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ANTIQUA 2009, UN VIAGGIO NELL’ARTE ANTICA

 

Un viaggio nell’affascinante
mondo dell’antiquariato, è cosi che si annuncia l’edizione 2009 di Antiqua,
mostra mercato d’arte antica in programma alla Fiera di Genova da sabato 31
gennaio a domenica 8 febbraio. La rassegna organizzata da Symposium giunge
quest’anno alla sua     quindicesima edizione e consolida
il livello di qualità raggiunto lo scorso anno con un’edizione particolarmente
raffinata e apprezzata dal pubblico.

 

Un’elite di sessanta espositori,
accuratamente selezionati per la loro competenza, la loro serietà e la loro
passione, darà vita a una galleria di eccezionale eleganza con pezzi di
assoluto valore: arredi, tappeti, dipinti, complementi e gioielli destinati a
incontrare le preferenze di appassionati e collezionisti alla ricerca del pezzo
esclusivo che aumenta il suo valore nel tempo. Tra i dipinti già annunciati un
Orfeo che incanta gli animali di Francesco Castiglione, figlio di Giovanni
Benedetto detto “il Grechetto”, già presente nella quadreria dei Marchesi
Canossa a Mantova e Verona,  una veduta di Torino inventariata a casa
Savoia e firmata da Aldo Raimondi, uno dei più celebri acquarellisti italiani
del Novecento, e “Mareggiata sulla passeggiata di Nervi, Capolungo” di Willi
Hamacher, pittore polacco di formazione artistica tedesca vissuto alla fine
dell’Ottocento la cui tecnica pittorica fu sensibilizzata dal passaggio dal
naturalismo all’impressionismo e al divisionismo. Tra gli arredi un comò di
epoca Luigi XVI in bois de violette e in bois de rose, piano lastronato in
marmo verde antico di Tessaglia, manifattura genovese datata 1785 circa; si
presuppone che sia nato dalla collaborazione tra l’alta ebanisteria genovese e
la mano dell’Officina di Giuseppe Maggiolini; poi due poltrone dorate
stampigliate George Jacob Parigi, firmate cioè da uno dei più noti menuisiers di Francia, fornitore di case reali e di Napoleone, e una importante specchiera
barocchetto genovese interamente scolpita e dorata a foglia. Da menzionare un
raro microintaglio di Giuseppe Maria Bonzanigo, scultore di casa Savoia,
considerato uno dei grandi nomi del mobile italiano del Settecento, e un
modello in terracotta dorata di un sarcofago con putti e testa di capro
attribuibile allo scultore Angelo De Rossi formatosi nella bottega di Filippo
Parodi. Il modello fu realizzato per un sepolcro di Numa Pompilio, secondo re
di Roma, come riporta l’iscrizione sul festone arricciato. Tra i libri da
segnalare una prima edizione di uno dei più celebri capolavori galileiani
“Dialogo di Galileo Galilei Linceo matematico straordinario dello studio di
Pisa. E Filosofo, e Matematico primario del serenissimo Granduca Di Toscana”
datato 1632, un manoscritto in latino miniato su pergamena “Libro d’ore all’uso
di Roma” Rouen circa 1500 con bordure in oro liquido decorate con fiori,frutti
e acanto, una rara e pregiata legatura dogale “Aristoteles. Ethico
Nicomachiorum Paraphrasis” del 1607 donata dalla Repubblica di Venezia a Paolo
Sarpi.

 

Africa, le radici del mito

Si tratta di una raccolta di
oggetti di arte africana nord occidentale con pezzi di uso religioso e di uso
comune; gli oggetti esposti sono la parte più rappresentativa di una vasta
collezione di opere d’arte etnica provenienti dall’Africa Nord occidentale:
Mali, Costa D’Avorio, Guinea, fino alla Nigeria. Queste popolazioni molto
povere, spesso nomadi, avevano e hanno tuttora il culto per oggetti simbolo,
rappresentativi dei loro bisogni e dei momenti cardine dell’esistenza. Antiqua
propone all’attenzione dei visitatori una cinquantina di pezzi del secolo
scorso e della seconda metà dell’ Ottocento: una raccolta di pipe, d’uso e
rituali, statue che riplasmano la fertilità della donna e della terra e
 cavalli Dogon. La varietà di questi esemplari si spiega anche in base al
valore storico e propiziatorio e salvifico attribuito a questo animale: il
primo secondo la cultura Dogon ad essere uscito dall’arca, l’unico capace di
trasportare un popolo perseguitato verso la salvezza, nell’altipiano di
 Bandiagara, all’interno del paese dove, con la vita,  rifiorì anche
l’arte.  

 

“Mosaici e tappeti”

A fare da cornice a Antiqua 2009
sarà “Mosaici e tappeti”, una rassegna dell’architetto Donatella Malavasi che
raccoglie gli esemplari di mosaici realizzati ispirandosi a particolari di
preziosi tappeti antichi. Mosaici ispirati a rari manufatti scelti tra i più
significativi di Persia, Turchia, Caucaso, Cina e Tibet. Dopo aver già
sperimentato la tecnica del mosaico con la realizzazione di pannelli di grandi
dimensioni raffiguranti la flora e la fauna del mare profondo, l’artista ha
esplorato il mondo dei tappeti individuando singoli pezzi da cui trarre
l’ispirazione per la scelta dei colori delle singole tessere e per il loro
posizionamento. Un lavoro di grande maestria e di grande perizia che ha
prodotto opere d’arte uniche e mai realizzate prima. Le fotografie dei mosaici
saranno in vendita e, grazie alla collaborazione con il Rotary Club Centro
Storico, il ricavato sarà devoluto alla Casa S.Ambrogio per l’ausilio e
l’assistenza a bambini con disagi familiari.

 

Antiqua sarà aperta nei fine
settimana dalle 10 alle 20, da lunedì a venerdì dalle 14 alle 20. Il biglietto
costa 12 Euro. Per informazioni: Symposium tel. 010.5451794, Fiera di Genova
tel. 010.53911.

 

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