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CREMONA: L’IMPORTANZA DELLA MUSICA NELLA LITURGIA ECCLESIASTICA: SERVE UNA PREPARAZIONE SPECIFICA, MA LE SCUOLE NON HANNO UN ORDINAMENTO NAZIONALE.

Cremona, 28 giugno 2012 – La musica liturgica rappresenta un bacino artistico e culturale eccezionale, ma la mancanza di collegamento tra le scuole, e l’assenza di un ordinamento comune a livello nazionale, mettono a rischio questo enorme patrimonio. Da 3 anni Mondomusica, il salone internazionale degli strumenti musicali artigianali (prossima edizione 28-30 settembre 2012 alla Fiera di Cremona), ne sottolinea il ruolo e l’importanza attraverso una serie di seminari internazionali che ogni anno propongono un confronto aperto tra le più importanti realtà di questo settore. Quest’anno, il III Seminario Internazionale di Musica Liturgica, in programma il 29 settembre, tratterà un tema particolarmente interessante nel panorama della didattica musicale: la situazione italiana ed europea degli Istituti diocesani di musica sacra.
“Sono circa 40 le Scuole Diocesane di Musica Sacra disseminate sul territorio nazionale – dice  Marco Ruggeri, Direttore della Scuola Diocesana “D.Caifa” di Cremona – quindi una realtà diffusa e radicata, ma purtroppo non ben collegata. Le scuole di musica diocesana non hanno un ordinamento nazionale e non esiste un programma di studi che sia comune a tutte, come ad esempio succede per i Conservatori. Alcune scuole sono molto ben strutturate con ottimi programmi, corsi strutturati su diversi livelli didattici, esami interni, attività culturali, concertistiche, editoriali e discografiche; molte altre realtà sono invece più arretrate, e proprio per questo sarebbe essenziale riuscire a fare rete per condividere esperienze diverse e crescere insieme”.
Quali sono, secondo lei, le opportunità che le Scuole di Musica Sacra   potrebbero cogliere oggi?
“L’urgenza ora è costruire una rete qualificata finalizzata a sviluppare ed uniformare la formazione e la preparazione musicale pratica e teorica. Avere una programmazione e linee generali comuni è fondamentale; le scuole di musica sacra sono bacini culturali e di formazione musicale molto importanti, un patrimonio che andrebbe sfruttato meglio per promuovere e diffondere la cultura musicale anche grazie alla presenza capillare degli Istituti diocesani sul territorio. Ora siamo in un momento in cui, anche grazie alla riforma n. 508/99, i conservatori stipulano intese che prevedono rapporti di collaborazione relativi alla formazione musicale concordando i parametri dell’offerta didattica con altre istituzioni musicali. Alcuni Istituti diocesani sono paragonabili a piccoli conservatori, e potrebbero a buon titolo inserirsi in questa realtà. Rendere omogenei i percorsi formativi è importante anche in vista di eventuali scambi con i conservatori.”
Proprio per questi motivi  è molto atteso, all’interno del seminario che si terrà a Mondomusica, l’intervento di Bruno Civello, Direttore Generale del Ministero dell’Istruzione per l’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica.
Il Seminario, diviso in due sessioni, sarà l’occasione d’incontro e confronto tra i responsabili di alcuni tra i più qualificati Istituti di musica sacra in Italia: Scuola Diocesana “S. Cecilia” di Brescia; Scuola Diocesana “D. Caifa” di Cremona; Istituto Diocesano di Musica Sacra di Trento; Istituto Diocesano di Musica Sacra di Modena, e Istituto Diocesano per Animatori musicali della liturgia di Bari.
Durante la seconda sessione, Gabriel Steinschulte, Direttore dell’Istituto J. Overath dell’Università di Potsdam, tratteggerà il quadro della didattica della musica sacra in Germania, Francia e Spagna.

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