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BEER&FOOD ATTRACTION DAILY NEWS

Unionbirrai: accordo con la CIA per i birrifici agricoli
Unionbirrai e CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) uniti per promuovere i birrifici agricoli. È quanto è emerso ieri nel corso dell’incontro “Birrifici Agricoli, sì o no: strumenti per una scelta consapevole”. L’idea di Unionbirrai è quella di lavorare affinché il birrificio agricolo non sia solo un mezzo per usufruire di un regime fiscale agevolato, ma una scelta consapevole di filiera da comunicare al consumatore. Per identificare i birrifici agricoli potrà essere adattato il marchio Indipendente Artigianale, recentemente lanciato da Unionbirrai e presente ormai sui prodotti di 189 birrifici sparsi per l’Italia. Un modo semplice e immediato per assicurare al consumatore, con la garanzia Unionbirrai, le caratteristiche di indipendenza del produttore e di artigianalità del prodotto. Dall’agosto 2010 la produzione di birra è stata definita attività agricola connessa, il che comporta importanti benefici dal punto di vista fiscale, purché il birrificio dimostri di produrre almeno il 51% delle materie prime utilizzate. Ad oggi sono circa il 15% del totale i birrifici agricoli italiani, con le presenze più importanti in Toscana, Abruzzo e Marche.

Renato Bosco, un “pizzaricercatore” a Beer&Food Attraction
Lo chiamano il “pizzaricercatore”, forse perché da sempre ama lavorare sugli impasti, le farciture e innovare in continuazione. Renato Bosco, veronese, scopre il mondo della pizza a soli 15 anni, quando va a fare il cameriere in una pizzeria di salernitani. È amore a prima vista: non si ferma più, e oggi è uno dei nomi più influenti nel mondo della pizza. “Sono molto colpito da Beer&Food Attraction, c’è molta dedizione per la pizza. Conoscere le giuste tecniche di spillatura della birra è, per esempio, importante anche per la digeribilità della pizza”, ci dice. In fiera Bosco propone degli abbinamenti sia di birra sopra la pizza, ma anche impasti preparati con la birra. “Ho cercato di elevare ad attore principale proprio la birra, insieme alla farina, in onore di questa manifestazione”. 

Ai Campionati della Cucina Italiana FIC lo chef stellato Enrico Crippa: verso il Bocuse d’Or
Ieri, ai Campionati della Cucina Italiana FIC ospitati al Beer&Food Attraction di IEG, è arrivata anche la Bocuse d’Or Italy Academy con Enrico Crippa (Piazza Duomo***, Alba) e Luciano Tona – rispettivamente Presidente e Direttore della Bocuse d’Or Italy Academy – accompagnati dal Team Italia. Sul palco hanno illustrato quali saranno i prossimi appuntamenti dell’Accademia e gli allenamenti che il Team Italia affronterà prima della partenza per Tallin, dove il 28 e 29 maggio si svolgerà il Bocuse d’Or Europe, e per ricevere dal presidente nazionale FIC la tessera onoraria della Federazione Italiana Cuochi. “Io e Luciano Tona – ha detto Enrico Crippa – sappiamo che partecipare e vincere un concorso internazionale come il Bocuse d’Or è importante per la nazione intera. Noi italiani, insieme alla Francia e alla Spagna, abbiamo un vantaggio, una tradizione che poche altre nazioni hanno: sappiamo cucinare con il cuore, siamo umili perché siamo cresciuti con disciplina, e tutto questo, messo insieme agli anni di concorsi e gare di cui solo la Federazione può vantare, può contribuire a portarci avanti e riuscire un giorno a sconfiggere le nazioni più forti del momento”.

