
FDL80. Nel Salone agricoltura il ciclo di seminari sugli investimenti previsti dal PSR Puglia 2014-2020
Gli investimenti nel biologico, nella formazione in agricoltura, nella creazione di nuove imprese agricole per giovani dai 18 ai 40, nel trasferimento di conoscenze in favore della sostenibilità economica e ambientale. Sono alcuni dei temi dei seminari formativi e informativi organizzati dall’Assessorato regionale e dal Dipartimento all’Agricoltura, Sviluppo rurale ed Ambientale in collaborazione con l’Autorità di Gestione del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020. L’Assessorato alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia ha scelto quest’anno la Fiera del Levante come spazio di approfondimento dedicato alle Misure del PSR Puglia 2014-2020. Si chiude oggi il ciclo di incontri per parlare di sviluppo rurale: è stata un’occasione importante, quella fieristica, per raccontare e promuovere le opportunità d’investimento che la nuova programmazione ha per la crescita del settore agricolo e forestale. I seminari, cui ha partecipato un pubblico eterogeneo, costituito da tecnici, rappresentanti del mondo agricolo e potenziali beneficiari delle Misure d’investimento, sono stati tenuti da dirigenti regionali e responsabili di Misura e Sottomisura del PSR 2014-2020, coordinati dal Direttore di Dipartimento e Autorità di Gestione, Gianluca Nardone, e dal Dirigente Sezione Attuazione dei Programmi Comunitari per l’Agricoltura e la Pesca Regione Puglia, Giuseppe D’Onghia.
Il primo seminario programmato è stato quello dedicato al “Ruolo della formazione nel PSR 2014-2020”, con la responsabile della Misura 1 ‘Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione’, Filomena Picca. Si tratta della Misura che sostiene le attività di formazione continua, la diffusione di metodologie innovative di formazione e consulenza nel settore agricolo, forestale e rurale. “Obiettivi della Misura: l’aumento delle competenze e conoscenze tecniche e gestionali – ha sottolineato D’Onghia -, la diffusione di innovazione nei vari ambiti aziendali e il trasferimento delle conoscenze dal sistema della ricerca e della sperimentazione alle imprese. I beneficiari sono tutti gli imprenditori agricoli. Anche i giovani agricoltori o potenziali tali, che vogliano applicare innovazione in azienda”.
Sul tema giovani in agricoltura e sulla creazione di nuova impresa si è ampiamente discusso nel corso dell’appuntamento dedicato alle Misure 4 e 6 del PSR 2014-2020, dal titolo “Creazione, sviluppo e diversificazione delle imprese agricole per i giovani”, tenuto dai responsabili delle Misure Strutturali PSR Puglia 2014-2020, Vito Ripa, e delle Sottomisure 4.1B (‘Sostegno per gli investimenti materiali e immateriali realizzati da giovani agricoltori che si insediano per la prima volta con il sostegno della Misura 6.1 o già insediati nei 5 anni precedenti e in possesso dei medesimi requisiti, funzionali al raggiungimento degli obiettivi di cui all’operazione 4.1.A’) e la 6.1 (‘Aiuti all’avviamento di imprese per giovani agricoltori”) del PSR Puglia 2014 -2020, Mariateresa D’Arcangelo. Focus del seminario il ‘Pacchetto giovani’ (il cui bando è stato pubblicato per la prima volta alla fine dello scorso luglio), ovvero l’insieme d’interventi integrati dedicati ai giovani, dai 18 ai 40 anni (non compiuti) che vogliano avviare un’impresa agricola innovativa in Puglia. Il Pacchetto, insieme alla Sottomisura 6.1 ‘Aiuto all’avviamento di imprese per i giovani agricoltori’, comprende l’operazione 4.1.B, la sottomisura 6.4 ‘Investimenti nella creazione e nello sviluppo di attività extra-agricole’ e sottomisura 3.1 “Sostegno alla nuova adesione a regimi di qualità”. “Ci aspettiamo un gran numero di domande – sottolinea la D’Arcangelo -: la nostra previsione è quella di finanziare certamente più di 1000 ragazze e ragazzi. Serve un piano di sviluppo aziendale che descriva, tra le altre cose, finalità del progetto imprenditoriale”. Per i giovani che si insediano in un’azienda preesistente il sostegno è compreso tra i 40 mila (per le zone ordinarie) e i 45 mila euro (zone svantaggiate e aree C e D). Per i giovani, invece, che costituiscono ex novo un’impresa agricola il contributo è di 50 mila (zone ordinarie) o 55 mila euro (zone svantaggiate ed aree C e D). Il contributo concesso, invece dipende dal Piano di miglioramento aziendale, dal 60 al 70% per l’Operazione 4.1b oppure del 50% per la 6.14, relativa alle attività extra-agricole (turistiche, sociali, etc).
