News AEFI

Beethoven e i Queen proposti in un unico recital: quando si dice contaminazione!

Anche quest’anno Mondomusica e Cremona Pianoforte proporranno un programma di eventi straordinario (il calendario completo è consultabile sul sito www.cremonamondomusica.it), in cui anche gli espositori delle due Manifestazioni giocheranno un ruolo da protagonisti.

Uno degli appuntamenti più attesi è certamente quello di venerdì 27 settembre organizzato da Furcht Pianoforti: un recital curioso dal titolo “Il Rock ieri e oggi”. Due giovani interpreti (entrambi classe ’85), Vlad Maistorovici (violino), e Dario Bonuccelli (pianoforte) proporranno un repertorio inconsueto: la sonata n. 9 op.47, per violino e pianoforte “A Kreutzer” di Beethoven e la sonata “Queeniana” (trascrizioni per violino e pianoforte di alcuni dei più famosi brani dei Queen riarrangiati dal duo).

Come è nata l’idea di proporre un recital “Il Rock ieri e oggi”?
“Al giorno d’oggi – risponde Bonuccelli – è impossibile non tenere in considerazione i numerosi generi musicali che ci circondano e di sicuro il rock è uno dei più interessanti: sia io che Vlad, da compositori più che da esecutori, amiamo creare contaminazioni di diversi generi musicali, così ci è venuto in mente di inserire qualcosa di rock nel genere che maggiormente frequentiamo, la musica classica.”

Qual è il messaggio che volete lanciare con il vostro recital?
“Vogliamo far capire che dalla contaminazione di generi possono nascere bellissime cose. Inoltre vogliamo dire al pubblico che non esiste, o quasi, musica bella o musica brutta: esiste musica fatta bene e fatta male! Così come Beethoven è stato uno dei più grandi compositori del XVIII e XIX secolo, Freddie Mercury è stato uno dei personaggi musicali più importanti del XX secolo: questo basta per avvicendarli in un unico programma da concerto!”.

Cosa c’è di rock nella sonata Kreutzer e di classico nei Queen?
“In Beethoven troviamo una interessante esplorazione dei due strumenti (soprattutto del violino), che vengono utilizzati appieno nelle loro potenzialità, non solo melodiche, ma anche percussive (penso a quei punti in cui è richiesto un grande volume di suono a entrambi gli esecutori): i due strumenti vengono “spinti” al massimo, proprio come si fa nel Rock. Inoltre si trovano molti punti in cui un “pattern” ritmico – continua Bonuccelli – viene ripetuto in maniera ossessiva, altro punto in comune con il Rock. Dall’altro lato i Queen sono forse il gruppo che ha risentito maggiormente dell’influenza della musica classica: basta pensare a “Bohemian Rhapsody”, che altro non è se non una scena lirica, con tanto di coro introduttivo, cavatina e cabaletta, o a “The Millionaire Waltz”, che utilizza un ritmo tipico della musica classica. Inoltre i Queen hanno sempre un occhio di riguardo per la forma e per la ricerca armonica e Freddie Mercury canta spesso con un’impostazione lirica.”

Come reagisce solitamente il pubblico a queste vostre proposte?
“Innanzitutto dobbiamo dire che io e Vlad ci siamo divertiti molto a fare queste trascrizioni originali e tutte le volte che abbiamo eseguito questo programma anche il pubblico si è molto divertito” .
Vlad e Dario si sono incontrati ormai 10 anni fa al Festival Internazionale di Blaj in Romania dove hanno avuto l’occasione di suonare insieme, scoprendo immediatamente una perfetta intesa musicale ed umana. Hanno tenuto vari concerti insieme e dal 2008 hanno deciso di formare un duo stabile, facendo una importante tournée in Svezia, Italia e Romania, con un programma dedicato a Eugéne Ysaye nel 150° anniversario della nascita. Nel 2009 il duo è stato invitato al Festival di Spoleto e ha debuttato alla prestigiosa Wigmore Hall di Londra. Nel 2010 hanno frequentato il corso triennale di perfezionamento in Musica da Camera con Bruno Canino alla Scuola di Musica di Fiesole, diplomandosi nel 2011 con il massimo dei voti.

Newsletter