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Alla Fiera del Levante gli Stati Generali dell’0Energia

Si è tenuto oggi alla Fiera del Levante – durante la prima giornata di Proenergy+Expoedil, l’appuntamento dedicato alla realizzazione di impianti ad alta efficienza e alla costruzione di edifici sostenibili (Fiera del Levante di Bari, 27 – 29 novembre) – il convegno “Gli Stati Generali dell’Energia” organizzato dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bari, per fare il punto sullo stato dell’arte dell’efficienza energetica nel territorio pugliese.

Pur partendo da dati che evidenziano una fase di contrazione, il quadro che emerge dal convegno è quello di un mercato e di un comparto in grado di offrire, se supportato dalle giuste leve (economiche e burocratiche) numerose opportunità sia per le imprese sia per il territorio in cui operano.
Come ha ricordato Nicola Bonerba, vice-presidente Ance Bari e BAT, il settore delle costruzioni in Puglia sta attraversando un momento difficile, ma da cui si può uscire puntando sulla riqualificazione e l’efficientamento dell’esistente. Il comparto ha visto, infatti, una riduzione del 70% dei permessi di nuova costruzione, che sono passati dai 12.052 del 2005 ai 5.380 del 2012, e anche nel 2014, la crisi del settore non allenta la presa: nei primi sei mesi si è infatti registrato un calo di addetti del 13,4% rispetto allo stesso periodo del 2013. Nonostante ciò la ripresa è possibile: “La strada che il settore delle costruzioni pugliese deve seguire è quella dell’innovazione tecnologica, del risparmio energetico, della riqualificazione urbana, della tecnologia dei materiali e della protezione antisismica. Tutti strumenti per soddisfare la domanda di nuove nicchie di mercato, che rispondono ad una nuova cultura costruttiva, focalizzata su eco-compatibilità e sull’ottimizzazione delle risorse energetiche – ha affermato il vice-presidente Ance Bari e BAT Bonerba – Un traguardo che si può raggiungere solo grazie alla collaborazione di tutti gli attori della filiera dell’efficienza. Solo mettendo insieme competenza tecnica, legislativa, professionalità, legalità si può ripartire e dare nuovo slancio all’economia, sempre nell’ottica di un maggior benessere e rispetto del paesaggio e dell’ambiente”.

E guarda con fiducia al futuro anche Giuseppe Bratta, Presidente del Distretto Produttivo Regionale delle Energie Rinnovabili e dell’Efficienza Energetica “La Nuova Energia”, nonostante il comparto delle rinnovabili pugliese sia stato messo a dura prova negli ultimi anni, complice un sistema normativo non sempre lineare e a sostegno del settore. Se nel 2010, infatti, in Puglia si contavano circa 10 mila occupati per un fatturato globale di 1 miliardo di euro, nel 2014 si è assistito ad un calo di quasi un settanta percento su entrambi i fronti, con un mercato caratterizzato dalla presenza di microimprese e professionisti. Tra le fonti più penalizzate, il fotovoltaico: se nel 2010, anno in cui si è raggiunta l’installazione più ampia, la Puglia era la prima regione in Italia per produzione di energia elettrica da fotovoltaico (pari al 20% dell’installato nazionale), nel 2014 è scivolata al nono (5% del totale nazionale). “La ripresa è possibile. Ma solo attraverso un duplice livello di intervento. A livello nazionale il Governo deve rendere più fluida la burocrazia, promuovendo la produzione delle rinnovabili in favore dell’auto sostenibilità energetica di ogni singolo consumatore residenziale o aziendale; mentre le amministrazioni locali devono sostenere gli investimenti locali con fondi – ha spiegato il Presidente Bratta – Anche per il solare, grande risorsa per la nostra Regione, si può prospettare un futuro positivo anche senza incentivi. Tutte le fonti rinnovabili con l’ottica dell’autoconsumo ed indipendenza energetica rimangono un ottimo investimento per imprese e famiglie e ciò deve diventare sempre più una realtà”.

