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CREMONA, IL BONTÀ: OGNI ANNO IN ITALIA NASCONO 2.800 BAMBINI CELIACI CON UN AUMENTO ANNUO DEL 9%

Gli ultimi dati del Ministero della Salute evidenziano che in Italia la prevalenza della celiachia è stimata intorno all’1,5%; ne risulta quindi che una persona su cento è intollerante al glutine. Un’intolleranza che non consente di mangiare cibi contenenti ingredienti diffusissimi come il grano tenero e duro, farro, segale, kamut, orzo e molti altri cereali minori.
E se preparare in casa un menù senza glutine è certamente più semplice, la situazione si complica quando una persona affetta da celiachia si trova a pranzare al ristorante. Non solo per la difficile scelta degli ingredienti dei piatti, ma anche a causa della contaminazione degli strumenti utilizzati per la preparazione dei cibi.
Per questo motivo l’AIC (Associazione Italiana Celiachia), attiva da oltre 30 anni sul territorio nazionale, porta avanti da tempo il progetto Alimentazione Fuori Casa, che si pone l’obiettivo di fare crescere un network di ristoranti, bed and breakfast, bar e gelaterie che possano offrire un servizio idoneo alle esigenze degli intolleranti al glutine.
Considerando inoltre la crescente diffusione a livello mondiale della celiachia, che rimane ancora la più frequente intolleranza alimentare in assoluto, si prospetta una fetta di mercato in continuo aumento.
E tenendo conto che Il BonTà, in programma alla Fiera di Cremona dal 12 al 15 novembre 2010, è il punto di riferimento nazionale per il prodotto tipico e la ristorazione tradizionale, l’AIC terrà proprio in questa occasione (lunedì 15 novembre) un corso rivolto ai ristoratori interessati ad approfondire una tematica di grande attualità e con la doppia valenza etica e commerciale.
Un’occasione importante che testimonia il crescente impegno de Il BonTà sul rapporto tra cibo e salute: mangiare prodotti gustosi, ma sempre con un occhio rivolto alla dieta bilanciata, alla digeribilità delle combinazioni dei menù e, naturalmente, alla qualità.

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