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INTERPOMA 2010: PROSPETTIVE DI CRESCITA PER L’UNICA FIERA INTERNAZIONALE DEDICATA ALLA MELA

La mela è uno dei frutti più amati dai consumatori di tutto il mondo. Solo in Europa, il 2009 si è chiuso con una produzione pari a 11 milioni di tonnellate e si prevede, per il 2010, un raccolto pari a 9 milioni e 796 mila. Per quest’anno ci si attende dunque una diminuzione rispetto al precedente. Si stima, infatti, che il raccolto 2010 sarà inferiore dell’11% rispetto a quello del 2009 e del 7% rispetto a quello dell’ultimo triennio (dati Prognosfruit 2010). La parte del leone, nonostante un calo del 3%, la farà l’Italia con 2 milioni e 165mila tonnellate, seguita dalla Polonia con 1 milione e 980mila tonnellate (-24%) e la Francia con 1 milione e 580mila (-4%).
Per quanto riguarda le varietà, nell’Ue a 27 si confermerà al primo posto la Golden Delicious con un raccolto di 2 milioni e 427mila tonnellate, seguita dalla Gala con 1 milione di tonnellate e dalla Red Delicious con 663mila tonnellate. 

E proprio all’universo della mela è dedicata “Interpoma”, l’unica fiera internazionale di settore, che si terrà a Bolzano/Alto Adige/Italia dal 4 al 6 novembre prossimo. All’interno della tre giorni fieristica anche quest’anno si terrà il congresso “La Mela nel Mondo” coordinato da Kurt Werth, direttore del Consorzio Innovazione Varietale Alto Adige. Agli incontri parteciperanno esperti e relatori internazionali che discuteranno di nuovi scenari commerciali e di produzione, di safety food ed eco-sostenibilità. «Con argomenti di ampio respiro e relatori di grande fama – ha commentato Reinhold Marsoner, direttore di Fiera Bolzano – il congresso internazionale sulla mela è uno dei momenti clou di Interpoma, una manifestazione nata con una forte vocazione internazionale che è stata potenziata nel corso degli anni».

Giunta alla settima edizione, “Interpoma” si conferma così un appuntamento fondamentale per il settore melicolo, come dimostra il trend di crescita del numero di espositori e visitatori. Le cifre della scorsa edizione, svoltasi nel 2008, parlano da sole: i 17mila metri quadri adibiti a superficie espositiva sono stati visitati da 11.653 ospiti provenienti da 57 Paesi. Si tratta di un dato in forte aumento rispetto al 2006, quando i visitatori furono 9.646. Gli espositori invece sono stati 280 di cui 205 italiani e 75 provenienti da 15 Paesi.

Un successo che è destinato a ripetersi e che «va ricercato nella forte specializzazione dell’evento» spiega Kurt Werth. «”Interpoma” si è imposta come appuntamento imprescindibile per gli esperti internazionali del settore anche grazie alla combinazione
fiera-congresso».
L’edizione 2010 del congresso si aprirà con una relazione introduttiva sul mito della mela. «Ci è sembrato necessario – conferma Werth – conferire alla mela la stessa “dignità” culturale e filosofica che si sono conquistati il vino e la viticultura. Vogliamo farci promotori di una cultura della mela affinché questo frutto non sia più percepito solo come alimento e prodotto ma anche come portatore di una tradizione e di una storia antichissime». Nella tre giorni di conferenze si parlerà inoltre di produzione e commercializzazione. Dalla nuova geografia produttiva, che vede protagoniste alcune regioni della Russia, la Moldavia e l’Ucraina, si passerà alle nuove frontiere del mercato come Paesi del Nord Africa e del Medio Oriente. Altri temi caldi saranno i residui, il carbon footprint e il bilancio energetico. «Sono argomenti sempre più scottanti – aggiunge Werth – perché diversi Paesi stanno iniziando a imporre un carbon labelling sui prodotti in grado di certificare la quantità di CO2 emessa nei processi di produzione e commercializzazione. La chiusura del congresso sarà infine affidata alle analisi di Isafruit e Interpoma. Sette relazioni restituiranno in modo esaustivo il panorama dell’universo melicolo europeo».

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