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CARRARA, STORIA E PROSPETTIVE PER IL MERCATO DEI VEICOLI ELETTRICI

Da un lato, gli oratori: Leonardo Lazzoni, Presidente del CNA di Massa Carrara, Federico Landini responsabile PRO+ di Nuova Comauto, gruppo Renault e Riccardo Gentile, Capofficina Comauto, professionista specializzato sull’impiantistica ed assistenza organizer della Casa francese che ha presentato le opportunità del post-vendita nell’ambito di 4x4Fest; dall’altro, la platea di esperti, operatori del settore, ma anche semplici interessati alla materia ma motivati da spirito di partecipazione, entusiasmo e curiosità. Questo mix di esperienze e voglia di conoscere le opportunità offerte dal veicolo elettrico ha dato vita ad una conferenza-dibattito con un confronto costruttivo per valutare le opportunità di una nicchia di mercato che in altri Paesi sta già facendo tendenza (Europa del Nord, Francia) ma che in Italia Paese incontra con ancora parecchie perplessità.
Di propulsori elettrici si parla da molto tempo: è del 1832 il primo motore elettrico costruito in Scozia, al quale fece seguito, nel 1899 in Belgio, la prima vettura elettrica in grado di raggiungere i 100 km/h.  Anche in Italia fu presentata nel 1909 una vettura a propulsione elettrica con autonomia di 80 Km, un modello che restò un prototipo anche perché le batterie di quei tempi pesavano in media 450 Kg.
Un secolo dopo si sono fatti molti passi avanti, dal punto di vista tecnologico, nel campo della mobilità, resi necessari da un contesto ambientale decisamente cambiato.
Da un lato, infatti, la dipendenza dai combustibili fossili, e la conseguente instabilità del prezzo del petrolio, paralizza i mercati; dall’altro l’allarme ambientale per la crescita dell’inquinamento causato dalle polveri sottili assieme all’aumento della popolazione mondiale stimato a 9,5 miliardi di abitanti entro il 2050 con una continua crescita della popolazione urbana.
Lo scenario si colloca in un contesto normativo (protocollo di Kyoto del 2005) che impone emissioni di CO2 sempre più basse ai costruttori auto: il limite di emissioni scenderà a 95g/Km entro il 2020 ed è noto che, con gli attuali motori , non sarà possibile rispettarlo. L’elettrico potrebbe dunque essere la risposta giusta perché laddove si adotta un motore elettrico puro le emissioni sono azzerate. Ad oggi, però, su un parco auto di circa circolante in Italia le vetture elettriche sono solamente 1518. La colpa non è solo dei elevati che molte Case stanno comunque cercando di contenere con le loro offerte  e Renault tra le più attive nel settore, propone una gamma completa con 4 veicoli elettrici per le esigenze più disparate con batterie al litio in affitto mensile. La mancanza di incentivi statali (in Francia riconosciuto un bonus di 5000,00 € sull’acquisto) e l’assenza di una rete capillare di rifornimento che può utilizzare solo 640 colonnine di ricarica della rete nazionale, perlopiù dislocate nel centro-nord, pesano in maniera determinante sull’impiego del veicolo elettrico. Le batterie di ultima generazione si ricaricano all’80% della potenza in meno di un’ora, che in caso di ricarica domestica sale fino a circa 8 ore: chi dispone di un garage di proprietà con allacciamento per la ricarica dovrebbe collegarsi all’appartamento tenendo conto che non basta un impianto elettrico domestico di “soli” 3kW e dunque dovrebbe scegliere tra usare la lavatrice e ricaricare l’auto.
La vettura elettrica assicura però un risparmio effettivo sul carburante: dallo studio presentato in conferenza con 1,00 € il veicolo elettrico percorre circa 46,3 Km (contro i 26,9 Km con un 1,00 € di metano ed i 12,3 Km con 1,00€ di benzina). A conclusione del dibattito gli oratori auspicano una maggior collaborazione fra tutti i segmenti dell’automotive, dalla produzione fino all’assistenza post vendita e alla manutenzione per garantire efficienza, sostenibilità ed economicità dell’auto elettrica che può essere una valida risposta per il contenimento dei costi ma anche per la salvaguardia dell’ambiente che può essere perseguita solo con un cambio radicale di strategie e di scelte in relazione alla mobilità.

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