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“BRACCIALETTI ROSSI” FOLLA IN DELIRIO IN FIERA

“Da loro abbiamo imparato che anche il dolore, vissuto insieme, si può superare e sconfiggere”, a parlare è Roberta, 12 anni, una delle fortunate che ha potuto vedere da vicino i suoi idoli: gli attori della fiction Rai “Braccialetti Rossi”, in visita nel padiglione della Rai Regionale della Fiera del Levante. Ad accoglierli una folla letteralmente in delirio che li ha abbracciati come fossero star  internazionali.
Carmine Buschini ( Leo), Lorenzo Guidi ( Rocco)  e Pio Luigi Piscicelli (Tony), sono arrivati direttamente dal set, dove stanno finendo di girare la seconda serie della fiction diventata ormai un vero e proprio fenomeno sociale: sei ragazzi si incontrano in un ospedale e diventano un gruppo inseparabile e insieme vivono gioie e dolori, ma soprattutto dolori. In migliaia ad attenderli per almeno un’ora. Poi, prima di metter piede nel padiglione della RAI dove sono stati ricevuti dal direttore, Carlo Brienza, sono stati presi d’assalto da ammiratrici e fan di ogni età.  
Ad accompagnare i ragazzi, come sempre, il produttore  Carlo Degli Esposti, il primo a credere in un’avventura sulla quale nessuno avrebbe scommesso.
“Abbiamo cercato di fare un racconto sincero e questa sincerità ha colpito i ragazzi con sentimenti che consideriamo positivi. Una ragazza l’altro giorno su twitter ha detto che i Braccialetti Rossi non finiranno mai perché lei  racconterà la storia ai suoi figli e questo dà l’idea della potenza del racconto. E poi in fondo questi ragazzi sono migliori di come ce li raccontano.
Anche Laura Boldrini, presidente della Camera dei Deputati, in visita alla Fiera del Levante,accompagnata dal presidente Ugo Patroni Griffi e dalle autorità regionali e cittadine, ha voluto salutare i giovani attori della serie tv, esempio di una televisione che produce valore.
“Io sono felicissima di essere qui: quando ho incontrati sul set questi ragazzi, avevamo dei dubbi sulle possibilità di successo della fiction, perché andavamo a toccare assetti precostituiti che non prevedono il dolore in tv. Invece, oggi ci accorgiamo che se promuoviamo produzioni televisive che creano valore, il successo è assicurato.  E non è vero che bisogna puntare sempre sul disimpegno, sul modello negativo, su chi è peggiore per fare ascolto. Questa è solo una dimensione, -ha concluso la  Presidente della Camera – ma non può essere l’unica in tv e questa fiction ce lo ha dimostrato”.
Ma lo attestano soprattutto le testimonianze dei giovani che da “Braccialetti Rossi” sono rimasti segnati a testimonianza che il dolore è una dimensione della nostra società e che non può riguardarci solo se ci colpisce in prima persona. Un fenomeno quello di Braccialetti Rossi e del loro straordinario successo all’attenzione anche del Ciasu, Centro Internazionale Alti Studi Universitari struttura che ospita le riprese della serie tv e, come afferma Gianluca Selicato, presidente del Ciasu, “messa a disposizione sulla base anche di una collaborazione scientifica con l’Università degli Studi di Bari”.   
Chi aspettava, invece, di riuscire a strappare qualche anticipazione della nuova serie dagli attori o dal produttore, è rimasto deluso. Bocche supercucite e appuntamento prossimamente su Rai Uno.

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