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FIERE DI PARMA

Le Fiere di Parma guardano con ottimismo al secondo semestre 2009, forti di una buona “semestrale” e di confortanti previsioni per il 2010 che vedrà un’edizione da Cibus da record (già confermati oltre il 70% degli spazi espositivi) e l’arrivo a Parma di nuovi format espositivi come SPS/IPC/DRIVES ITALIA proposto da Fiera di Francoforte, primo progetto su cui si sta testando un’importante partnership con l’expo tedesca.
E intanto procedono con ingenti investimenti sul quartiere fieristico.
Il CDA ha deliberato in questi ultimi mesi un piano di revamping del quartiere fieristico che porterà la superficie espositiva coperta a 115.000 mq nel 2010 e 135.000 nel 2012 nonché alla revisione di tutti i servizi agli espositori e visitatori.
L’investimento previsto è di 24 milioni di euro e consentirà al quartiere, per dimensioni già tra i maggiori in Italia, di ottimizzare le proprie funzioni attraverso nuovi servizi e parcheggi dislocati su un’area complessiva che passerà da 300.000 a oltre 420.000 mq.
L’intervento, progettato dallo Studio Di Gregorio sulla base delle specifiche fornite da organizzatori, espositori e visitatori, si concentra sulle effettive esigenze degli utenti fieristici in un’ottica di funzionalità e sostenibilità. Il quartiere fieristico di Parma, grazie al revamping, sarà in grado di mantenere o addirittura  ridurre i costi dei servizi ad espositori e visitatori e, grazie ad un impianto fotovoltaico da 1,8 MW all’avanguardia in Europa, porterà a zero l’impatto ambientale delle manifestazioni ospitate e consentirà di ridurre l’emissione di 900 tonnellate di CO2 all’anno.
Il progetto, già in fase esecutiva, ha ricevuto l’apprezzamento unanime sia del Consiglio Comunale di Parma sia della Provincia – in sede di Conferenze dei Servizi – ed ha già visto l’apertura dei cantieri.

E procede anche lo studio per il cosiddetto spin-off immobiliare.
Già nel 2008, in sede di Assemblea, gli azionisti di Fiere di Parma hanno dato mandato al CDA di avviare una valutazione relativa ad una scissione della società in 2 soggetti: il primo a maggioranza o totalmente pubblico proprietario degli asset immobiliari, il secondo a maggioranza privata deputato alla gestione operativa.
Il Cda nel gennaio 2009 ha restituito all’Assemblea le linee guida relative a questa ipotesi di scissione finalizzata a rendere da un lato più snella ed efficiente – e quindi più attrattiva per eventuali partners industriali – la gestione di Fiere di Parma e dall’altro rendere sostenibile lo sviluppo, in un’ottica di interesse pubblico, delle infrastrutture del quartiere e del distretto.
Nel luglio 2009 il Cda ha fatto propria l’ipotesi di cui sopra nominando 6 Advisors in rapprensentaza di tutti gli Azionisti che stanno definendo la fattibilità dell’ipotesi di cui sopra sul piano economico e statuale.
Entro l’esercizio in corso i risultati di questa procedura saranno riportati al Cda ed all’Assemblea dei Soci, quest’ultima unica deputata a decisioni in materia societaria.

E intanto è tempo di Mercanteinfiera, la rassegna internazionale del modernariato, del collezionismo e dell’antiquariato più importante d’Europa che per l’edizione 2009 (3-11 ottobre) cambia layout, trasferendosi nei padiglioni più moderni ed accoglienti del quartiere fieristico di Parma, ed ampliando l’area dedicata al Novecento. Una risposta concreta alle richieste di un mercato che, almeno a Parma, non conosce la crisi.
E poi Cibus Tec (dal 27 al 30 ottobre) la rassegna dedicata alla meccanica applicata all’industria alimentare che si conferma come una delle più significativa manifestazioni a livello mondiale, confermando un primato nel comparto della trasformazione del pomodoro e del “milk & dairy”. E proprio dal mondo del latte arriva la notizia che proprio Fiere di Parma è stata scelta come segreteria organizzativa del Summilk2011, il congresso mondiale del comparto “Milk & dairy” che nel maggio 2011 riporterà dopo sessant’anni in Italia oltre 1.500 professionisti del settore. Proprio dall’edizione 2009 di Cibus Tec starebbero arrivando incoraggianti segnali di ripresa del settore meccano-alimentare che nei scorsi mesi ha vissuto il punto più basso della crisi e che nel secondo semestre (rivolgendosi ad un comparto, quello alimentare, da sempre anticiclico) starebbe facendo registrare segnali di ripresa, anticipando la prossima uscita dal tunnel della recessione. A Parma arriveranno 40.000 tecnologi alimentari fra i quali si segnaleranno diverse delegazioni estere (la Turchia è il Paese focus 2009, un centinaio i suoi delegati), ospitate grazie ad un progetto di incoming in partnership con Ice, Istituto commercio estero e Regione Emilia Romagna.
Infine Cibus 2010. Le Fiere di Parma sta già lavorando ad una grande edizione la quale, anche grazie al nuovo padiglione, raggiungerà la dimensione di quasi 120.000 mq. lordi coperti. Il management di Fiere di Parma di concerto con Federalimentare, nell’ottica della valorizzazione delle specialità e dell’eccellenze del Food italiano, ha varato, gomito a gomito con le imprese, un programma di incoming straordinario rivolto a buyer e category manager dei principali catene distributive di Europa USA e Giappone che porterà a Parma dal 10 al 13 maggio i più importanti compratori nazionali ed internazionali.

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