
FDL80. “Xylella: ddl e ricerca scientifica”: le misure regionali di contrasto alla batteriosi
“La gestione di questo tipo di batteriosi è materia di difficile gestione, ma siamo fiduciosi di poterla affrontare adeguatamente. In particolare, auspichiamo che possa emergere, quanto prima, qualche possibile soluzione dal lavoro di ricerca scientifica che consenta di bloccare di bloccare e contenere, nel miglior modo possibile, l’avanzamento della Xylella fastidiosa”. Così l’assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, Leonardo di Gioia, nel corso del convegno di questa mattina organizzato nell’ambito del Salone dell’Agricoltura e Sviluppo rurale organizzato dall’assessorato regionale Agricoltura nella 80° Fiera del Levante, cui è intervenuto il presidente della regione Puglia, Michele Emiliano. Tema dell’evento:
‘Xylella: il disegno di legge e la ricerca scientifica’ a sottolineare i due approcci con cui la Regione Puglia intende gestire e contenere l’avanzata del fitopatogeno e promuovere la ricostituzione dell’equilibrio economico, ambientale e paesaggistico delle zone infette.
“Nello schema di legge regionale che domani verrà discusso in IV Commissione – ha sottolineato di Gioia- abbiamo ritenuto opportuno inserire un’Agenzia Regionale per la Xylella e l’Innovazione in Agricoltura (ARXIA) finalizzata non solo al supporto strategico alle attività del Dipartimento Agricoltura regionale ma anche alla gestione operativa della batteriosi da Xylella Fastidiosa. L’Agenzia, per come è stata pensata, costituisce uno strumento di semplificazione dei processi e della gestione di fondi che, come Pubblica Amministrazione, sarebbero di difficile intercettazione. Non è nostra intenzione complicare l’iter amministrativo con un’ulteriore agenzia: attendiamo, ad oggi, ulteriori suggerimenti per il funzionamento della stessa, anche attraverso le prossime audizioni”.
“Il tema Xylella non grava solo sulla Regione Puglia – prosegue- , essendo d’importanza nazionale e internazionale. Per questo l’amministrazione regionale lavora in stretta collaborazione con il Governo nazionale, sottoponendo ogni singolo provvedimento all’attenzione del Ministro Martina. Abbiamo la pretesa di ritenere che ci sia un sostegno forte da parte del Governo non solo riguardo alle azioni necessarie per rigenerare l’economia ma anche rispetto a tesi più delicate quali, ad esempio, il diritto al reimpianto dell’olivo. A livello regionale, ad ogni modo, abbiamo destinato, attraverso la Misura 5 del PSR 2014-2020 risorse dedicate per risarcire agricoltori e territorio rurale. E c’è bisogno, naturalmente, di ragionevolezza scientifica. La speranza è rivolta alla ricerca scientifica – ha concluso l’assessore – come baluardo di salvezza, perché si possa contenere o, addirittura, fermare la batteriosi”.
Si è da poco conclusa, difatti, la valutazione dei progetti di ricerca, che saranno finanziati grazie ai tre bandi regionali istituiti per attività di ricerca, sperimentazione e trasferimento dell’innovazione per la prevenzione e il contenimento della Xylella fastidiosa (definititi come Codice A, B e C). A presentare i progetti di ricerca, scelti da una commissione di 35 esperti, il Direttore Dipartimento Agricoltura, Sviluppo Rurale ed Ambientale – Autorità di Gestione PSR Puglia 2014-2020, Gianluca Nardone. “Ciascun progetto – ha spiegato Nardone – è stato valutato singolarmente da tre esperti inseriti nella procedura di valutazione solo dopo aver accertato l’inesistenza di conflitti d’interesse, derivanti, per esempio, dalla provenienza del progetto dalla stessa Università e stesso Ente di ricerca del valutatore. I progetti riguardano, a vario titolo, la ricerca e la sperimentazione per attività volte alla individuazione di nuove conoscenze sulla caratterizzazione del patogeno Xylella fastidiosa; il miglioramento delle tecniche di diagnosi del batterio; i fattori ambientali legati alla diffusione delle infezioni; l’implementazione delle metodologie di monitoraggio e controllo per agevolare le attività su ampie superfici anche con sistemi informatici. I progetti contemplano anche soluzioni innovative finalizzate alla prevenzione e al contenimento del Complesso del disseccamento rapido dell’olivo (CoDiRO). Altri ancora sono dedicati al potenziamento, completamento e consolidamento delle conoscenze e degli approfondimenti scientifici (bando Codice B), insieme a progetti dimostrativi sul campo e di applicazione pratica delle conoscenze, nella cosiddetta forma di progetti pilota (Codice C)”.
Ogni progetto risultato ammissibile ha raggiunto un punteggio non inferiore a 50 punti, risultante dai punteggi dati da ciascun valutatore.
Ad oggi sono 52 i progetti ammissibili a finanziamento (la copertura finanziaria totale è di 2 milioni di euro) elaborati da Università, Centri ed Enti di ricerca provenienti da tutto il Paese.