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E-DISTRIBUZIONE, ACQUEDOTTO PUGLIESE, RETEGAS BARI E COMUNE DI BARI INSIEME GRAZIE A U.NI.CO.

Presentato stamattina a Bari nel padiglione dell’Acquedotto Pugliese della Fiera del Levante, U.N.I.Co. (Urban Network for Integrated Communication), il progetto pilota messo in campo da E-distribuzione, Acquedotto Pugliese, Rete Gas Bari e Comune di Bari per l’integrazione dei sistemi di telelettura e tele gestione, sia per le utenze domestiche gas, acqua e calore, sia per l’illuminazione pubblica del capoluogo pugliese.
Bari e la Puglia, quindi diventano laboratori di soluzioni innovative, grazie al progetto nato secondo la logica delle Smart Grid, le reti intelligenti. Avviato nel 2014 da e-distribuzione, Acquedotto Pugliese, Rete Gas Bari e Comune di Bari, U.N.I.Co. prevede l’integrazione dei sistemi di telelettura e tele gestione sia per le utenze domestiche gas, acqua e calore, sia per l’illuminazione pubblica del capoluogo pugliese.
“Un progetto con un’importante sinergia – ha detto l’amministratore delegato di e-distribuzione, Gianluigi Fioriti – che ci vede al centro con la nostra infrastruttura che è il tele gestore, presente da 15 anni e che ci fa essere all’avanguardia su una dimensione nazionale ed internazionale e la capillarità della nostra presenza sulle nostre cabine, fa sì – ha spiegato – che attraverso i concentratori presenti su tutto il territorio, possiamo fornire un servizio integrato a tutte le municipalità, a tutte le strutture con cui interagiamo in un’ottica di smart city”.
“Questo progetto – ha detto il presidente di Aqp, Nicola De Sanctis – è un progetto di tecnologia, di innovazione, ma soprattutto è un progetto per i consumatori e per il territorio. Infatti, le aziende diverse si mettono insieme per dare un servizio al cittadino. Questo vuol dire che oggi il consumatore che vede solo dei consumi a casa, e deve gestire differenti bollette, vedrà in maniera semplice tutti i consumi univoci arrivare a lui con applicazioni semplici per poter gestirli. Gli rendiamo facile la vita – ha spiegato – e insieme potremo poi domani offrire nuovi servizi”. In pratica, utilizzando una rete già esistente, U.N.I.Co. ottimizza la gestione delle utenze pubbliche e private in modo economico e con un impatto ambientale minimo, evitando la necessità di creare nuove e costose  infrastrutture dedicate.
“Un progetto fortemente innovativo, una rete intelligente – ha dichiarato il presidente di ReteGas Bari, Ugo Patroni Griffi – su cui possono viaggiare non solo i nostri dati, ma permette di sviluppare un numero indefinito di applicazioni. Molti processi – ha spiegato – possono essere automatizzati, permettendo un risparmio di tempo e di denaro. Oggi – ha sottolineato Patroni Griffi – Bari ha questa infrastruttura, dalle potenzialità praticamente infinite. Grazie alle virtuose sinergie tra imprese leader nel loro settore (tra cui due locali Amgas e AQP, oltre a e-distribuzione) e il Comune di Bari. Un progetto all’avanguardia in Italia e in Europa. Un motivo di orgoglio – ha concluso – per chi l’ha voluto e oggi lo vede funzionare a pieno regime”.Un servizio utile non solo per il cittadino, ma anche per il Comune. Il progetto U.N.I.Co. è finanziato dall’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico, e rende la città di Bari uno dei primi laboratori per l’applicazione di soluzioni innovative capaci di offrire vantaggi sia alle aziende che ai cittadini e costituisce una importante occasione di coinvolgimento della Comunità, affinché possa cogliere in concreto i vantaggi offerti da questa tecnologia.“Bari – ha sottolineato l’assessore comunale all’Innovazione, Angelo Tomasicchio – viaggia di pari passo con la rivoluzione 4.0 e si muove in maniera intelligente. In questo modo, le amministrazioni comunali possono governare meglio la città”.Il termine della fase sperimentale è previsto a luglio del 2018. In occasione della conferenza stampa, è stato presentato il volume “A.M.GAS 50 anni di storia” della giornalista, Antonella Daloiso. “Amgas – ha detto Patroni Griffi – rappresenta un esempio virtuoso di municipalizzata pubblica”.

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