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Il turismo tra le Ville Venete come volano e racconto dei territori

Ad Agrimont sono stati presentati i risultati del progetto Digitour: 1,4 milioni di euro di finanziamenti, partner Longarone Fiere Dolomiti

Promuovere e raccontare. Far vedere e provare fin dalla prenotazione, a casa, l’esperienza che si vivrà da turisti, una volta arrivati a destinazione. Viaggia su queste coordinate “Digitour – Turismo in Villa”, progetto finanziato da Longarone Fiere Dolomiti all’interno del programma europeo COSME. Un grande lavoro di sistema che è stato presentato oggi nell’ambito di Agrimont, la fiera dell’agricoltura di montagna. «Perché agricoltura e ambiente sono i migliori alleati del turismo» ha detto il presidente di Longarone Fiere Dolomiti, Michele Dal Farra. «Il nostro è un quartiere fieristico piccolo, che ha l’ambizione di parlare di territorio, identità e storia dei luoghi, raccontando le persone che qui vivono e lavorano. Per questo ci stiamo accreditando come player della filiera del turismo». 

IL PROGETTO

Il progetto Digitour è finanziato dalla European Innovation Council and SMEs Executive Agency (EISMEA), incaricata dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma COSME COS-TOURINN-2020-3-04). Vale 1,4 milioni di euro, ha raggiunto 14 Paesi europei e 140 imprese qualificate come pmi turistiche. In Italia è stato finanziato da Longarone Fiere Dolomiti. E si è posto l’obiettivo di promuovere le Ville Venete come destinazione turistica d’eccellenza della regione Veneto, favorendo pratiche di turismo lento e sostenibile nel corso di tutto l’anno. Quattro le Ville Venete coinvolte nel progetto: Villa San Liberale (a Feltre), Parco Frassanelle (sui Colli Euganei in provincia di Padova), Villa Premoli (Cavaso del Tomba, in provincia di Treviso), e Castelbrando (Cison di Valmarino).

Grazie al progetto, e con la collaborazione del partner digitale Time2Marketing srl, i quattro partner hanno realizzato un intervento digitale innovativo che permette di visitare virtualmente il patrimonio delle quattro ville, accedendo direttamente dai loro siti web. «Veri e propri tour virtuali, che conducono i visitatori tra gli spazi esterni e interni delle strutture, e consentono di cominciare la vacanza già dal pc di casa o dallo smartphone» ha spiegato Maria Valentina Vanceo, project manager. Il tutto con informazioni funzionali e di servizio, e con video che permetteranno di promuovere il patrimonio delle Ville Venete come destinazione turistica d’eccellenza.

«INTERNET HA RIVOLUZIONATO IL TURISMO: NASCONO GLI ANGELI DEL DIGITALE»

«Le Ville Venete sono oltre 4mila, di cui 3.400 circa in Veneto e 800 circa in Friuli-Venezia Giulia. Quindi è un fenomeno enorme, tanto che il 92% dei comuni veneti ha almeno una villa veneta al suo interno» ha spiegato Ulisse Baldisseri, coordinatore del progetto Digitour per le Ville Venete. «È importante far conoscere questa realtà e proprio da questa convinzione nasce Digitour, che punta a valorizzare il patrimonio delle Ville Venete trovando nuove modalità di racconto».

Nuove modalità che seguono le ultime indicazioni del mercato turistico. Perché ormai la clientela turistica cerca informazioni su internet e vuole trovare tutto navigando in rete.

«Noi chiediamo sempre ai nostri clienti come ci hanno trovato» ha spiegato Massimo Colombran, di Castelbrando. «Il 45% viene perché c’è stato già o perché qualche amico lo ha consigliato. Significa che il passaparola funziona. Un altro 45% proviene da internet e dai social. Significa che Internet ha ribaltato completamente il funzionamento del turismo e quindi è importantissimo quello che si sta facendo con Digitour. Senza contare poi che il turista cerca sempre di più la selezione e la particolarità. E in montagna c’è un’agricoltura locale che va sfruttata. C’è un miliardo e mezzo di turisti nel mondo: dobbiamo pensare di poterne portare qui una piccola parte. E cominciare ad attirarli già da casa con un tour virtuale delle nostre Ville Venete è il primo passo».

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