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La Casa è al centro di M.E.C.I.

Il fattore Casa come bene comune e bene-rifugio entra in scena nella seconda mattina di M.E.C.I. – Edilizia, al via già da un giorno nei padiglioni e spazi di Lariofiere a Erba.

Il tema, così delicato quanto ricco di spunti di riflessione per il futuro, è affrontato in un convegno in programma appunto sabato 30 marzo dalle ore 10.00. Il convegno, che garantisce crediti formativi ai professionisti iscritti, è promosso dall’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Como e di Lecco e dal Collegio dei Geometri di Lecco.

 

Il bene casa è rimasto ancora un ambito che garantisce un senso di sicurezza e di ritorno degli investimenti. Ma il fattore casa ha anche un’accezione sociale, di minima autoaffermazione per la popolazione. E da questo spunto che partono le riflessioni sul concetto di “casa” come risorsa non solo economica e strutturale, ma soprattutto sociale, che necessita tutele e rinnovate politiche.

L’apertura del seminario è affidata a Giulia Torregrossa, presidente dell’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Lecco e a Elisabetta Cavalleri, vicepresidente dell’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Como. Dopo i saluti istituzionali, la parola passa a Eugenio Guglielmi, architetto lecchese e delegato alla commissione cultura dell’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Lecco, che in questo tavolo ricopre anche il ruolo di moderatore, che ripercorre l’evoluzione delle politiche legate alla casa dal dopoguerra fino ad oggi. Perché l’abitazione pubblica, gestita in maniera ottimizzata, può comportare positivi riflessi sia sociali che economici, specie sul settore edile. Dall’incipit storico si passa ai casi operativi che tutt’oggi disegnano il nostro territorio: Matteo Moscatelli e Stefano Moscatelli dell’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Como portano infatti l’esempio degli interventi del quartiere di Rebbio a Como. In questo caso, si tratta di un progetto di Terragni e Sartoris, quale quartiere satellite che ampliava l’offerta abitativa dell’area industriale del capoluogo comasco verso la zona di Camerlata. L’analisi del progetto, sviluppato prima degli Anni ’40, vuole mettere in evidenza l’importanza di equilibrio con la città, la creazione di una comunità quasi indipendente ma perfettamente collegata, quali elementi fondamentali nella progettazione dell’area.

Il seminario prosegue poi con la voce di Davide Bergna, consigliere segretario dell’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Lecco, che affronta il tema della relazione e rapporto tra architetto e impresa. Si giunge poi al nocciolo della questione, e in pieno stile M.E.C.I. 2019 si mettono in tavola le innovazioni per un modello abitativo sociale sostenibile. La parola infatti va a Guido Stefanoni e a Diego Toluzzo, appartenenti all’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Lecco. Il loro intervento affronta la relazione tra le normative e le tipologie di progetto nel contesto dell’edilizia sociale ad uso residenziale. Cambiano le norme, ma come cambiare le concezioni e quindi i progetti? La casa ha un ruolo chiave nell’affermazione sociale, ma la combinazione del rallentamento delle politiche di sviluppo dell’edilizia residenziale convenzionata con la contrazione del mercato e delle cooperative edili, il tessuto alla base della Casa è venuto a mancare. E chi ne ha pagato il prezzo? Tutti quei soggetti più deboli che in una Casa vedono il proprio riscatto sociale, un senso di sicurezza e di affermazione. 

Chiude il seminario Erminio Redaelli, bio-architetto lecchese e presidente dell’Istituto Nazionale di Bio-Architettura, sezione di Lecco. La bio-architettura non è un simpatico nome alla moda, ma è una modalità progettuale in grado di fornire benessere psicofisico agli abitanti. Non si tratta solo di gestione energetica, ma di scelta di materiali e di capacità di lettura del territorio. Ma come applicarlo al concetto di Casa? Ci vuole innovazione, sperimentazione, aggiornamento professionale ma soprattutto investire nelle nuove generazioni, nella speranza che si basi sia sull’aspetto estetico che su quello strutturale, sostenibile e che fornisca concreti benefici agli abitanti e all’ambiente tutto.

 

Quale luogo, meglio della 36esima M.E.C.I., per mettere a confronto i professionisti del settore edile? Il Salone è l’unica fiera di settore sul territorio, ma non è più solo una fiera, ma un momento di incontro e relazione, per riflettere e trovare nuove sinergie e spunti per tutti gli operatori partecipanti. E la Casa è al centro di tutto questo.

 

 

Crediti Formativi:

 

Architetti PPC: n. 3 crediti formativi – iscrizione obbligatoria sulla piattaforma Im@teria 

Geometri: n. 1 credito formativo (CFP) (ai fini della “Formazione Professionale Continua” nel rispetto degli articoli 5, 6 e 7 del Regolamento per la formazione professionale continua) – iscrizione obbligatoria sul sito www.fierameci.it

 

Dettagli: Sabato 30 Marzo 2019, ore 10.00 – 13.00

 

Dettagli manifestazione:

M.E.C.I. – Edilizia | Lariofiere, Erba

Ingresso Gratuito previa registrazione su www.fierameci.it | infoline +39 031 637414

Apertura: Venerdì 29 Marzo 2019 – 9.00 – 19.00

Sabato 30 Marzo 2019 – 9.00 – 19.00

Domenica 31 Marzo 2019 – 9.00 – 18.00

 

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