza edizione dedicato ai produttori che vogliono presentare le migliori birre speciali, agli operatori e agli appassionati che vogliono interpretare e gustare la birra, sia nei classici che nei nuovi abbinamenti e gusti.

Uno dei temi centrali dell’edizione di quest’anno sarà la valorizzazione della tradizione culinaria italiana in Europa. Lunedì 11 novembre, presso l’Area Eventi del Padiglione 2 di CremonaFiere, si assegnerà il premio “Ambasciatore della Cucina Italiana di Territorio”. Si tratta della tappa finale di un vero e proprio tour del gusto che ha coinvolto, a partire da maggio, una serie di ristoranti selezionati nel territorio di Cremona, Brescia, Verona, Mantova, Piacenza, Lodi e Pavia. Ogni ristoratore italiano si è gemellato con un ristorante estero che propone piatti e gusti della tradizione italiana in vari paesi europei. Gli chef sono stati chiamati a realizzare pietanze con prodotti della tradizione italiana insieme a classici del patrimonio gastronomico francese, spagnolo, svizzero, tedesco, austriaco e croato. Una giuria composta da chef e giornalisti esperti ha votato per ogni serata il migliore piatto, che verrà poi valutato nel corso de Il Bontà, per arrivare a incoronare l’Ambasciatore della Cucina Italiana di Territorio.

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