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IMM – DELEGAZIONE ALGERINA STUDIA I DISTRETTI ITALIANI

Il
Governo algerino punta a creare occupazione di qualità nel manifatturiero
sfruttando le risorse di cui il paese dispone e per questo intende acquisire il
know-how necessario anche a sviluppare la fase di commercializzazione dei
prodotti nazionali sui mercati mondiali.

Il
paese africano, infatti, ha come mercato principale quello interno e, nella
necessità di acquisire anche mercati esteri, ha scelto di puntare su consorzi e
distretti che considera come le forme organizzative più adatte alla sua attuale
struttura produttiva e che l’Italia ha già ampiamente sperimentato con ottimi
risultati.

“Per
realizzare una ricognizione sui distretti italiani di maggiore interesse è
stata organizzata una missione coordinata dal nostro Ministero dello Sviluppo
Economico su richiesta delle autorità algerine, nel quadro di un più intenso
scambio di relazioni economiche tra Italia e Algeria e di rafforzamento del
sistema economico algerino. È composta da imprenditori e rappresentanti delle
Istituzioni algerine – ha detto il dottor Carlo
Laganà
dell’ICE di Roma che ha accompagnato il gruppo in diverse tappe
italiane – e in questo tour informativo non poteva mancare un contatto con il
distretto apuo versiliese, ben conosciuto dagli imprenditori algerini”.

Infatti,
fa parte della delegazione anche Bencherif
Said
, titolare di un’azienda di lavorazione e Presidente dell’Associazione
dei marmisti algerini oltre ad imprenditori e responsabili di aziende pubbliche
e organismi incaricati di sviluppare l’export algerino.

Il
gruppo, che aveva già visitato distretti agricoli e industriali con visite ad
aziende del vetro, della ceramica e della trasformazione agroalimentare, è
stato accolto nella sede dell’Internazionale Marmi e Macchine a Carrara
(nella
foto un momento dell’incontro)
dal
Vice presidente Loris Barsi e dal
presidente del distretto lapideo Nicola
Lattanzi
che, con l’aiuto di fotografie e diagrammi  hanno illustrato le caratteristiche
produttive ed organizzative dell’intero comparto.

Il
vice presidente dell’IMM, Barsi, portando il saluto agli ospiti, ha spiegato
dettagliatamente il ruolo della società che ha come scopo quello di promuovere
l’immagine e l’impiego del marmo in Italia e all’estero “favorendo il contatto
fra imprenditori, progettisti ed utilizzatori finali con un comparto che vanta,
contemporaneamente e sullo stesso territorio, l’attività di estrazione e di
trasformazione, aziende specializzate nella commercializzazione ma che può
contare anche su grandi aziende che realizzano macchine per estrazione e
lavorazione oltre che ricerca applicata. L’Internazionale Marmi e Macchine è,
da quasi trenta anni, lo strumento di promozione di questo grande aggregato
produttivo che ha nella fiera CarraraMarmotec il momento d’incontro e confronto
fra le aziende italiane e gli operatori di tutto il mondo”.

Al
presidente del Distretto Lapideo, Nicola Lattanzi, è spettato il ruolo di
illustrare dettagliatamente gli elementi di competitività del distretto locale
che, “con le centocinquanta cave attive sulle Apuane fra Carrara e la Versilia,
è in grado di estrarre e collocare sui mercati i prestigiosi bianchi. Ma per
comprendere in pieno le caratteristiche del nostro distretto – ha sottolineato
Lattanzi – è indispensabile tenere presente che si avvale delle capacità di
oltre seimila addetti che operano in aziende che hanno altissima
specializzazione, in grado di lavorare i marmi locali ma anche i materiali che
arrivano da tutto il mondo. Una capacità imprenditoriale e manuale che si
esprime su livelli di assoluta eccellenza e che può proporre, assieme ai materiali
storici delle Apuane, quelli meno conosciuti garantendo massima affidabilità a
qualsiasi progettista per ogni tipo di impiego.”.

Pienamente soddisfatti delle informazioni ricevute
(contenute anche in un voluminoso dossier comprensivo delle statistiche più
aggiornate dell’ex-import curate da IMM) i componenti della delegazione, che
proseguiranno il loro tour con tappa nel distretto agricolo grossetano.

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