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LA SUINICOLTURA FA TAPPA A REGGIO EMILIA PER LA GIORNATA SUINICOLA

Negli anni pari non c’è la Rassegna Suinicola Internazionale, ma non per questo cala l’attenzione di Reggio Emilia Fiere sulla suinicoltura. Lo testimonia l’appuntamenti del 27 aprile, data nella quale si terrà la prossima Giornata Suinicola, in programma proprio a Reggio Emilia Fiere. Sarà una giornata intensa di approfondimento e di incontro per tutti gli allevatori e gli operatori della filiera. Un appuntamento che segue, a distanza di alcuni mesi, un’analoga giornata di approfondimento svoltasi nell’autunno scorso. Del resto era già stato annunciato nel saluto ai partecipanti dal direttore Deveronico che il settore suinicolo (come quello zootecnico in generale) avrebbe continuato a rappresentare uno degli ambiti più importanti nell’attività della Reggio Emilia Fiere, e la realizzazione di giornate di approfondimento sui temi tecnici ed economici più attuali rientra pienamente in quest’ottica.
La Giornata Suinicola del prossimo 27 aprile – che ha visto la fattiva collaborazione tra Fiera di Reggio Emilia, Crpa e Unapros – si svilupperà, con inizio alle 9.30, seguendo una scaletta fitta di eventi, tutti estremamente significativi. Si comincerà con un convegno dedicato all’approfondimento della situazione attuale del mercato suinicolo, cercando di fare luce sulle sue prospettive future. Il tema sarà trattato a più voci. Ci sarà il Crpa, che per l’occasione presenterà l’analisi sui costi di produzione della filiera realizzata con Unapros, mentre Assosuini porterà i risultati di uno studio sul grado di apprezzamento del consumatore riguardo ai prodotti tradizionali e a marchio, realizzato con Nomisma. Sono due aspetti che si intrecciano e dai quali dipendono le prospettive future del settore suinicolo: bisogna produrre contenendo i costi, innanzitutto. Per farlo è sempre più necessario conoscere l’andamento dei mercati internazionali e individuare modi operativi di approvvigionamento per ridurre i rischi legati alla volatilità dei prezzi delle materie prime, ormai agganciate a meccanismi finanziari non sempre legati alle dinamiche del settore agricolo. I costi si possono ridurre anche agendo in allevamento sulla produttività, e per farlo bisogna conoscere i meccanismi di formazione del costo della carne prodotta per i quali non sempre in azienda c’è una conoscenza adeguata; è il caso dei costi legati a alla inadeguata biosicurezza e a una sanità insufficiente. Bisogna però anche produrre assecondando le richieste del consumatore, che si evolvono con il modificarsi degli stili di vita, della composizione dei nuclei famigliari, delle mutate disponibilità di reddito, senza trascurare le considerazioni salutistiche legate alle carni. Sono tutti aspetti che gli operatori della suinicoltura devono conoscere a fondo, per orientare meglio la produzione ma, soprattutto, per comunicare meglio le caratteristiche uniche della nostra produzione suinicola.
Saranno temi sicuramente ripresi nel suo intervento dal prof. Paolo De Castro, presidente della Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo. De Castro svolgerà un intervento dedicato alle prospettive del settore suinicolo nell’attuale contesto internazionale e non mancherà di toccare tutti i temi caldi del momento. Un’occasione – inutile dirlo – da non perdere.
Il convegno della mattinata sarà seguito da un altro momento di grande spessore, che aggiunge qualità a questa Giornata Suinicola reggiana: verranno proclamati infatti i vincitori dei premi assegnati dall’Accademia dei Porci Bravi per l’anno 2012. Si comincerà con la premiazione dei tre nuovi Porci Bravi: i nomi sono rigorosamente top secret e la curiosità sarà soddisfatta solo al momento della proclamazione. Seguiranno altri due momenti estremamente significativi: la consegna del Premio Mordenti e del premio Gualandi (al suo primo anno di assegnazione) a due giovani ricercatori che con la loro attività abbiano portato un valido contributo al progresso della suinicoltura.
Il primo premierà un lavoro legato agli aspetti zootecnici e nutrizionistici, mentre l’ambito del secondo è la patologia suina. Questi due premi, decisi dall’Accademia dei Porci Bravi per onorare la memoria di due grandi figure della suinicoltura nazionale come il prof. Archimede Mordenti e il prof. Gianluigi Gualandi, sono diventati due occasioni per dare spazio a giovani ricercatori, offrendo loro, oltre alla borsa di studio da 2500 euro, la possibilità di esporre davanti a un’assemblea estremamente qualificata i lavori originali per i quali sono stati premiati. E la definizione della graduatoria, in entrambi i casi – come sottolinea il dott. Giacinto Della Casa, rettore dell’Accademia dei Porci Bravi – non è stata facile, per la grande validità dei lavori presentati. E anche l’edizione 2012 (6 i lavori presentati per il Premio Mordenti e 9 per il Premio Gualandi) non ha fatto eccezione.

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