
La fiera dell’arredamento di montagna
CITA, Consociazione Italiana Tappezzieri Arredatori, è nata 43 anni fa. Oggi un folto gruppo di Tappezzieri distribuiti in tutta Italia si sono uniti per Condividere il SAPERE. Un organismo dove le varie scuole di bottega si incontrano per CRESCERE INSIEME al fine di promuovere e divulgare il Mestiere d’Arte del Tappezziere che amiamo fare.
Queste poche parole bastano a dire chi è CITA e quello che sta proponendo a tutti i colleghi d’Italia.
CITA ha scelto ARREDAMONT per essere presente in Veneto e Friuli Venezia Giulia perché abbiamo trovato nella filosofia di questo evento molti valori che condividiamo: Storia – Cultura – Formazione. Valori portati avanti da uno staff giovane e dinamico, per cui non possiamo che fare i complimenti ai Presidenti Balzan e Pozza e agli Enti che sostengono questa iniziativa. Di seguito alcuni cenni fondamentali per spiegare questa nostra visione di fare fiera .
1)STORIA.
Nello stand CITA troverete una frase “STORIA DI UN MESTIERE FUSIONI DI ARTI E SAPERI” in queste parole ci sono i Valori del nostro Mestiere,
Valori che fanno la differenza tra un prodotto industriale e un manufatto artigianale .
L’Arte della Tappezzeria ha origini antichissime. Già nelle tombe Egizie si sono trovati reperti di tessuto che erano serviti per decorare pareti, finestre e mobili. Troviamo anche cenni storici di tessuti decorati con raffigurazioni nel tempio di Gerusalemme, e via via arriviamo poi fino all’ottavo secolo dove il Tappezziere e il Decoratore vivevano nei palazzi reali per tesare tessili di pregio e rendere nobili i grandi saloni. Bisogna ricordare che tali rivestimenti non erano solo decorativi, ma servivano per isolare e proteggere dalla luce e dall’umidità ancor prima di porte e balconi.
2) CULTURA.
Un Tappezziere deve conoscere le essenze del legno, i tessuti, le pelli, gli stili, e qui apro una parentesi per dire che Noi siamo figli della Serenissima, storico territorio dove sono nati velluti straordinari, dove si filavano e tessevano sete e lane preziose. La bellezza era tassativa e l’abilità tramandata nelle botteghe di padre in figlio, dal maestro all’apprendista.
Parliamo anche di imbottiture, nei tempi sono nate tecniche di lavorarlo per sagomare crine animali, fibre vegetali, tecniche straordinarie nel legare molleggi per creare le giuste portanze ed ergonomie,
arrivando ai giorni nostri con l’uso di schiume espanse e ovatte, tessili tecnologici cosiddetti “intelligenti” che proteggono dal fuoco, dagli acari, dall’influenza elettromagnetica riflettano solare, eccetera.
Tutti questi materiali sono ben conosciuti da un Tappezziere di CITA perché li lavora ogni giorno, da una vita: sa come tagliare, sa come far cadere una piega, sa come rendere una seduta adatta alla persona.
Ebbene noi vogliamo far emergere e trasmettere questo patrimonio che sta nelle mani, nella testa, nel cuore di un Vero Tappezziere. E se tutto questo può sembrarvi poesia, vi assicuro invece che in CITA queste persone ci sono.
Siamo Noi, in grado di raccontare il nostro mestiere meglio di chiunque altro,
sia pure con i nostri dialetti o con i nostri imbarazzi. Voglio precisare infine che siamo stanchi di questo mercato globalizzato che ci toglie la nostra territorialità, il nostro saper fare. Oggi i mezzi di comunicazione sfruttano il nostro Valore per fare un becero marketing con il risultato di far scadere la cultura del bello, del “ ben fatto Italiano”.
3) NOI DI CITA.
Noi abbiamo deciso di salire sul primo aero, treno, o furgone, per incontrarci, per unire spesso le nostre solitudini di bottega, da ogni regione d’italia partiamo per ritrovarci in questi eventi dove non esiste nord o sud, bravi o meno bravi, esiste un solo obbiettivo : Raccontare il nostro Mestiere e Condividere Saperi .
Spesso leggiamo sondaggi e previsioni che danno questo mestiere in estinzione. Noi non siamo d’accordo e possiamo dimostrarlo. Tra di noi continuano ad arrivare giovani che chiedono di apprendere perché stanno riprendendo in mano le botteghe di famiglia, e con l’entusiasmo della loro giovinezza uniscono le nuove tecniche di lavorazione all’antica tradizione al fine di diventare i Tappezzieri del futuro.
E poiché il nostro motto è “fatti e non chiacchiere”, vi invito a visitare lo stand ad Arredamont dove potrete sedervi in una Poltrona rivestita a regola d’arte, vedere come deve cadere un Tendaggio e ammirare una speciale seduta, pensata e creata proprio per questi 40 anni di Arredamont; questa seduta è nata dalle linee di una sedia per mungitura a tre gambe che veniva usata nelle nostre stalle, rivista nelle linee e nei colori e riproposta oggi in chiave di design.
Proporremmo Incontri, chiacchierate, nello stile semplice che conosciamo, ma con il Cuore, per creare un Vero scambio di saperi a 360 gradi, con un microfono aperto e in diretta sul web .
Saranno con Noi, Maestri Tappezzieri, restauratrici del tessile, artisti del tratto e dell’immagine, aziende tessili, Psicologi.
Ognuno darà un po’ del suo Sapere, gratuitamente condividendolo, per far si, che chi sarà con Noi torni a casa con qualcosa in più.
Vi ringraziamo per l’ attenzione e vi aspettiamo a Longarone