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ALLA FIERA DEL BARATTO E DELL’USATO LA MOSTRA “DISCOVERS”

Il 25/26
Aprile presso la fiera del baratto e dell’usato , l’associazione Freequenze ,
presenterà la mostra “DISCOVERS”
che avrà come protagoniste le copertine dei dischi in vinile.

L’associazione
Freequenze non è nuova ad organizzare questo tipo di evento , l’anno scorso ci presentò “Censured”
dedicato alle copertine dei dischi censurate , questa volta le records covers ci
racconteranno di come sono diventate da semplici copertura protettiva a vere e proprie
opere d’ingegno ed oggetti d’arte.

La loro
storia inizia negli anni ‘20 quando venivano venduti gli album a 78” rilegati
in opere per
proteggere il prezioso materiale discografico da urti e polvere , si inserivano
i dischi in fogli di carta
forate al centro per lasciare leggere l’etichetta e l’autore.In
inseguito diventò un buon modo di conservazione e di catalogazione , i semplici
fogli di carta divennero
di cartoncino , in quanto il disco non poteva reggersi in verticale come i
libri e quindi si
accatastavano uno sull’altro con il rischio di rompersi.

Fino al
1938 le copertine avevano solo questa funzione ed è al sig. Alex Steinweiss che
si deve l’invenzione
della copertina come oggetto artistico, cioè l’espressione attraverso questo
tipo di supporto
di riproduzioni artistiche.

Dalla fine
degli anni ’40 tutte le maggiori case discografiche ripresero l’idea con i
dischi che immettevano
sul mercato.

Da quel
momento, fotografi, pittori,filosofi e graphic desingners si sono cimentati in
una speciale “gara”
alla copertina più attraente, accattivante, interessante, che esprimesse a
pieno con le
immagini e i colori quello che il musicista

esprime attraverso le note. Per la progettazione
e l’impacchettamento dei dischi dagli anni 60 in poi verranno usati i materiali
e gli
oggetti più diversi ed anche il taglio delle copertine in alcuni casi subì
delle variazioni. Sono stati
usati fogli di giornale , cartone grezzo , box metallici, ologrammi, copertine
forate , immagini
in 3d, copertine poster, chiusure lampo ..sono state inserite nel package (l’impacchettamento)
, foto , cartoline,gadget, spille, poster.. Le copertine sono diventate tonde,
triangolari, triple , doppie e la copertina è stata stampata direttamente sul
disco ( i picture discs ) e
sono state in alcuni casi molto rari , dipinte a mano e c’è anche qualche caso
dove il musicista
ha sporcato con il proprio sangue la copertina.! su quest’ultima notizia ho un
po’ di perplessità
, ma girano leggende in merito ad un disco dei Current 93.

La storia
delle copertine dei dischi è davvero un viaggio attraverso il tempo , le mode e
le ideologie
.. “Discovers”
cerca di dare il suo piccolo contributo ad un percorso storico ed in continuo cambiamento.
Forse il disco in vinile come la copertina hanno raggiunto e superato la sua massima
espressione ed utilizzo e l’invenzione degli mp3 lascerà spazio alla fantasia dell’ascoltatore
che potrà personalizzare a piacimento la copertina dell’ album..

Per adesso
ci resta il piacere di ammirare quelle già fatte e di collezionarle per il puro
piacere
del
possesso.

 

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