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COMMERCIO INTERNAZIONALE NEL SETTORE LAPIDEO: IMM PRESENTA STONE SECTOR 2019

Il rapporto statistico annuale dell’Ufficio Studi e Ricerche di Internazionale Marmi e Macchine analizza luci ed ombre di un settore fondamentale per l’economia apuana, includendo per la prima volta anche un’analisi sulla crescente diffusione della pietra artificiale, grande competitor del marmo.

E’ stato presentato oggi al Centro Direzionale di IMM il rapporto statistico “Stone Sector 2019 Trade Innovation” realizzato da Alessandro Carli del Centro Studi e Ricerche di Internazionale Marmi e Macchine Carrara.
Lo studio, come da tradizione, analizza da oltre 30 anni il trend del commercio internazionale dei prodotti lapidei, rappresentando un punto di riferimento importante per gli operatori del settore in Italia e all’estero. Quest’anno, non a caso, la sezione del report “Stone Sector Innovation” analizza per la prima volta anche il fenomeno del costante aumento nella diffusione della pietra artificiale, esaminandone i flussi commerciali e descrivendo l’importante crescita di mercato che si è realizzata negli ultimi anni.

“Il report Stone Sector 2019, seguendo la linea espositiva delle passate edizioni, intende fornire alle aziende del settore lapideo uno strumento in grado di evidenziare nuove opportunità di sviluppo sui mercati internazionali, mettendo a disposizione degli operatori un’analisi approfondita del commercio lapideo internazionale – spiega il Presidente di IMM Fabio Felici, e continua – Stiamo attraversando una fase complessa per l’economia del settore, condizionata da molti fattori quali, solo per ricordare i principali, la  guerra dei dazi fra Stati Uniti e Cina, il rallentamento in Italia nel settore delle costruzioni e, buon ultimo, le crescenti quote di mercato acquisite dai produttori di pietra artificiale. A livello nazionale il distretto Apuo-Versiliese limita il generale trend negativo che coinvolge i principali distretti italiani soprattutto grazie all’export di materiali grezzi, registrando un -0,79% rispetto al -15,30% del Distretto Lombardo e il -13,18% di quello Veneto, ma è fuor di dubbio che il settore non stia attraversando un momento facile. Ritengo   che l’analisi dell’Ufficio Studi e Ricerche sia un ottimo strumento per approfondire i flussi di import-export del settore indicando i trend da seguire sui vari mercato internazionali.”

Il volume si apre con un’analisi macroeconomica sulle principali economie e sugli scambi internazionali di beni e servizi, mettendo in luce le possibili minacce future per il commercio estero. Per l’Italia, che ricopre la nona posizione nella classifica dei paesi esportatori, e l’undicesima tra i paesi importatori, la bilancia commerciale è risultata ancora positiva nel 2018, confermando la forte propensione all’export.

Il report prosegue con una descrizione del settore delle costruzioni, da cui il settore lapideo ornamentale dipende fortemente. Nel 2018, a livello mondiale, vi è stata una crescita del 3% degli investimenti nel settore per un valore di oltre 8 mila miliardi di euro. A trainare il comparto a livello mondiale sono i mercati asiatici.      In Italia il settore delle costruzione ha risentito del mancato investimento in opere pubbliche e per questo è cresciuto a ritmi inferiori alle aspettative, mentre aumentano le incertezze per il prossimo anno a causa del rallentamento generale dell’economia.

Come è noto il settore lapideo italiano è uno dei più importanti al mondo grazie anche all’enorme varietà di materiale che il territorio è in grado di offrire, tuttavia l’analisi demografica del settore lapideo italiano restituisce una fotografia da cui si delinea un trend leggermente negativo sia per quanto riguarda il numero di imprese attive nel campo dell’escavazione e della lavorazione, sia per il numero di addetti.

Il report si conclude con la sezione Stone Sector Innovationche quest’anno analizza il mondo della pietra artificiale, che con sempre più forza si propone sul mercato come competitor diretto della pietra naturale su varie tipologie di applicazione, come i rivestimenti per interni, i piani cucina e i rivestimenti per bagni.

Il valore delle esportazioni a livello mondiale è passato, negli ultimi dieci anni, da circa 2,95 miliardi di dollari a 7,90 miliardi, spinto soprattutto dalla pietra artificiale cinese il cui valore è passato da 240 milioni a oltre 3,2 miliardi. In seconda posizione si trova la Germania con un valore di 600 milioni di dollari al terzo posto segue la Spagna con un valore della pietra artificiale esportata pari a 588 milioni di dollari.

Dal lato delle importazioni il primo mercato è quello statunitense, da sempre punto di riferimento per i materiali lapidei lavorati, infatti è lì che i produttori di pietra artificiale hanno rivolto i loro maggiori sforzi. Il valore della pietra artificiale importata è stato pari a 2,36 miliardi. Il secondo mercato è quello canadese con un valore delle importazioni di 372 milioni di dollari, seguito da quello australiano con 308 milioni.

Il focus sul mercato statunitense mostra un tasso di crescita medio annuo di poco superiore al 25% mentre nel corso dell’ultimo anno l’aumento è stato di quasi 21 punti percentuali.

Dai dati emerge l’importanza di questi materiali come diretti competitor della pietra naturale ed è per questo motivo che occorre monitorare i flussi commerciali dei prossimi anni per fornire alle aziende operanti nel settore della pietra naturale dati sempre aggiornati che consentano di studiare strategie per competere al meglio sui mercati internazionali.

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Laura Malavolta

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