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CARRARA MARBLE WEEK, FRANCESCO CREMONI: MONUMENTALE A “RITMO CRESCENTE”

Da anni Francesco Cremoni, raffinato autore di opere in marmo bianco, è considerato come uno degli esponenti più rappresentativi della “scuola carrarese” una generazione di scultori che stanno portando il marmo e il nome della città, nelle più grandi manifestazioni internazionali, ma fino ad oggi non aveva mai esposto a Carrara opere di grandi dimensioni.
Carrara Marble Week ( 8 – 12 giugno), che ha fra i suoi obiettivi la riscoperta dei legami forti e profondi di Carrara con il marmo e con la sua attività più nobile, la scultura, offre a Francesco Cremoni l’opportunità di farsi conoscere, oltre che come autore di opere che esaltano il marmo attraverso forme morbide e naturali, anche con sculture monumentali nelle quali ha trasferito, assieme alla maturità di artista anche elementi che possono essere considerati come sfide competitive alla razionalità dell’edilizia.
Chi visiterà il centro storico di Carrara, occupato da sculture che vogliono riaprire il dialogo fra la materia e la città, potrà così ammirare due “pezzi” importanti anche per le loro dimensioni:”Oltre”, una scultura che si ispira al portale, alta 220 centimetri e larga 180, e “Ritmo crescente” una colonna-monolite di quasi quattro metri, “una svettante verticalità con inerpicamenti sinuosi” nella quale la grande capacità tecnica diventa, per Cremoni, il presupposto per realizzare un’opera di grande resa architettonica e plastica.
Due sculture posizionate in piazza D’Armi, nel cuore di Carrara Marble Week, opere che gli amanti dell’arte non hanno mai potuto ammirare in un centro storico “che costituisce, per chi è nato come me a Carrara, una fonte di ispirazione e di confronto – dice Cremoni, 53enne carrarese purosangue, cresciuto nel quartiere San Francesco – un riferimento continuo per me che sono cresciuto osservando le sculture in lavorazione negli studi Nicoli e Beretta, cercando di cogliere i segreti dei maestri e le loro fonti di ispirazione per opere entrate nella storia dell’arte”.
Dai maestri che frequentavano gli studi cittadini Cremoni ha tratto insegnamenti e suggestioni e, dopo gli studi al “Pietro Tacca”, il diploma all’Accademia di Carrara (tesi su Francesco Somaini), le esperienze negli atelier di Pietrasanta, ha raffinato la tecnica a Berna, lavorando pietre e graniti nell’Atelier di Zutter per poi tornare a Carrara dove lavora in uno studio tutto suo dal quale si allontana per insegnare.
Dal 1990, infatti, è stato docente in diverse Accademie delle Belle Arti, prima a Bologna, poi in quella di Brera a Milano, e infine a Carrara, dove è titolare della cattedra di tecnologia ed uso del marmo.
“Casa, scuola e bottega” come è tradizione per gli scultori, ma con viaggi frequenti per inaugurare mostre personali in tutta Europa o per partecipare a simposi, ma sempre legato “a Carrara, che considero una delle mie fonti di ispirazione. Poter portare due lavori così significativi nelle nostre piazze – dice ancora Cremoni – suscita emozione, la stessa emozione che, spero, possano provare quanti visiteranno la città durante un evento che ci aiuta a riscoprire radici storiche e cultura originale”.
Fra le opere e gli interventi di Cremoni ricordiamo una scultura in marmo e legno per il parco di Homburg, un’opera per la città di Mondragon, la scultura “Scansione” per la città colombiana di Baranquilla. Nel 1990 realizza per il parco di S. Giulia nell’Appennino modenese, un monumento per la resistenza e una scultura per il 50° anniversario della liberazione collocata a Modena. Seguono numerosi lavori per il palazzo Reale a Riyadh in Arabia Saudita e, nel 1999, per la città di Neuchàtel, “Personaggio lacerato”, collocato sulla passeggiata del lago. Nel 2003 è la volta di due sculture monumentali per Seoul e per l’Art Museum di Changowon in Corea e, nel 2004, per Comune di Carrara e Anpi, una scultura monumentale “Il vento del ricordo”. Del 2008 è uno dei suoi progetti più impegnativi: Tempo Rivelato, 12 sculture in marmo al quale fa seguito nel 2010 un’installazione di 8 colonne scolpite. Tutto questo senza mai abbandonare l’insegnamento e, a testimonianza di un grande impegno realizzativo, allestendo ogni anno personali in Italia e all’estero.
Ufficio stampa; Lorenzo Marchini; l.marchini@carrarafiere.it

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