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LA GESTIONE OSPEDALIERA SARA’ SOTTO LA LENTE DURANTE TGO

La valutazione delle tecnologie sanitarie (Health Technology Assessment, HTA) rappresenta il ponte tra il mondo tecnico-scientifico e quello dei decisori, supportandoli con la produzione di informazioni sull’impatto dell’adozione delle tecnologie nei sistemi e nelle organizzazioni sanitarie. Nel quadro degli indirizzi regionali, l’Azienda Ospedaliera di Cremona — tra i soggetti organizzatori della seconda edizione del TGO, in programma dal 2 al 4 aprile presso i padiglioni di CremonaFiere — sta portando avanti con convinzione una precisa strategia di innovazione e integrazione, come spiega il Direttore Generale Piergiorgio Spaggiari: «L’acquisizione di nuove strumentazioni è indispensabile per restare al passo coi tempi ed implementare il profilo qualitativo del servizio sanitario.

Nell’ambito della composita realtà ospedaliera l’aggiornamento e il rinnovamento si traducono in una sempre più stretta collaborazione tra ingegneria clinica, direzione strategica e singoli specialisti. L’acquisizione di attrezzature all’avanguardia non è però sufficiente: l’idea che sto cavalcando già da qualche tempo è l’instaurazione di una sorta di gentlemen’s agreement tra le ditte produttrici di tecnologie e la dirigenza ospedaliera così da attuare un piano sinergico di sviluppo, perfezionamento e manutenzione dei macchinari».

L’intenzione è quella di coniugare il necessario sviluppo tecnologico con l’ottimizzazione dei servizi ospedalieri in un’ottica di risparmio di risorse. Se la gestione attraverso l’HTA, infatti, garantisce significativi vantaggi in termini economici, al momento non è tuttavia possibile quantificarne l’entità: «La rapida evoluzione a cui stiamo andando incontro assicura una sostanziale riduzione dei costi — prosegue Spaggiari. Difficile, però, stilare sin da ora un bilancio, seppure sommario. Sotto la mia gestione l’azienda ospedaliera di Cremona ha ad oggi investito 4 milioni e mezzo di euro per la realizzazione di nove sale operatorie ad altissimo contenuto tecnologico e per l’acquisizione di nuove apparecchiature quali: TAC a 64 strati, nuove diagnostiche radiologiche digitali per l’ospedale Oglio Po, otto nuove strumentazioni avanzate per gastro-colonscopia, modifiche tecnologiche degli acceleratori lineari, e nuova gamma camera per l’unità Operativa di Radioterapia di Cremona.

Nei nostri piani, però, c’è un ulteriore investimento di 5 milioni di euro per l’introduzione a Cremona di una nuova TAC ad almeno 128 strati, di una macchina da 3 Tesla per la risonanza magnetica, di un neuronavigatore di ultima generazione per la Neurochirurgia e, possibilmente, una nuova apparecchiatura d’avanguardia per la Radioterapia di Cremona. A dispetto della congiuntura economica sfavorevole per gli investimenti, l’oculata gestione pianificata del bilancio, ci permetterà comunque di acquistare le tecnologie sopra menzionate.L’HTA e la gestione integrata di attrezzature e tecnologie rientrano tra gli argomenti portanti del TGO.

A questo proposito il direttore generale Spaggiari non manca di sottolineare «la rilevanza di una manifestazione di respiro nazionale, unica nel suo genere perché capace di abbracciare un ampio orizzonte di tematiche». Anche per questo alla Fiera di Cremona è attesa un molteplicità di interlocutori interessati all’innovazione ospedaliera: «TGO si muove a 360 gradi — conclude Spaggiari — per mettere a confronto una pluralità di attori qualificati. Sono certo che quest’anno, anche grazie alla collaborazione dell’azienda ospedaliera, cresceranno sia il numero di presenze che le possibilità di interrelazione, consentendo di superare il successo dell’edizione passata».

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