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CARRARA, QUANDO L’ARCHITETTO HA INCONTRATO L’ARTIGIANO

Da una produzione sterminata, fatta di pezzi che hanno segnato la storia del marmo nel design durante gli ultimi quaranta anni, UP & UP Group ha scelto quaranta lavori firmati dai più grandi designer del novecento, realizzati nella storica sede di Massa, per proporli a Carrara Marble Week (8-12 giugno).
Gli appassionati potranno così ammirare pezzi che fanno parte della collezione privata del marchio UP & UP, fondato nel 1969 da tre pionieri: Pier Alessandro Giusti, Egidio di Rosa e Voltero Tonlorenzi, gruppo guidato oggi da Matteo Baldini che ha raccolto una splendida eredità costruita grazie alla collaborazione con i grandi del design fra i quali Achille Castiglioni e Adolfo Natalini che ne sono stati Art director.
“Quando l’architetto incontra l’artigiano “capace” nasce una collaborazione spontanea che può portare alla creazione di capolavori. La pietra in genere, e il marmo in particolare, per diventare opera d’arte o per essere utilizzati al meglio delle loro potenzialità, hanno necessità che queste due figure lavorino in sintonia – dice Matteo Baldini – e da questa collaborazione sono nati nei nostri laboratori pezzi che assumono valore universale. Nella scelta dei lavori che esporremo a Carrara abbiamo voluto che, assieme al valore delle opere, si potesse percepire anche questo feeling che nasce fra chi progetta e chi realizza. Un valore unico che concorre a rendere il marmo materia della quale si percepisce il valore al di la delle forme, un valore ormai riconosciuto a livello universale tanto che stiamo trattando, dopo il Museo della Triennale di Milano, una mostra con nostri lavori anche al MOMA di New York”.
La maggior parte dei pezzi di UP & UP sarà esposta in una mostra allestita nello storico edificio che ospita l’Istituto Studi e Ricerche della Camera di Commercio in via Rosselli (prima palazzo di rappresentanza, poi sede della Pretura) mentre altre, soprattutto sedute e fontane, studiate dai giovani designer ed ammirate dagli appassionati, saranno collocate in punti strategici della città.
Saranno cinquanta pezzi (alcuni prototipi ma anche molti fra quelli realizzati in serie con notevole successo) che testimoniano il rapporto continuo e fecondo fra UP&UP e designer attraverso una collaborazione che si aggiorna con la ricerca scientifica oltre che formale, ma anche con il rapporto con il mondo delle Università, con l’introduzione in azienda del processo di incisione del marmo con il laser fino all’uso di resine di ultimissima generazione che consentono all’azienda di operare in un segmento di eccellenza, fornendo marmi lavorati solo con la formula chiavi in mano come avvenuto per hotel super top come il “Principe di Forte dei Marmi” che dispone di suite firmate dall’Arch. Kloaus Muller e realizzate in 120 giorni solo grazie all’organizzazione ormai collaudata di UP GROUP.
Fra i pezzi esposti ci saranno anche alcuni degli ultimi nati che fanno parte della collezione “Cambio Vaso” realizzata in partnership con Gum Design che ha selezionato cinquanta designer per affidare a ciascuno il compito di interpretare o re-interpretare le forme e le funzioni dell’oggetto.
Fra i pezzi esposti ce ne saranno alcuni che portano firme illustri di oggi come quelle di Michele de Lucchi, Paolo Ulian, o dello studio spagnolo Lagraja, che si confronteranno con le “sedute” di Alessandro Mendini ed Enzo Mari, con le fontane di Achille Castiglioni o con i pezzi che sono nati dalle matite di Ettore Sotsass, Mario Bellini, Ugo La Pietra, Sergio Asti, tanto per citare alcuni protagonisti assoluti di una mostra che propone il passato e la storia del design assieme alle linee proiettate verso il futuro attraverso oggetti nati, senza soluzione di continuità, nella storica sede-museo firmata da Adolfo Natalini, a sottolineare come la bellezza del contenitore può influenzare la qualità del prodotto.
Uffico stampa Lorenzo Marchini; l.marchini@carrarafiere.it telefono +39 0585787963

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