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IN SCENA DIETRO LE QUINTE, IL TEATRO IN FIERA CON LA SCALA DI MILANO

La Fiera come laboratorio interattivo del mondo delle arti e dello spettacolo. È stata inaugurata questa mattina al Polo delle Arti e della Cultura, padiglione 115 della Fiera del Levante, “Innovazione on stage”, un’iniziativa dell’Accademia Teatro alla Scala e del Teatro Pubblico Pugliese, in collaborazione con Fondazione TIM, che mette sul campo un’ampia offerta formativa mirata alla scoperta delle arti e dei mestieri del palcoscenico. Il taglio del nastro con Loredana Capone, assessore al Turismo e Cultura della Regione Puglia, Antonella Bisceglia, commissaria dell’Ente, Carmelo Grassi, presidente del Teatro Pubblico Pugliese, Luisa Vinci, direttore generale dell’Accademia Teatro alla Scala, e Alessandro Ambrosi, presidente della Camera di Commercio di Bari. Il Polo delle Arti e della Cultura è un’iniziativa in collaborazione tra Fondazione Teatro Petruzzelli, TPP, la Fondazione Di Vagno, Puglia Sounds, Puglia Promozione, e Apulia Film Commission.

 

“La Fiera del Levante è profondamente orgogliosa di ospitare questa iniziativa,  – è intervenuta la commissaria dell’Ente Antonella Bisceglia – e la collaborazione con la Regione Puglia e il Teatro Pubblico Pugliese è la dimostrazione che si può e si deve fare squadra. Il senso del nostro claim per l’81^ Campionaria, “Economia e Cultura”, diventa realtà concreta, perché la danza, il teatro e la musica sono bellissimi momenti per il pubblico, ma possono diventare occasione di formazione professionale, di formazione, di sbocchi delle vocazioni migliori del territorio. Questi temi fondanti, uniti all’innovazione tecnologica che in Fiera è ottimamente rappresentata, rappresentano il completamento di un percorso e di un progetto che questa 81^ Campionaria vuole rappresentare”. 

 

Nello spazio del padiglione del Polo delle Arti e della Cultura sono allestiti un set fotografico, un’esposizione di costumi teatrali realizzati, in diversi anni, dagli allievi del Corso per sarti dello spettacolo, e postazioni trucco curate da allievi ed esperti: chiunque può immergersi nella magia del teatro, facendosi truccare e acconciare e partecipando al set fotografico. La Fondazione TIM ha messo a disposizione Oculus, delle maschere interattive all’interno delle quali sono visualizzati video a 360 gradi che permettono di raccontare un momento della scena, un balletto visto da dietro le quinte, con una spiegazione del lavoro fatto. In seguito, in loop, saranno illustrati i vari corsi dell’Accademia alla Scala, incluso tutto quello che il pubblico di solito non può vedere, il lavoro di macchinisti, attrezzisti, truccatori, sarti, elettricisti, tecnici audio, direttori di scena.

“Sono tante le ragazze e i ragazzi – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Capone – che qui hanno occasione di maturare nelle discipline dello spettacolo. Questo è il lavoro che stiamo facendo come Regione: puntare sulla bellezza artistica della Puglia, e lo stiamo facendo insieme alla Fiera del Levante, che ha voluto fortemente che tutto questo avesse luogo qui.  Questo è il nostro intento comune, valorizzare l’arte e la cultura, e le costanti attività di teatro, danza, arti e mestieri legati allo spettacolo sono una prova che si sta lavorando nella direzione giusta.  Ma  – ha continuato Capone –  ogni attività va sulle gambe delle persone, è quindi indispensabile coniugare quello che si vede sul palcoscenico con il backstage, con tutto quello che c’è dietro, con la fatica del lavoro che esiste dietro quello che si vede quando si fa arte. Sono professioni di vocazione e di attitudini, ma c’è tanto tanto lavoro, tanta fatica e tanta competenza e formazione. Con l’Accademia della Scala volevamo rappresentare proprio questo, i mestieri che stanno dietro le quinte, e farlo in maniera innovativa”. 

Secondo il direttore generale dell’Accademia alla Scala, Luisa Vinci “questo è un momento che arriva dopo una lunga collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese con progetti importanti, che qui rilanciamo, perché il nostro scopo è promuovere i mestieri dello spettacolo. Come Accademia del Teatro alla Scala abbiamo circa 40 corsi, che vanno dal mestiere dell’elettricista di scena al ballerino o la scenografa. Qui in Fiera possiamo unire tutti mezzi digitali che possono raggiungere tutto il mondo grazie all’aiuto della Fondazione TIM, al rapporto fisico con i ragazzi che vogliono intraprendere i mestieri del palcoscenico. Noi cerchiamo talenti, – ha concluso Vinci – e dato che abbiamo già una percentuale altissima di talenti pugliesi, a cominciare dalla Prima ballerina del Teatro alla Scala Nicoletta Manni, crediamo fortemente nelle vocazioni che la vostra terra esprime”.

Il presidente della Camera di Commercio di Bari Alessandro Ambrosi ha ricordato: “la pazienza e la passione nell’inaugurare questo luogo, per cui ringrazio la Regione, la Fondazione e l’Accademia, perché si sta investendo nel territorio e nella Fiera del Levante. La Fiera, insieme alla Camera di commercio di Bari e Fiera di Bologna, sta costruendo un percorso che va nella direzione di aiutare l’economia del territorio. E qui devo smentire chi, qualche Governo fa, diceva che con la cultura non si mangia: qui invece si fa economia e si produce lavoro, e basta questo per rendere felice, assecondare e affiancare questa magnifica iniziativa. Il pubblico che entra qui, e noi siamo tra questi, rimane estasiato dal famoso “cubo” del Polo delle Arti dove i giovani artisti provano passi di danza o recitano monologhi”. 

In Fiera si rinnova il rapporto con la Fondazione alla Scala di Milano , ha commentato il presidente del Teatro Pubblico Pugliese Carmelo Grassi: “abbiamo iniziato questa collaborazione molti anni fa con il progetto europeo EQUAL, e poi con un corso di formazione voluto dal ministero degli Interni. Quindi questa “Innovazione on Stage” completa il quadro presentato ai nostri giovani, che come si vede affollano questo padiglione. Noi siamo al loro servizio, per dare più opportunità di accesso al mondo del palcoscenico, qui declinato utilizzando le nuove tecnologie. Il percorso artistico in corso durante la Campionaria – ha concluso Grassi – viene qui completato illustrando i mestieri artistici che spesso non sono neanche immaginati dal grande pubblico che siede in platea”.  

 

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