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JOB&ORIENTA 2008

 

In anteprima a JOB la riforma di
riordino dell’istruzione tecnica e professionale. A presentarla per il Governo Aprea
e De Toni.

Da Unioncamere le previsioni delle
figure professionali più richieste dalle imprese e dei titoli di studio
a più alto tasso di “occupabilità”.

 

Padova, 19 novembre 2008 – Nello scenario disegnato
dai dati del Rapporto ISFOL 2008 sulla formazione e il lavoro in Italia,
presentato proprio stamattina a Roma, si
apre domani giovedì 20 novembre la
XVIII edizione di JOB&Orienta,
la mostra convegno
dedicata all’orientamento, la scuola, la formazione e il lavoro, alla Fiera di Verona fino a sabato 22.

 

Un anno, quello appena trascorso e indagato
da Isfol, in cui la crescita dei livelli occupazionali è proseguita, sebbene
con ritmi più contenuti rispetto al passato (+1% nel 2007 rispetto
all’anno precedente, contro l’1,7% del 2006), raggiungendo i 23 milioni 222
mila occupati, massimo storico dal 1992. Ma il tasso di occupazione nazionale
(58,7%) resta però inferiore alla media dei Paesi UE (65,4%) e rimane ancora lontano
dagli obiettivi di Lisbona.

Sul fronte formazione
aumenta il grado di qualificazione della popolazione italiana e, al tempo
stesso, dei lavoratori, grazie anche agli importanti interventi e alle politiche
di formazione continua: per la prima volta in Italia, la quota di forza lavoro
che ha almeno un titolo di scuola secondaria superiore ha raggiunto il 60%,
mentre la percentuale in possesso di un titolo universitario è salita al 15,7%,
con un incremento annuo di sette decimi di punto. La formazione professionale
regionale raggiunge il suo massimo storico in termini di allievi formati, ma
nel Nord Italia si realizzano il doppio dei corsi che nel resto del Paese.

 

Come non collocare questi dati nella
difficile fase economica e sociale che il nostro Paese sta attraversando? In
questo contesto complessivo, JOB&Orienta coglie la sfida proponendo proprio i temi caldissimi dell’istruzione e della formazione come leve cruciali per difendere la
nostra economia e far ripartire lo sviluppo del nostro Paese
.

 

Il Salone apre domani affrontando al mattino la
questione della riforma dell’istruzione tecnica e professionale (convegno “Istruzione:
la riforma continua”
, promosso da Ministero dell’Istruzione, ore 10.00,
Auditorium Verdi). Ad Alberto De Toni, presidente della Commissione per
il riordino degli istituti tecnici e professionali, il compito di presentare per
la prima volta al pubblico il documento, steso dal team di esperti da lui
guidato e nominato dall’ex ministro Fioroni, chiuso proprio negli scorsi giorni
dopo quasi un anno di lavoro. Su questo testo si baserà il Regolamento sugli
istituti tecnici e professionali
che il ministro Mariastella Gelmini emanerà
nelle prossime settimane. Sul documento fondamentale si confronterà una nutrita
rosa di referenti politici e tecnici: a JOB accanto a De Toni, Gianfelice Rocca,
vicepresidente Confindustria per l’Education, Francesco Scrima,
segretario generale Cisl Scuola, Elena Donazzan, assessore alle Politiche
dell’Istruzione e della Formazione della Regione Veneto. A tracciare le linee
guida politiche e a tessere le conclusioni del convegno sarà Valentina
Aprea, presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati
, che
nel ruolo di sottosegretario dal 2001 al 2005 aveva seguito tutto il dibattito riguardo
questo ambito della riforma dell’istruzione e ora segue l’iter del piano
programmatico a cui sono collegati i regolamenti riguardanti la scuola
secondaria.

