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INAUGURAZIONE DELLA PRIMA FIERA & FESTIVAL DELLE FORESTE 14 – 15 settembre 2019

Tema 2019 – “La tempesta Vaia: un’occasione per ripensare la pianificazione e la gestione forestale nella montagna veneta”

Ore 10.00 – Taglio del nastro e giro d’onore in fiera

Ore 10.15 – Saluti delle Autorità.

Ore 11.00 – 12.30 – Parte tecnica, spazio per alcuni approfondimenti tematici, legati dal filo conduttore del “che fare” davanti alle grandi questioni aperte dopo Vaia. Modera il prof. Raffaele Cavalli.

  • Presentazione della Fiera e del Festival (Gian Angelo Bellati – Presidente Longarone Fiere Dolomiti)
  • La questione forestale nei piccoli comuni montani, prima e dopo Vaia (Leandro Grones – Sindaco di Livinallongo del Col di Lana)
  • La situazione a quasi un anno da Vaia (Massimo Bortoluzzi – Consigliere provinciale con delega alla Protezione Civile e alla Difesa del Suolo)
  • Dopo la tempesta Vaia: le sfide da affrontare (Raffaele Cavalli, Direttore Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-forestali – TeSAF, Università degli Studi di Padova

È certo che il ciclone Vaia non sia stato un fatto unico e isolato, ma che a causa dell’aumento del riscaldamento dell’atmosfera e del mare, il Mediterraneo possa generare anche nel futuro eventi ciclonici con un comportamento e una magnitudine simili a quella di Vaia. L’esperienza che si sta maturando nel settore forestale, affrontando le varie emergenze, deve quindi essere opportunamente capitalizzata in modo che alla prossima occasione le contromisure che si potranno mettere in atto siano efficaci e possano limitare i danni all’ambiente, alle infrastrutture e alle proprietà. Si considerano tre tipi di emergenza che si stanno affrontando: emergenza forestale, emergenza ambientale e sociale, emergenza amministrativa.

  • Le sistemazioni idraulico-forestali: strumento di tutela del territorio montano in occasione di eventi eccezionali (Vincenzo D’Agostino TeSAF, Università degli Studi di Padova)

La tempesta Vaia e gli eventi alluvionali dannosi degli ultimi decenni testimoniano che le “sistemazioni idraulico-forestali” sono una scienza utile e concreta a servizio del territorio. Noi siamo ancora in grado di rispondere alle sfide sempre più frequenti che i cambiamenti climatici pongono al fragile equilibrio idrogeologico delle nostre Alpi. Le risposte alle sfide richiedono: giusta consapevolezza da parte della collettività su fenomeni naturali e loro effetti, formazione di tecnici motivati e preparati, coordinamento agile e fattivo tra enti territoriali che sovraintendono i bacini idrografici.

  • La ricostruzione dei boschi danneggiati: un compromesso tra le esigenze della società e le logiche di pianificazione (Emanuele Lingua e Tommaso SitziaTeSAF, Università degli Studi di Padova)

Alla tempesta della natura la società, colpita negli affetti, nella cultura, nel quotidiano, ha risposto con solida concretezza. Ora si tratta di individuare con consapevolezza gli interventi da adottare nel lungo periodo, con i tempi e i mezzi più idonei. Non bisogna dimenticare che qui si parla di «natura», che autorevoli soggetti si sono impegnati a tutelare con specifiche direttive nazionali e sovranazionali; natura che nel tempo adotterà sue strategie eccezionali, per riportare se stessa ad un nuovo equilibrio. Questa dunque è la logica che deve guidare le pianificazioni: programmare la ricostruzione dei boschi senza altre ferite, attraverso sinergie, naturali e non, tra tutti i soggetti chiamati alla tutela del territorio, del paesaggio e della biodiversità;  tra le componenti naturali e culturali che ne garantiscono l’unicità nel tempo passato, presente, e futuro.

  • Gli interventi economico-finanziari per le zone colpite (Gianluca Fregolent – Direzione Agroambiente, caccia e pesca della Regione del Veneto)
  • La pianificazione delle aree percorse dalla tempesta Vaia: un’opportunità per i territori della montagna veneta (Nicola Dell’Acqua – Regione Veneto)
  • Multifunzionalità del patrimonio forestale: nuove prospettive dopo la tempesta Vaia (Claudia Scarzanella – Membro del Tavolo Filiera Legno al Ministero delle politiche agricole e forestali)

La tempesta Vaia ha dato vita a possibili nuovi scenari che coinvolgono diversi aspetti del territorio, dall’utilizzo turistico e culturale della foresta alla valorizzazione della risorsa legno in un mercato ormai globale, fino alle implicazioni derivanti dalla funzione protettiva dei boschi.

  • Ore 12.30 – 12.45 – Conclusione di Alessandra Stefani, Direttore Generale del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, sui Decreti attuativi della Legge Forestale e le emergenze post Vaia.


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