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Arredo si fa maker space

Il concetto completamente rivisto dell’ultima edizione ha avuto un grande successo grazie a partner competenti, agli espositori che vi hanno partecipato e ad un restyling formale e dei contenuti. Particolarmente convincente è stata la simbiosi perfettamente riuscita tra i trend più moderni e l’artigianato tradizionale. Arredo rimane così un’istituzione: dal 1992 è sempre al passo con i tempi ed è un punto di riferimento per gli espositori e i visitatori, che nell’ultima edizione hanno superato le 22.000 presenze.

Sempre più persone sviluppano e realizzano prodotti fai da te (dall’inglese “do it yourself” – DIY) creativi e nuovi, avvalendosi a questo proposito con maggior frequenza di laboratori accessibili al pubblico che stanno prendendo sempre più piede. Si tratta di spazi a cui si può accedere liberamente chiamati, per esempio, officina aperta, maker space o fablab (ossia “fabrication laboratory”). Qui è possibile iscriversi gratuitamente, o sostenendo costi di iscrizione contenuti, a corsi introduttivi sull’attrezzatura presente, nonché eseguire lavorazioni, fare prove e procedere allo sviluppo e alla realizzazione di idee. In un’atmosfera stimolante e amichevole sono già nate, grazie alla collaborazione reciproca, alcune idee commerciali – per non parlare della grande quantità di cose nuove che si imparano e di innovazioni che vengono così alla luce.

Arredo si innesta su questa tendenza e presenta alcuni tra i fablab più creativi e interessanti del nord Italia ospitandoli nel proprio maker space. Il progetto Eddes (“educating with design”), in collaborazione con la Libera Università di Bolzano, percorre strade nuove e non convenzionali al fine di potenziare la capacità ricettiva e l’immaginazione dei bambini in un ambiente didattico e museale. A rappresentare il Trentino saranno il fablab del Muse, il Museo delle Scienze di Trento che attira numerosi visitatori, insieme al Witlab di Rovereto. A questi si aggiungono poi tre laboratori milanesi, ovvero Open Dot, Makerland e Wemake, mentre il Wasp di Massa Lombarda mostrerà in loco le opportunità derivanti da una stampante 3D. Tutte le officine partecipanti presenteranno i propri manufatti, forniranno suggerimenti preziosi per la realizzazione di idee e si lasceranno osservare mentre lavorano dal vivo. La gamma dei campi di attività rappresentati spazia, dunque, dal design originale alla programmazione di software, passando per l’artigianato tradizionale, offrendo a tutti gli interessati che desiderano mettersi alla prova una grande varietà di modalità espressive diverse e creative.

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