 

La riforma dell’istruzione tecnica e
professionale entrerà in vigore dall’anno scolastico 2009-2010 e mira, tra le
altre cose, a ridurre il numero degli indirizzi scolastici superandone la
frammentazione, rendendo anche più efficienti i servizi di istruzione e più
efficace l’utilizzo delle risorse. Servirà pure a dare indicazioni chiare ai
giovani e alle famiglie in tema di orientamento, sulla base dei reali
fabbisogni delle imprese nei diversi territori: occorre infatti imparare a
scegliere, guardando certo alle capacità e attitudini, ma anche alle
possibilità concrete di lavoro. La riorganizzazione risponde poi alle esigenze
delle imprese
stando
alle proiezioni del Rapporto Excelsior 2008 sono 156.000 i diplomati tecnici e
professionali disponibili sul mercato contro i 230.000 richiesti dalle aziende
-, imprese
che
chiedono l’ammodernamento di indirizzi e programmi scolastici per far conoscere
ai ragazzi il mondo del lavoro e le sue esigenze, anche attraverso un
potenziamento delle attività di laboratorio, stage e tirocinio. Tutti aspetti
previsti dal documento di riordino.

 

Di rapporto tra mondo della scuola e mondo
del lavoro si parlerà a JOB nel convegno di domani pomeriggio promosso dal
Ministero dell’Istruzione e dall’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto
: “Formiamo talenti, firmiamo made in Italy” (Auditorium Verdi, ore
15.00), un appuntamento per mettere in risalto le eccellenze della scuola italiana e le progettualità innovative di
successo
soprattutto rispetto ai percorsi di alternanza scuola/lavoro.
Saranno proprio gli studenti a raccontare ai coetanei il successo delle loro
esperienze; accanto a loro anche i vincitori del IV Premio Unioncamere “Scuola, creatività e innovazione”,
un’iniziativa che mira a valorizzare i “talenti”della scuola italiana.

 

E ilMade in Italy rimarrà
al centro di questa edizione di
JOB perché anche
in periodo di crisi il prodotto-Italia continua a dimostrarsi una strategia che paga. Un marchio di qualità che non
contraddistingue solo il
prodotto finale, ma caratterizza piuttosto ogni anello
della filiera di produzione, dalla formazione al lavoro appunto
. Con la
consapevolezza che i due mondi per crescere hanno bisogno di modelli coerenti e
in dialogo tra loro.

 

È sulla qualità, infatti, che puntano le
imprese italiane per continuare a rimanere competitive: questo uno dei messaggi
che ritornerà con più frequenza in questa XVIII edizione di JOB. Qualità che
deve essere anche la parola d’ordine del sistema istruzione/formazione, perché
è sulla promozione del capitale umano che bisogna spingere se si vuole rendere
più forte il Paese.

Proprio
di crescita della domanda di qualificazione iniziale dei possibili nuovi occupati
da
parte delle imprese parlano i risultati della lettura delle proiezioni
Excelsior sugli sbocchi professionali dei diplomati e dei laureati nelle
imprese italiane
, che Unioncamere realizza anche quest’anno appositamente
per JOB&Orienta (ore 14.30, Sala Vivaldi); durante il convegno verranno anche
illustrati i principali risultati veneti del Rapporto Excelsior 2008, non
ancora presentati per questa regione.  

 

Formazione,
lavoro e
made in Italy continueranno
a essere centrali
nella
giornata di venerdì 21 novembre, in
cui si rifletterà di competenze e deleghe regionali in tema di istruzione e formazione professionale riunendo intorno a uno stesso tavolo le voci di assessori
di diverse regioni d’Italia.

Il
dibattito legato all’attuazione del titolo V della Costituzione tornerà
centrale non solo per lo sviluppo del segmento dell’istruzione professionale,
ma anche in materia di autonomia della scuola: fra esigenze di omogeneità e di qualità
del sistema scolastico, vocazioni dei singoli territori e autonomia scolastica come
espressione della libertà di istruzione del cittadino.

Ma
autonomia e distribuzione delle risorse si legano inevitabilmente al
nodo cruciale della qualità e della valutazione, una valutazione
che deve riguardare il sistema, la dirigenza scolastica e la docenza.

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