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GESTIONE DEI CREDITI ANOMALI

“La gestione dei crediti non performing: vincoli e opportunità per banche e imprese”.
Si è parlato di crediti anomali e di come per le banche possono diventare una occasione per rendere più efficienti i servizi di recupero in un convegno organizzato oggi dalla Fiera del Levante dove è stato proprio il presidente Ugo patroni Griffi, nella veste anche di docente di Economia ad aprire i lavori e a spiegare come “in periodo recessivo la stessa esistenza dei crediti non performing ( questo il termine tecnico ndr)  non è un elemento patologico, come si è portati a credere, ma fisiologico. Elemento che va, però, regolamentato e dal punto di vista della tecnica bancaria – ha continuato Patroni Griffi –  gestito in maniera adeguata perché non gravi sulle banche tanto da portarle a comprimere l’erogazione del credito  e diventi piuttosto volano di sviluppo”. 
Eliminazione dei costi fissi delle strutture interne, riduzione dei costi di recupero, vantaggi organizzativi ed economici sono i benefici derivanti dall’autsourcing delle attività di gestione dei crediti anomali.
A coordinare i lavori Aurelio Valente, consulente aziendale ed ex direttore della Banca d’Italia. Tra gli interventi, oltre a quelli di Sabino Fortunato, docente di Diritto Commerciale alla Terza Università di Roma, di Giuseppe Boccuzzi, Direttore Generale del Fondo interbancario di tutela dei depositi, e di alcuni rappresentanti  delle banche, quello del professor Antonio Salvi, preside della facoltà di Economia Università Lum “Jean Monnet” che ha esposto una ricerca sulle aziende eccellenti e su quelle che potenzialmente potrebbero diventarlo; sul merito creditizio e sui requisiti richiesti dalle banche a chi chiede denaro: appetibilità delle imprese situazione patrimoniale, situazione debitoria. A questo proposito dalla ricerca esposta dal professor Salvi è emerso un dato apparentemente anomalo, ovvero che le
aziende migliori sono anche le più indebitate.
A chiudere i lavori del convegno dedicato ai crediti non performing, Aurelio Valente che ha ricordato l’importante sinergia nata tra Lum e Fiera del Levante e del forte interesse manifestato dall’Università Mediterranea a consolidare un legame periodico con l’Ente.

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