Luppolo italiano, quale futuro?
Cosa accadrebbe se il luppolo per produrre la birra fosse coltivato in Italia? Quali sarebbero gli effetti sull’economia? Se ne è parlato stamattina a Beer&Food Attraction di IEG con gli attori fondamentali dell’intera filiera: Alberto Manzo, funzionario del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali; Michele Cason, presidente di AssoBirra; Simone Monetti, segretario generale Unionbirrai; Katya Carbone, ricercatrice CREA Centro di Ricerca Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura di Roma; Tommaso Ganino, Università di Parma e Dario Cherubini, del dipartimento economico CIA Agricoltori Italiani. Se oggi il luppolo coltivato in Italia corrisponde a circa 100 ettari, la maggiore sensibilizzazione mediatica su questi temi indica un possibile cambio di rotta. Occorrono maggiori incentivi e se, come afferma Manzo, “il ministero è già da tempo sensibile sull’argomento, occorre sensibilizzare anche le Regioni”. Tema importante per la crescita della coltivazione è anche quello della diversificazione degli usi della pianta, come sottolinea Cason. Infatti, “se la birra prodotta oggi in Italia derivasse tutta da luppolo italiano, si arriverebbe al massimo a circa 600 ettari di coltivazione”. L’Italia, si sa, è uno dei Paesi con la maggior biodivesità al mondo, riuscire a sfruttare questa caratteristica anche nella coltivazione del luppolo è una sfida affascinante per i prossimi anni. Servono molti più investimenti, come evidenzia Katya Carbone. Chi sulle caratteristiche tipiche del luppolo investe già da tempo sono i birrifici artigianali. Lo rimarca Simone Monetti: “il luppolo è forse l’ingrediente che più caratterizza la birra artigianale, soprattutto per la sua parte aromatica. I prodotti locali sono da sempre all’attenzione del nostro movimento”. 

Marco Forcellini | Press Office Manager

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ITALIAN EXHIBITION GROUP SPA: FOCUS ON

Italian Exhibition Group (IEG), quotata sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., è leader in Italia nell’organizzazione di eventi fieristici e tra i principali operatori del settore fieristico e dei congressi a livello europeo, con le strutture di Rimini e Vicenza. Il Gruppo IEG si distingue nell’organizzazione di eventi in cinque categorie: Food & Beverage; Jewellery & Fashion; Tourism, Hospitality & Lifestyle; Wellness, Sport & Leisure; Green & Technology. Negli ultimi anni, IEG ha avviato un importante percorso di espansione all’estero, anche attraverso la conclusione di joint ventures con operatori locali (ad esempio negli Stati Uniti, Emirati Arabi e in Cina). IEG ha chiuso il bilancio 2018 con ricavi totali consolidati di 159.7 mln di euro, un EBITDA di 30.8 mln e un utile netto consolidato di 10.8 mln. Nel 2018, IEG, nel complesso delle sedi espositive e congressuali di Rimini e Vicenza, ha totalizzato 53 fiere organizzate o ospitate e 181 eventi congressuali. www.iegexpo.it

Il presente comunicato stampa contiene elementi previsionali e stime che riflettono le attuali opinioni del management (“forward-looking statements”) specie per quanto riguarda performance gestionali future, realizzazione di investimenti, andamento dei flussi di cassa ed evoluzione della struttura finanziaria. I forward-looking statements hanno per loro natura una componente di rischio ed incertezza perché dipendono dal verificarsi di eventi futuri. I risultati effettivi potranno differire anche in misura significativa rispetto a quelli annunciati, in relazione a una pluralità di fattori tra cui, a solo titolo esemplificativo: andamento del mercato della ristorazione fuori casa e dei flussi turistici in Italia, andamento del mercato orafo – gioielliero, andamento del mercato della green economy; evoluzione del prezzo delle materie prime; condizioni macroeconomiche generali; fattori geopolitici ed evoluzioni del quadro normativo. Le informazioni contenute nel presente comunicato, inoltre,  non pretendono di essere complete, né sono state verificate da terze parti indipendenti. Le proiezioni, le stime e gli obiettivi qui presentati si basano sulle informazioni a disposizione della Società alla data del presente comunicato.

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