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FIERE DI REGGIO EMILIA: LE NUOVE STRATEGIE

Il futuro delle Fiere di Reggio Emilia passa da un rinnovamento delle manifestazioni esistenti, dall’inserimento di nuovi appuntamenti in calendario e da una apertura ai quartieri fieristici di Modena e Parma. E da un nuovo management.
L’assemblea di Siper-Fiere di Reggio Emilia è stata l’occasione per presentare alla città Dario Deveronico, nuovo direttore del quartiere reggiano. Deveronico, 41 anni, laureato in Economia e Commercio, sposato con due figli, si è insediato il 2 maggio scorso, dopo dodici anni trascorsi nel settore marketing della Ferrari: “Arrivo alle Fiere di Reggio Emilia – ha dichiarato – con entusiasmo e voglia di mettermi a disposizione di un quartiere che deve ritrovare lo slancio dei tempi pre-crisi e ridefinire se stesso alla luce dei nuovi equilibri tra i quartieri e delle mutate condizioni di mercato. Sono convinto che ci siano tutte le potenzialità per fare bene, anche in momenti difficili come questo”.
A “benedire” l’insediamento del nuovo direttore il Presidente delle Fiere di Reggio Emilia Enrico Bini: “L’ingresso di un direttore, con un curriculum tecnico alle spalle, è un segnale molto forte che vogliamo dare prima di tutto alla città, poi al mercato fieristico in generale, ed infine – ma non ultimi – ai soci. Le Fiere di Reggio Emilia hanno fino ad oggi camminato con le loro gambe, pur in mancanza di investimenti, che invece sono arrivati in maniera massiccia ai quartieri a noi vicini, e pur in una situazione di crisi molto profonda. Ora è necessario fare un salto di qualità, perché la situazione non è più sostenibile così com’è”.
L’assemblea ha appena approvato il bilancio 2010, anno pari e quindi “difficile”, dal momento che la Suinicola, fondamentale per il bilancio delle Fiere di Reggio, si tiene negli anni dispari: il fatto che il dato economico porti un saldo negativo per 340mila euro, rispetto ai -370mila previsti, è indicativo di un impegno notevole al contenimento dei costi del quartiere fieristico: “Però è anche altrettanto chiaro che occorre decidere cosa fare per il futuro – ha precisato Bini – perché le Fiere di Reggio Emilia non possono continuare a stare in piedi senza investimenti e nemmeno essere competitive basandosi unicamente sul contenimento delle spese. Il messaggio che diamo, con l’ingresso di un manager come il dottor Deveronico, è che noi crediamo nel quartiere e nelle sue potenzialità e che metteremo in atto tutte le strategie possibili per mantenere e migliorare le manifestazioni in calendario ed aggiungerne altre”.
Per quanto riguarda le strategie future della fiera, Deveronico ha fissato qualche punto fermo: “Innanzitutto diamo la nostra disponibilità a dialogare con i quartieri fieristici vicini per mettere in essere delle sinergie che, pur nell’indipendenza di ogni quartiere, possano creare delle opportunità di crescita. In più, abbiamo allo studio diversi progetti per manifestazioni nuove da inserire in calendario sin dal 2012. Ma la priorità assoluta, in questa prima fase, è Casa & Tavola. Concentreremo il massimo degli sforzi affinché la ventitreesima edizione, in programma il prossimo ottobre, sia di profondo rinnovamento. A partire dalla disposizione dei padiglioni, passando per il restyling degli spazi attraverso nuovi e accattivanti allestimenti, e nell’introduzione di un ricchissimo calendario di eventi. L’obiettivo è quello di riportare in fiera, soprattutto per quanto riguarda il settore della tavola, le eccellenze e i prodotti tipici locali, sviluppando contestualmente un’attività di promozione e di valorizzazione del territorio dal punto di vista turistico, enogastronomico e culturale, cercando anche di instaurare collaborazioni con le istituzioni, obiettivo sul quale le Fiere di Reggio e il suo staff stavano già lavorando. Stesso discorso per quanto riguarda il padiglione della casa, nel quale troverà valorizzazione il settore SpazioTempo, che vedrà un profondo rinnovamento. Il tutto in una cornice di grande ricchezza di eventi: dall’ambito enograstronomico fino a quello culinario, passando per la riproposizione di appuntamenti come Noveventi, il salotto letterario che ha aggiunto un respiro culturale alla manifestazione”.

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