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In tanti alla fiera dei modenesi

Molto apprezzata la formula dei quattro saloni. I prodotti tipici modenesi conquistano ancora una volta i palati degli amanti del buon cibo grazie anche alla simpatia e bravura del presentatore Andrea Barbi e del cantante Marco Ligabue. Da tutta Italia per visitare l’area dedicata alla creatività.

Modena, 13 aprile 2025. È positivo il bilancio sull’andamento della ottantaseiesima edizione della Fiera di Modena tenutasi da venerdì scorso a oggi, domenica 13 aprile. La nuova formula, con quattro saloni dalla marcata identità – Casa & Tavola, Mondo Creativo, Handmade Stories e Fiera dell’Elettronica di Consumo – ha infatti attratto migliaia di visitatori. Una varietà dell’offerta arricchita da decine di corsi organizzati dalle creative provenienti da tutta Italia che hanno animato il padiglione B che ha ospitato “Il Mondo Creativo” e Handmade Stories – La Fiera delle cose belle”.

Gli amanti della buona tavola e con voglia di divertirsi hanno molto apprezzato lo show dedicato alle eccellenze gastronomiche del territorio modenese. L’istrionico Andrea Barbi e il cantante Marco Ligabue hanno coinvolto il pubblico con giochi, musica e degustazioni strappando applausi e risate. L’iniziativa è stata organizzata in collaborazione con Piacere Modena e la Camera di Commercio ed ha offerto un’occasione, decisamente non convenzionale, per conoscere e apprezzare i prodotti tutelati dal marchio “Tradizione e Sapori di Modena”. Accanto al palco su cui sono esibiti i due artisti erano stati allestiti sette corner dedicati ad altrettante importanti realtà del territorio: il Consorzio del Prosciutto di Modena, di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena, di Tutela Lambrusco, del Parmigiano Reggiano, dello Zampone e Cotechino di Modena Igp, di Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e dei Produttori di Amarene brusche di Modena.

Molta curiosità ha poi suscitato anche la mostra “Nella storia del Lambrusco” allestita in collaborazione con il Museo Giacobazzi. Qui i visitatori hanno potuto ammirare pezzi rari legati alla lavorazione della vite e alla produzione di vino, tra cui una macchina, un tornio a mano, utilizzato per realizzare uno a uno, i tappi in sughero per le bottiglie di vino.

“La nuova formula costruita per coniugare la tradizione, di cui la Fiera di Modena è parte integrante, con l’evoluzione delle proposte è stata accolta positivamente e anche lo spostamento da Bologna a Modena dell’area dedicata alla creatività ha avuto un ruolo centrale nell’ambito del rinnovamento” ha sottolineato Multimedia Tre, società organizzatrice della manifestazione.

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