
LA NUOVA TAPPA INTERNAZIONALE PER MONDOMUSICA E’ L’EUROPA DELL’EST CON UNA PRESENTAZIONE AI COSTRUTTORI DI STRUMENTI UNGHERESI
Mondomusica è già oggi una delle manifestazioni più internazionalizzate dell’intero panorama fieristico italiano (nell’ultima edizione il 51% degli espositori proveniva dall’estero), ma CremonaFiere ha individuato ulteriori margini di crescita.
Per questo sta continuando a ritmo serrato la promozione dell’edizione 2012, in programma dal 28 al 30 settembre, sui mercati europei e mondiali più interessanti.
Dopo Parigi (16 febbraio), ora è la volta di Budapest: una tappa importante perché il mercato ungherese degli strumenti musicali d’artigianato si sta dimostrando particolarmente vivace.
E’ la stessa partecipazione a Mondomusica, punto di riferimento mondiale per il settore, a sottolinearlo: il 7% dei visitatori stranieri nel 2011 proveniva da Estonia, Repubblica Ceca, Polonia, Romania e, appunto, Ungheria. Medesimo trend anche tra gli espositori, che nella passata edizione rappresentavano l’8% del numero totale di stranieri.
E’ stato possibile raggiungere questi risultati anche grazie alle missioni estere che CremonaFiere sta portando avanti ormai da diversi anni. Risulta infatti fondamentale farsi conoscere approfonditamente dagli operatori professionali dei mercati di riferimento, e instaurare così nuove collaborazioni strategiche.
Lunedì 27 febbraio Mondomusica sarà ospite d’onore dell’assemblea nazionale dell’associazione ungherese di costruttori di strumenti musicali, che raggruppa circa 70 tra i migliori operatori del settore a livello nazionale. Tra questi, la maggior parte rientra nella categoria “archi”; il pubblico ideale per presentare la grande utilità di Mondomusica come strumento di marketing collettivo.
L’incontro si svolgerà a partire dalle ore 17 presso il Rákóczi Grilláz, in Rákóczi út 57/A, a Budapest.
E dopo la tappa ungherese, sarà la volta di Francoforte, in cui lo staff di CremonaFiere prenderà l’occasione dello svolgimento della manifestazione Musikmesse per incontrare gli operatori tedeschi.