La Regione Puglia ha tutti gli interessi per puntare sulle energie rinnovabili di cui è ricca. Tra le amministrazioni locali più attive su questo fronte, c’è sicuramente quella di Bari che punta a diventare una Smart City sulla base delle direttive dell’iniziativa europea ‘Smart Cities and Communities’. Come ha ricordato l’ingegner Pasquale Capezzuto, coordinatore del progetto Bari Smart City del Comune di Bari, facendo riferimento al tema dell’energia, “i paradigmi della Smart City possono essere declinati nella produzione ed uso dell’energia nelle città per conseguire gli obiettivi di approvvigionamento ed uso sostenibile dell’energia. Le tecnologie informatiche ed energetiche consentono oggi di passare da sistemi di generazione di energia a sistemi distribuiti, di realizzare smart grids a supporto della produzione locale di fonti rinnovabili di energia e di servizi on demand agli utenti, al fine di sviluppare l’uso consapevole dell’energia”.

A livello normativo, in materia di prestazione energetica, come ha ricordato l’ingegner Laurent Socal, Presidente di ANTA: “La legislazione italiana sta per cambiare parecchio. La regolamentazione attuale è incentrata sugli edifici residenziali e sul servizio riscaldamento. La revisione punta a renderla correttamente applicabile anche a tutti gli edifici non residenziali dove  l’incidenza di servizi come la ventilazione, la climatizzazione estiva e l’illuminazione sono determinanti e comportano costi energetici notevoli. Ci aspettano quindi un 2015 e 2016 ricchi di novità. Speriamo che con l’occasione vengano anche rimosse le numerose storture, ben note a tutti gli operatori, che impediscono una serena applicazione delle leggi attualmente vigenti, come l’imposizione di una quota rinnovabile ingiustificata, quasi sempre oggettivamente impossibile da rispettare al di fuori del settore residenziale e tale da imporre soluzioni predefinite nel settore residenziale. L’obbligo sistematico di contabilizzazione individuale dei consumi introdotto dal Dlgs 102/14 è senz’altro positivo e genererà molto lavoro sano, se non verrà rovinato da una fretta eccessiva e da operatori improvvisati”.

Le opportunità di mercato rappresentate dal residenziale, ed in particolare dai condomini, edifici altamente energivori, sono state al centro dell’intervento di Vittorio Fusco, Presidente Nazionale di ANAPI che ha ricordato come: “La riforma del condominio richiede agli amministratori di essere costantemente preparati e aggiornati soprattutto sugli aspetti tecnici dell’edificio, avendo cura di individuare le possibili manutenzioni che porterebbero ad un efficientamento energetico. Il che porta le aziende a promuovere le nuove iniziative tecnologiche  per il rinnovamento di sistemi di riscaldamento o raffreddamento, in sostituzione di quelli ormai obsoleti, agli amministratori di condominio. Ecco il perché dell’iniziativa di Condominio in Mostra che abbiamo organizzato a Proenergy+Expoedil”.

Gli sprechi energetici non si limitano al residenziale, come ha precisato Francesco Ruggiero, docente del Politecnico di Bari e Consigliere dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bari, ma riguardano anche gli edifici pubblici e, in particolare l’edilizia residenziale pubblica, un patrimonio caratterizzato da scarsissima qualità architettonica e spesso fuori norma, dal punta di vista energetico. “Anche in Puglia si rileva una vasta disapplicazione delle disposizioni di legge in materia di efficienza energetica e installazione degli impianti, da parte dei Comuni, all’atto della realizzazione degli interventi edilizi; il che porta alla realizzazione di edifici con elevati consumi energetici, scarso comfort ambientale e dispendio di risorse per la climatizzazione estiva ed invernale – ha ricordato Ruggiero – Alla base, spesso, la difficoltà di trovare le risorse economiche per affrontare questi investimenti. Eppure i fondi di Sviluppo Urbano, gli accordi con il sistema bancario, il partenariato pubblico privato, il finanziamento tramite terzi e i contratti di efficienza energetica possono essere strumenti per trovare i capitali necessari. Certo rimane necessario un Piano energetico pluriennale con obiettivi e scadenze precise, che porti la Puglia a recuperare il tempo perso, candidandosi a diventare leader nell’uso efficiente dell’energia nel settore delle costruzioni, al pari di alcune regioni del Nord”.

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