
Alla ricerca del suono manouche: in mostra a Cremona Musica International Exhibitions le chitarre gipsy-jazz
La leggenda di Django Reinhardt rivivrà a Cremona grazie ad un’esclusiva mostra sulle chitarre gipsy-jazz manouche. Il chitarrista belga, che apparteneva ad una famiglia nomade, è infatti considerato ideatore e massimo esponente del genere. Ciò perché ha reso possibile l’unione tra l’antica tradizione musicale zingara del ceppo dei Manouches e il jazz americano.
IL MITO DI DJANGO
Tantissimi i festival dedicati a Reinhardt e a questa corrente musicale, l’ultimo poche settimane fa a Roma. Proprio in occasione del 106esimo anniversario della nascita del chitarrista tzigano, è stato organizzato un omaggio che ha coinvolto fra gli altri il figlio Raangy, oltre ad artisti del calibro di Miraldo Vidal. A far sì che ancora oggi lo stile di Django sia così apprezzato e acclamato, sono le contaminazioni: il suo genere si sviluppò attraverso l’immersione nella tradizione gitana ma fu influenzato dalla vastissima cultura musicale classica di Reinhardt. Molti i chitarristi moderni che si ispirano direttamente a lui, come ad esempio Angelo Debarre, Fapy Lafertin, Dorado Schmitt.
AMBROSI: “IN MOSTRA GLI STRUMENTI REALIZZATI DA GRANDISSIMI LIUTAI ITALIANI”
“Nell’ambito dell’Acoustic Guitar Village abbiamo pensato di organizzare un’esposizione sugli strumenti e la storia del gipsy-jazz manouche — spiega Alessio Ambrosi, artistic advisor di CremonaFiere per la realizzazione dell’Acoustic Guitar Village, organizzato nell’ambito di Cremona Musica International Exhibitions. A curarla è il maestro liutaio Leonardo Petrucci e saranno in mostra chitarre realizzate in Francia negli Anni ’40-’50 dai più famosi liutai di origine italiana, proprio sulla scia della fama della Selmer di Django”.
La mitica chitarra di Reinhardt fu disegnata dal liutaio italiano Maccaferri ma tanti altri nomi di spicco hanno realizzato strumenti che hanno fatto la storia di questo genere e a Cremona saranno in mostra chitarre di Busato, Castelluccia, Joseph e Antoine Di Mauro, Francesco Olivieri, Mogar. Verrà insomma messa in rilievo l’importanza della liuteria italiana in una timbrica tutta francese. “La mostra – spiega ancora Ambrosi – sarà arricchita da pannelli didattici e video sulla storia e sulla evoluzione del modello gipsy-jazz”.
EVENTI STUDIATI PER CREARE A CREMONA L’AMBIENTE GIUSTO DA CUI FARE NASCERE CONTAMINAZIONI ARTISTICHE, COLLABORAZIONI E NUOVO BUSINESS
La mostra di chitarre gipsy-jazz rientra in un ricchissimo calendario di appuntamenti – anche quest’anno saranno oltre 90 gli eventi di Cremona Musica International Exhibitions – che rappresenta uno dei maggiori valori aggiunti della Manifestazione, e costituisce un polo attrattivo per un pubblico eterogeneo, dai musicisti professionisti agli studenti, dai direttori di Conservatorio ai direttori artistici dei maggiori teatri internazionali. Questo per creare un ambiente in cui le diverse professionalità legate al mondo della musica e degli strumenti possono incontrarsi e fare nascere contaminazioni artistiche, collaborazioni e naturalmente nuovo business.