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L’AMBASCIATORE DELL’IRAN ALLA FIERA DEL LEVANTE: “L’ITALIA TORNI AL SUO RUOLO DI PRIMO PARTNER EUROPEO”

L’Italia deve tornare ad essere il primo partner commerciale europeo con l’Iran, un ruolo storico che la politica non può compromettere. Lo ha detto Jahanbakhsh Mozaffari, ambasciatore della Repubblica islamica a Roma durante l’incontro di questa mattina alla Fiera del Levante, accolto dal presidente della Campionaria Ugo Patroni Griffi e da una numerosa delegazione diplomatica e commerciale dei due paesi.

Organizzato dalla Camera di Commercio Italo-Iraniana, l’incontro “Country Presentation Iran, commercio e finanza dopo l’accordo di Ginevra” ha fatto il punto sui rapporti di interscambio tra i due paesi, che dopo la sospensione temporanea delle sanzioni europee, decisa a Ginevra lo scorso gennaio, deve tornare ad offrire opportunità di crescita per le economie di due popoli da sempre amici.

“E’ dai tempi della Via della Seta che Italia e Iran hanno costruito un canale privilegiato di comunicazione tra Occidente e Oriente – ha detto il presidente della Fiera del Levante Ugo Patroni Griffi -, ma vorrei ricordare all’ambasciatore che fin dagli anni ’30 la Persia era presente con un suo padiglione ufficiale in Fiera. E il dialogo con l’Italia, e la Puglia in particolare, non si è mai interrotto. La Puglia è da sempre crocevia di scambi culturali ed economici con il Medio Oriente, le nostre imprese hanno solidi rapporti commerciali con l’Iran, e auspico che l’ambasciatore Mozaffari voglia promuovere l’apertura di una rappresentanza diplomatica iraniana a Bari “, ha concluso Patroni Griffi.

Estremamente positiva la risposta dell’ambasciatore iraniano a Roma, “Fuori da qualsiasi retorica, tra Italia e Iran sono sempre esistiti storici legami di amicizia, siamo due grandi e affidabili nazioni che hanno sempre avuto, ciascuna all’interno del proprio bacino geopolitico, un ruolo fondamentale nei processi di pacificazione mondiale. Italia e Iran – ha continuato Jahanbakhsh Mozaffari –  sono tra i protagonisti della costruzione della civiltà moderna, e nel corso dell’ultimo secolo i due paesi hanno raggiunto accordi commerciali che sono serviti da esempio per il resto del mondo. Per questo auspico che Roma e Teheran collaborino sempre di più, e l’Italia torni ad essere il nostro primo partner commerciale europeo”.

Ricco di materie prime come petrolio e gas, l’Iran rappresenta per l’Italia uno dei migliori interlocutori commerciali con il vicino Oriente, e grazie al riavvicinamento con gli Stati Uniti e l’Unione europea ha visto risalire la propria capacità di interscambio con la repubblica islamica dopo due anni di flessione.

Oltre 1,2 miliardi di euro il valore dell’import-export tra Teheran e Roma nel 2013, a fronte degli oltre 7 miliardi del 2011, prima delle sanzioni internazionali, con un saldo positivo dell’export italiano principalmente dovuto alle ridotte importazioni di petrolio.

Dai primi mesi del 2014, tuttavia, la situazione sta velocemente cambiando proprio grazie agli accordi di Ginevra, come ha sottolineato Rosario Alessandrello, presidente della Camera di Commercio Italo-Iraniana: “abbiamo registrato un rinnovato interesse da parte degli operatori economici dei due paesi, voglio ricordare il recente incontro proprio a Bari tra le Ferrovie dello Stato e le ferrovie iraniane, ci sono 11mila km di strada ferrata da rinnovare e oltre 13mila da costruire ex-novo in Iran, e poi ci sono i settori del manifatturiero e del tessile che da sempre costituiscono una risorsa per l’industria italiana, mentre di recente sono stati avviati importanti accordi nel settore delle attrezzature bio-medicali in Iran, che ha bisogno del know-how e delle competenze italiane”.

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