
GIORNATA MONDIALE DELLE FIERE 2017
In occasione della Giornata Mondiale delle Fiere 2017 celebrata lo scorso 7 giugno, AEFI-Associazione Esposizioni e Fiere Italiane ha riservato un appuntamento agli associati che hanno incontrato i rappresentanti delle Istituzioni italiane presso la Sala Refettorio della Biblioteca della Camera dei Deputati.
“Promozione e contesto normativo: fattori chiave per lo sviluppo del Sistema Fieristico e del Made in Italy” è il titolo dell’incontro a porte chiuse per fare il punto sulle strategie di promozione e sul contesto normativo e per sottolineare il peso dei tributi locali, in particolare IMU, sui quartieri fieristici.
Nel suo discorso, il presidente di AEFI, Ettore Riello, dopo aver ringraziato i membri del Parlamento per la disponibilità nell’accogliere l’invito dell’Associazione – anche in momento di vita politica così intenso – ha ricordato i numeri del settore e il ruolo che riveste per l’economia del Paese: nei quartieri espositivi italiani quest’anno sono programmate 955 manifestazioni, 200 delle quali a carattere internazionale. Complessivamente, le 955 fiere interessano 200.000 espositori e movimentano 22 milioni di visitatori; 13 milioni di loro – di cui il 10% provenienti dall’estero – sono attirati dalle manifestazioni internazionali.
Riello, ha poi sottolineato come le fiere italiane generino affari per 60 miliardi di euro dando origine al 50% dell’export delle nostre Aziende e che per il 75% delle imprese industriali e l’88,5% delle PMI italiane lo strumento ‘fiera’ rappresenta un mezzo di promozione fondamentale per il proprio sviluppo oltreconfine. Numeri che testimoniano che il comparto fieristico italiano rappresenta per il nostro Paese una grande opportunità di crescita: “un investimento colossale, che dovrebbe essere correttamente valutato, valorizzato e sostenuto”.
“Per anni come AEFI abbiamo sensibilizzato le Istituzioni sul ruolo delle fiere quale strumento di politica economica del Paese e sulla necessità di interventi e chiarimenti specifici in tema legislativo affinché le Fiere potessero continuare a rappresentare uno strumento di crescita per le imprese italiane – ha evidenziato nella sua relazione il Presidente. – Grazie al costante lavoro dell’Associazione e alla sensibilità del Ministero dello Sviluppo Economico abbiamo ricevuto alcuni importanti riconoscimenti” – ha aggiunto Riello. Nel 2015, infatti, le fiere sono state inserite nel Piano di promozione straordinaria per il Made in Italy. Una svolta che ha iniziato a creare le condizioni per poter competere nel mondo. “Siamo grati per l’attenzione finora ricevuta che però rischia di essere vanificata dalla mancanza di risposte concrete alle istanze del settore in merito a: tassazione fiscale dei padiglioni fieristici, normativa sugli assetti delle Società e regolamentazione delle modalità operative” – ha continuato Riello.
Il presidente Riello ha ricordato ai parlamentari presenti che le fiere sono strumento di politica industriale e come tali svolgono attività essenziali e necessarie per lo sviluppo del Paese. In un contesto economico nazionale ancora con luci ed ombre e uno scenario mondiale che vede continui investimenti nel settore, dalla Cina alla Germania, dalla Francia alla Thailandia, “non sostenere un asset fondamentale per la crescita e lo sviluppo delle imprese graverebbe sulla già debole ripresa”, ha proseguito Riello.
Tra i diversi temi ancora non chiariti, il presidente Riello ha sollecitato le Istituzioni su un intervento urgente in merito a IMU e a una corretta definizione in materia di politica fiscale sugli immobili fieristici, con un livello di tassazione sostenibile.
“Quello che abbiamo chiesto in tutte le sedi istituzionali è che la tassazione, per quanto riguarda l’applicazione dell’Imu, sia più equa nei confronti dei padiglioni fieristici che attualmente vengono trattati come strutture commerciali, e non calcolando i giorni effettivamente utilizzati per le esposizioni” – ha detto Ettore Riello.
In Commissione Bilancio è in esame il decreto n. 50 del 24 Aprile 2017, in merito alla finanza locale. “Su questo testo vi pregherei di intervenire per evitare di togliere al settore redditività e competitività – ha aggiunto Riello – perché le fiere, tutte, ciascuna con la propria peculiarità, possono svolgere un ruolo fondamentale per rilanciare il nostro Paese, rivitalizzando territori e facendo da incubatori per settori in crescita”.
Il presidente ha concluso confidando in un’attenzione particolare al fine di ottenere una normativa fieristica che regolamenti il settore, ricordando che resta necessario “Fare Sistema, perché stiamo giocando tutti la stessa partita: la partita del rilancio di un Paese meraviglioso, che troppo spesso non valorizza abbastanza le proprie eccellenze”.
I lavori sono proseguiti con gli interventi di Giulio Sapelli, Ordinario di Storia Economica dell’Università degli Studi di Milano, che si è soffermato sul ruolo delle fiere italiane per l’economia del Paese e il loro contributo a crescita e internazionalizzazione, e di Nicola Aicardi, Ordinario di Diritto Amministrativo dell’Università degli Studi di Bologna, che ha illustrato tutti gli aspetti tecnici e i punti ancora da chiarire sulla normativa vigente.
Grazie ai contributi di Giovanni Barbato, Coordinatore della Commissione Giuridica di AEFI, e di Nazario Pedini, Vice Coordinatore della Commissione Tecnica di AEFI, è stato possibile entrare nello specifico delle implicazioni che la distorsione dell’IMU, così come viene ora applicata, ha sui bilanci delle fiere.
AEFI-Associazione Esposizioni e Fiere Italiane, associazione privata senza scopo di lucro nasce nel 1983 con l’obiettivo di generare sinergie tra i più importanti quartieri fieristici italiani. AEFI si pone come interlocutore privilegiato per gli operatori e le istituzioni, e svolge un ruolo di sostegno per gli associati attraverso lo sviluppo di attività e programmi nell’ambito della formazione, del marketing, della promozione e della ricerca, oltre all’erogazione di servizi per le fiere attraverso l’attività delle proprie Commissioni: Tecnica di Quartiere, Giuridico-Amministrativa, Internazionalizzazione e Fiere in Rete.
Sul fronte dell’internazionalizzazione, AEFI supporta gli associati grazie ad accordi con mercati strategici. Ad oggi sono state siglate partnership con Iran, Taiwan, Libano e India ed è stato firmato un protocollo d’intesa con AmCham-American Chamber of Commerce in Italy.
AEFI, insieme a CFI-Confindustria, CFT-Confcommercio e Unioncamere, ha promosso la costituzione di ISFCert, l’Istituto di Certificazione dei Dati Statistici Fieristici, che attraverso rigorose metodologie consente agli organizzatori italiani di presentare e riconoscere dati standardizzati, in nome della trasparenza e garanzia.
AEFI rappresenta le fiere italiane in UFI-Unione delle Fiere Internazionali. Presieduta da Ettore Riello, AEFI conta 35 quartieri fieristici Associati, che organizzano oltre 1.000 manifestazioni all’anno su una superficie espositiva totale di 4,2 milioni di metri quadrati. Nei quartieri fieristici associati AEFI si svolgono il 95% delle manifestazioni fieristiche internazionali e l’85% del totale delle manifestazioni fieristiche che hanno luogo annualmente in Italia.