
Innovare per garantire un futuro all’agente di commercio
La parola d’ordine è innovare, salvando tuttavia quanto di buono è stato fatto nel passato. Se per stare al passo con i tempi, reggere la crisi e non farsi fagocitare dalla globalizzazione è imperativo innovare, questo processo non può non coinvolgere anche l’agente di commercio.
Una figura in bilico tra il lavoratore subordinato e l’impresa, come ha sottolineato il presidente della Fiera del Levante Ugo Patroni Griffi, che ha portato il suo saluto alla “Giornata dell’agente di commercio”. Una figura che dovrebbe “tenere il passo e dotarsi di una disciplina libera e moderna”. Quella modernità chiesta anche dal presidente della Camera di Commercio di Bari, Alessandro Ambrosi: “noi, con il bando Valore Assoluto abbiamo voluto puntare sull’innovazione a trecentosessanta gradi supportando le iniziative imprenditoriali che si sono mosse in questo senso”.
II futuro dell’agente di commercio guarda a tre macro-aree “formazione continua, tecnologia e internazionalizzazione” sostiene Adalberto Corsi, presidente nazionale Fnaarc che ricorda ad una platea di duecento agenti di commercio i risultati ottenuti sinora per la categoria e quindi “la revisione del codice civile, la privatizzazione dell’Enasarco, l’eliminazione dello star del credere, il foro di competenza, la definizione dei requisiti per l’accesso alla professione e gli accordi economici collettivi”.
Gli assestamenti dell’assetto generale del commercio inducono una revisione generale della figura dell’agente di commercio, secondo Brunetto Boco, presidente nazionale di Enasarco “I processi di razionalizzazione nella logistica sono molto consistenti e si allargano le piattaforme logistica online con ricadute sulla categoria degli agenti di commercio. E’ opportuno ricercare una nuova figura dell’agente di commercio”. La cassa sta imboccando due strade, “la tranquillità e la sicurezza nella gestione patrimoniale e la riduzione strutturale della gerarchia della cassa”.
Va infatti ricordato che il settanta per cento del Pil nazionale passa attraverso gli agenti di commercio che rappresentano “una figura imprescindibile per l’intero sistema produttivo-economico. In questo momento di trasformazione l’agente è l’unico in grado di intercettare gli investimenti nazionali ed esteri e svolgere da testa di ponte per il mercato”, conclude Mauro Di Bitetto, presidente Fnaarc Bari-Bat.