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L’ECONOMIA REALE DELLA TERRA: SU QUESTA RITROVATA CERTEZZA E’ STATA INAUGURATA LA 44^ EDIZIONE DI AGRIEST

 

Appuntamento a Udine
Fiere fino a lunedì 26 gennaio

Dalla meccanica
agraria all’enologia alla zootecnia negli stand dei
250 espositori

 

 

L’atmosfera che si respira a Udine
Fiere in questi giorni è pervasa da un certo ottimismo, meglio da un ritrovato
dinamismo e da una fiducia in qualcosa di antico, di fondamentale: il contesto
è quello di Agriest, fiera nazionale inaugurata oggi venerdì 23 gennaio,
il motivo è l’agricoltura in tutte le sue declinazioni e funzioni, così come
sono state sviscerate dal convegno d’apertura promosso dalla Direzione regionale
alle risorse agricole e forestali dal titolo “Senza terra! I rischi di una
pianificazione territoriale poco ragionata per lo sviluppo rurale”. Un titolo
forte per ricordare – prima che sia troppo tardi – che il settore primario
è strumento di controllo e salvaguardia del
territorio; che il mondo rurale è la base di tutto, e che l’agricoltura non è
solo la colonna vertebrale dell’economia del nostro passato, ma si propone
anche come ancora di salvezza in questo momento di chiari di luna finanziari. Quella
della terra è un’economia reale, dove non esistono fondi spazzatura o speculazioni
di stampo finanziario: concetto si cui si sono allineati  i vari interventi d’apertura, da quello del
Presidente di Udine Gorizia Fiere Sergio
Zanirato
, sottolineando come nel panorama fieristico regionale e Triveneto
Agriest presidia al meglio e da ben 44 edizioni di consolidato successo il
settore dell’agricoltura, a quello dello sponsor storico della manifestazione,
le Banche di Credito Cooperativo, rappresentate dal Presidente della
Federazione regionale Giuseppe Graffi
Brunoro
. Come ha sottolineato il moderatore dei lavori, il giornalista del
Messaggero Veneto Giuseppe Longo, il
convegno è stato un grande e aggiornato affresco della situazione e delle
grandi problematiche che riguardano l’agricoltura, una panoramica resa
possibile dai contributi portati anche
Luca
Bulfone
,
Direttore centrale della Direzione regionale agricoltura, Giulio Colomba, Presidente del Comitato dei Garanti di Slow Food, Corrado
Barberis
, Presidente dell’Istituto Nazionale di Sociologia Rurale e Federica Seganti, Assessore regionale alla
pianificazione territoriale.
Riflessioni, suggerimenti, analisi, proposte e progetti che ora si tratterà di
rendere attuabili e concreti attraverso le misure e gli strumenti economici
finanziari e amministrativi e attraverso un inevitabile raccordo con la
pianificazione territoriale ed urbanistica, soprattutto in previsione delle
grandi opere come la terza corsia dell’A4, il Corridoio 5, gli elettrodotti…che,
seppur utili, rischiano di compromettere gli equilibri ambientali del nostro
territorio.  

 

“In questi casi – ha affermato l’Assessore regionale
all’agricoltura Claudio Violino – è
opportuno ragionare con lucidità senza dogmi o posizioni pregiudiziali. Non  si tratta di arrestare lo sviluppo e quindi
ben vengano quelle infrastrutture che garantiscono un salto di qualità per la
popolazione, ma a una condizione precisa:

il fattore terra è un patrimonio da non disperdere. Non possiamo
permetterci di lasciarci sfuggire altro terreno dal punto di vista urbanistico.
Negli ultimi 20 anni circa il 25% dell’area rurale è stata sacrificata
sull’altare del progresso. Nei vari piani regolatori comunali, così come nella
pianificazione a livelli più elevati, il valore del suolo viene considerato di
basso profilo. Le aree a destinazione agricola vengono assegnate come aree
residuali solo dopo la spartizione delle zone più appetite e catalogate come
residenziali, artigianali, industriali, viarie etc.. Quello che rimane – le
briciole – è agricolo.  Il paesaggio
rurale entra quindi in crisi nel momento in cui subisce una sregolata
espansione delle città e si trova costretto ad assistere alla proliferazione di
infrastrutture e cementificazioni selvagge”.

 

Al termine del convegno, al quale hanno preso parte, tra le
autorità, il vice prefetto di Udine Francesco
Palazzolo
, l’Assessore provinciale Daniele
Macorig
, il Sindaco di Udine Furio Honsell, l’Amministratore Delegato Claudio
Gottardo
e il Direttore di Udine Gorizia Fiere Maurizio Tripani  e numerosi
operatori e rappresentanti di categoria, è seguito il tradizionale tagli del
nastro e la visita agli stand dei 250 espositori. Agriest resterà aperta fino a
lunedì 26 gennaio, dalle ore 9.30 alle 18.30,
offrendo uno spaccato della tecnologia
e dell’innovazione applicate alla meccanica agraria, viticoltura ed enologia
dalla coltivazione della vite al confezionamento del prodotto, mangimi, foraggi
e prodotti zootecnici, chimica agraria, sementi, vivaistica, edilizia rurale ed
editoria specializzata.

 

 

 

 

 

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