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IL LATO “ECO” DEL SALONE DEL LIBRO DI TORINO

Non solo nuove proposte editoriali, ma anche tecniche. Per l’area Incubatore all’interno del Salone Internazionale del Libro di Torino (13-17 maggio) dedicata alle case editrici presenti sul mercato da meno di 24 mesi e non legate a grandi gruppi, Lingotto Fiere ha deciso di utilizzare per la prima volta un nuovo tipo di allestimento realmente e totalmente ecosostenibile.

Questo grazie all’impegno di ricerca che il gruppo GL events sta portando avanti da alcuni anni nel settore degli allestimenti ecosostenibili, anche in collaborazione con aziende esterne. Nella sezione Incubatore (Pad. 1) per gli stand saranno così impiegati pannelli in cartone e, per i banconi, top in Tetrapan, un prodotto realizzato da contenitori in tetrapak triturati. Si prevede inoltre di usare moquette riciclabile che, concluso il Salone, verrà tritata e riutilizzata.
 
Nel dettaglio, per le pareti di tamponamento e divisorie degli stand saranno montati pannelli in cartone alveolare dell’azienda El Karton distribuiti da GL events SA (Francia), in colori naturali verde oliva e beige. Il cartone, in cui sono realizzati anche i basamenti dei banconi, è frutto di un procedimento di riciclo ed è a sua volta riciclabile (fino a un massimo di 6/7 volte). I prodotti utilizzati per il trattamento ignifugo, inoltre, non influiscono sul ciclo di riuso. I pannelli in cartone, che tra l’altro presentano caratteristiche di fono-assorbenza maggiore rispetto a quelli utilizzati tradizionalmente, sono ottimali per l’allestimento di stand e si prestano anche per la realizzazione, ad esempio, di complementi d’arredo o scenografie televisive e museali.

Il top dei banconi è costituito da un pannello di 15mm di spessore in Tetrapan, prodotto interamente da contenitori in tetrapak (cartoni per alimenti) riciclati post-consumo, triturati e compattati. L’azienda che lo produce e distribuisce è la Evostone (Brescia). Grazie al particolare processo produttivo, per la realizzazione di Tetrapan non è necessario l’impiego di colle o altri agenti tossici, poiché il polietilene presente si scioglie e funge da legante per la parte cellulosica. Si ottiene per agglomerazione ad alta temperatura un pannello solido e batteriologicamente puro che può essere sottoposto a diversi processi di finitura, a seconda delle applicazioni, che vanno dagli arredi per interni ai gadget e articoli di cancelleria, dalla copertura tetti ai fondali negli allevamenti animali.

Anche per la moquette, infine, si privilegia la questione ambientale: la moquette usata, infatti, viene ritirata dall’azienda fornitrice – Alma (Firenze) – per rientrare all’interno del processo di consumo, una volta triturata e assemblata a componenti a base di colla e plastica, come sottofondo per la produzione di tappetini per auto.

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