
CTI: PUNTIAMO SULL’EFFICIENZA ENERGETICA, NON SOLO SULLE FONTI RINNOVABILI
(Verona, 22 febbraio 2018) A volte le norme di legge in tema di risparmio energetico sono poco rispondenti alle possibili applicazioni, quindi è necessario rivederle. A proposito di nuovi edifici e ristrutturazioni, il Comitato Termotecnico Italiano, svolgendo attività di supporto al Ministero dello Sviluppo Economico in tema energetico in collaborazione con enti e associazioni, si sta occupando di rivedere il decreto legislativo 28/2011. Ne ha parlato oggi a Progetto Fuoco in Fiera a Verona nel workshop di AIEL Come cambierà la normativa per gli impianti a biomasse, Roberto Nidasio del gruppo consultivo del CTI sulla legge 90. “Stiamo preparando la proposta di revisione degli attuali obblighi, per cui chiediamo modifiche rispetto ad alcune criticità applicative esistenti in particolare per gli uffici e gli edifici commerciali. Il decreto, per esempio, obbliga l’installazione di pannelli fotovoltaici, senza tener conto che possono esistere situazioni particolari che li renderebbero inutili, come tetti troppo piccoli o all’ombra. Per casi particolari suggeriamo di puntare di più sull’efficienza energetica anziché esclusivamente sulle rinnovabili”.
La sfida odierna è proprio questa, spiega Gianluigi Codemo del Dipartimento tecnico- normativo AIEL che collabora con la Commissione tecnica del CTI in materia di nuove normative e decreti: “Spostare l’attenzione dalle fonti rinnovabili all’efficienza energetica, perché anche le fonti rinnovabili possono produrre sprechi”.
Valerio Galasso, direttore dell’Unità Operativa di Certificazione, verifica e ricerca di Taranto, è intervenuto sulle nuove norme di sicurezza idronica (rischio di scoppi per pressione e temperatura degli impianti) illustrando i requisiti fissati dal decreto ministeriale 1.12.1975 e dalla Raccolta R.
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