II PSR 2014-2020 della Puglia finanzia anche investimenti nel biologico, nella produzione integrata e per uno sviluppo sostenibile, così come chiarito dal Dirigente Sezione Competitività’ delle Filiere Agroalimentari Regione Puglia, Luigi Trotta, e il Responsabile di Raccordo per le Misure, Giuseppe Clemente, nel corso del seminario sui “Sistemi i di produzione sostenibile in Puglia”. In particolare sulla Misura 10 (‘Pagamenti agro-climatici ambientali’) a sostegno degli investimenti in pratiche che preservino le risorse acqua, suolo, aria e biodiversità e che riducano l’uso di sostanze chimiche in agricoltura. Per ciò che concerne la Misura 11 ‘Agricoltura biologica’ gli aiuti, invece, consistono nei pagamenti per la conversione e il mantenimento di un’agricoltura che rispetti le risorse ambientali, preservi la biodiversità, senza l’utilizzo di sostanze chimiche inquinati. Il dirigente Trotta ha, altresì, condotto un focus specifico sulla Misura 8, ovvero sulle modalità di “Incremento e la tutela delle risorse forestali con il PSR Puglia 2014-2020”, a tutela e valorizzazione del patrimonio boschivo e forestale della Puglia e del tessuto imprenditoriale connesso.
Il PSR 2014-2020 introduce, per la prima volta, rispetto alle precedenti programmazioni, l’innovazione in agricoltura come possibilità d’investimento. Il seminario dedicato all’”Innovazione e la cooperazione”, ovvero alla Misura 16 del PSR, ha approfondito tale tematica. “Per la prima volta abbiamo un PSR che parla d’innovazione e di reale applicabilità della stessa nei contesti aziendali – ha spiegato il Responsabile di raccordo delle Misure 1-2-16, Luigi Scamarcio, intervenuto insieme al direttore Nardone e alle responsabili delle Sottomisure della 16, Marina Massaro (MM 16.1- 16.2) e Giovanna D’Alessandro (MM 16.3-16.4-16.5-16.6-16.8 del PSR). La Misura 16 riguarda, in particolare, la ‘Cooperazione tra piccoli operatori per organizzare processi di lavoro comune e per condividere impianti e risorse, nonché per lo sviluppo e la commercializzazione del turismo”.
“Traendo spunto dalla ricerche scientifiche svolte da enti scientifici del territorio, e non solo, obiettivo è risolvere i reali fabbisogni d’ innovazione in termini di gestione della risorsa idrica, di gestione del suolo, di tutela biodiversità, incremento della produttività delle aziende agricole. E’ un cambiamento epocale – ha aggiunto Scamarcio- : l’innovazione nella politica di sviluppo rurale è una priorità trasversale, filo conduttore dell’intera programmazione. Sulla Misura 16 il budget è di 65 milioni di euro di cui 30 milioni dedicati ai Gruppi operativi del Partenariato europea per l’innovazione (il PEI)”.
Ultimo seminario, che ha chiuso la settimana fieristica dedicata al PSR nel Salone dell’Agricoltura, è stato quello dedicato alla “Interventi per la promozione del Sistema di Qualità Puglia”, condotto dal dirigente Associazionismo, alimentazione e Tutela qualità della Regione Puglia, Nicola Laricchia, insieme al Responsabile della Misura 3 del PSR, Domenico Laera. Un incontro per raccontare le modalità di adesione al regime di qualità e gli interventi previsti dalla Programmazione. Sono stati presentati, difatti, caratteristiche e modalità di adesione ai disciplinari di qualità, nonché i sostegni per gli operatori agricoli per l’adesione ai regimi di qualità, per attività di informazione e promozione, svolte da associazioni di produttori nel mercato interno.