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BRESCIA, BRIXIA ANTIQUARIA: UNA GRANDE ALLEGORIA DELL’UNITA’ D’ITALIA VINCE IL PREMIO ANTIQUARIATO 150°

Una grande, elegante allegoria ottocentesca, intitolata Unità d’Italia, ha vinto il premio ANTIQUARIATO 150° di Brixiantiaquaria 2010, un concorso bandito dagli organizzatori dell’importante rassegna antiquaria per la celebrazione del “compleanno” nazionale che sarà celebrato l’anno prossimo.

I responsabili della rassegna avevano infatti invitato gli antiquari a presentare anche oggetti o quadri dedicati al tema risorgimentale.

Il dipinto vincitore è stato realizzato da Giacomo Casa (Conegliano 1835- Roma 1887). E’ un olio su tela di importanti dimensioni, – cm 117×168 – dipinto con un colorismo che ricorda le opere dei grandi veneti del Cinquecento.

Alla cerimonia, avvenuta nella serata di giovedì 25 novembre alle ore 19.00, nei pressi della piazza centrale del percorso espositivo, hanno partecipato i rappresentanti dell’organizzazione, tra i quali il Presidente di Brixia Expo, Carlo Massoletti, L’Amministratore Delegato Marco Citterio e l’Assessore alla Cultura del Comune di Brescia, Andrea Arcai che ha consegnato, nelle mani del titolare della galleria vincitrice, la GALLERIA D’ARTE ARMONDI di Brescia, l’attestato che individua nell’opera una suggestiva sintesi di valori individuali e di richiamo allegorico territoriali che sostanziano il realizzarsi di una agognata unità: l’UNITA’ D’ITALIA.

Il dipinto, come prevedeva il regolamento, verrà utilizzato come immagine principale per la campagna promozionale 2011 di BRIXIANTIQUARIA.

L’opera s’apre all’insegna della convergenza regionale, sotto l’egida di Vittorio Emanuele II, che appare al centro della tela, al vertice di un ideale triangolo, i cui lati sono costituiti da due donne che s’inchinano al re con atteggiamenti devoti. Le due giovani, eleganti dame sono la Lombardia e il Veneto. La presenza delle due dame consente di datare l’opera in un’epoca successiva al 1866, data dell’annessione del Veneto, e forse precedente al 1870, anno della Breccia di Porta Pia.

Il dipinto è particolarmente significativo sia sotto il profilo dell’eleganza formale che per i semplici ma numerosi elementi simbolici. Nella parte inferiore dell’opera appaiono il leone di San Marco, con il Vangelo, proprio sotto la Regione veneta che indossa una sontuosa stola, una mantellina di ermellino e il copricapo dogale. A terra, accanto al leone marciano, frutti degli alberi e messi dei campi rappresentano la feracità agricola delle due regioni. Ai piedi della donna che incarna lo spirito della Lombardia – al cui fianco sta un ritratto di Garibaldi – Giacomo Casa rappresentò un putto biondo che regge il tricolore francese, a ricordo dell’apporto straordinario dei cugini transalpini, nell’ambito della seconda guerra d’Indipendenza (1859), che ebbe, come conseguenza, in seguito alla battaglia di San Martino e Solferino, la liberazione della terra lombarda dal giogo austriaco. Interessante, sotto il profilo della storia politico-militare, la presenza, a sinistra e a destra del re, di Giuseppe Garibaldi in camicia rossa, che regge il lembo estremo del tricolore italiano e di Camillo Benso di Cavour. I due effigiati presentano una doppia possibilità di lettura dell’allegoria. Incarnano, infatti, le due anime del Risorgimento, quella di derivazione mazziniana, movimentista e sostanzialmente repubblicana, (Garibaldi) e quella più ardentemente monarchica (Cavour). Al tempo stesso la vicinanza di Garibaldi alla Lombardia e di Cavour al Veneto configurano i ruoli diversi svolti dai due personaggi rispetto alla liberazione delle due regioni, che erano state unite amministrativamente dagli austriaci nel 1815.

Brixiantiquaria, Brescia, Brixia Expo – Fiera di Brescia, dal 20 al 28 novembre. Info: 030-3463490, www.brixiantiquaria.it

 

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