
Fattoria digitale e Pastore virtuale
La ‘Fattoria Digitale’ per monitorare a distanza i capi di bestiame e il ‘Pastore Virtuale’ per tracciare ‘confini invisibili’ che delimitino le aree di pascolo degli animali: sono i due inediti sistemi di gestione del bestiame ideati e realizzati in Australia e presentati oggi alle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona (fino al 29 ottobre nei padiglioni di CremonaFiere). Due esempi all’avanguardia che confermano come il mondo allevatoriale sia in costante evoluzione nel solco dell’hi-tech attraverso la cosiddetta ‘zootecnia di precisione’.
CLOUD, DRONI E SENSORI DI CALORE. “La ‘Fattoria Digitale’ è una piattaforma che permette agli allevatori di tenere sotto controllo da remoto in ogni momento le condizioni degli animali, individuandone la posizione e verificandone il livello di benessere – spiega l’Investment Manager dell’Australian Trade Commission (Austrade) di Milano Deborah Ponzio –. Questi input possono essere, quindi, incrociati in tempo reale con i dati relativi al mercato delle carni e a quello del latte”. Altrettanto interessante è il Pastore Virtuale, “sistema animal friendly che istruisce gli animali mediante un collare smart che emette suoni specifici – afferma Ponzio –. In questo modo gli animali si spostano esclusivamente all’interno delle ‘staccionate virtuali’ disegnate dal proprietario sul proprio computer o sul proprio smartphone. Questi nuovi dispositivi intrecciano tutte le nuove tecnologie disponibili: dalle rilevazioni via satellite ai cloud, dai droni ai sensori di calore”.
ITALIA-AUSTRALIA: UNA COLLABORAZIONE POSSIBILE. La partecipazione di Australian Trade Commission alle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona – l’unico spazio di incontro e di confronto in Italia per l’innovazione in agro-zootecnica – è anche l’occasione per sviluppare nuove relazioni tra Italia e Australia, come evidenzia Ponzio: “Sono ottime le possibilità di collaborazione tra i due Paesi. Le caratteristiche geografiche differenti e i diversi modelli di allevamento non rappresentano un ostacolo; anzi: le reciproche acquisizioni possono essere raffrontate e messe a frutto anche grazie agli accordi commerciali bilaterali già in essere. Per noi l’appuntamento con le Fiere Zootecniche Internazionali a CremonaFiere rappresenta una vetrina d’eccezione per divulgare questo messaggio”.