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AL VIA CREATTIVA 2021: TUTTO ESAURITO PER L’APERTURA DELLA EDIZIONE AUTUNNALE DELLA FIERA NAZIONALE DELLE ARTI MANUALI, ALLA FIERA DI BERGAMO FINO A DOMENICA 3 OTTOBRE

In occasione del Word Teachers’ Day – Giornata Mondiale degli Insegnanti, domenica 3 ottobre convegno ‘Nuovi alfabeti: la scuola dopo la pandemia’ e laboratori riservati agli insegnanti con ingresso omaggio a Creattiva.

Bergamo, 30 settembre 2021 – Tutto esaurito per l’apertura dell’edizione autunnale 2021 di Creattiva, la kermesse dedicata alla creatività e al ‘fai da te’ organizzata da Promoberg in programma alla Fiera di Bergamo fino a domenica 3 ottobre, tutti i giorni dalle 9.30 alle 18.30.

I biglietti per la mattinata di oggi risultavano sold out già alla vigilia, e l’intenso flusso di visitatori è continuato per tutto il resto della giornata. Già esauriti anche i biglietti della mattinata di sabato 2 ottobre. 

Come da tradizione, per le appassionate più irriducibili il momento da non farsi scappare è stato proprio quello dell’apertura, quando gli espositori mostrano i propri materiali e la propria merce in tutta la loro ricchezza e varietà: quest’anno poi, l’ambizione di essere le prime a conoscere le nuove tendenze del settore è amplificata dalla voglia di tornare a condividere con altre persone la propria passione dopo i lunghi mesi di restrizioni legate al Covid-19.

Oltre alla parte espositiva distribuita su uno spazio di 16mila metri quadrati, al via anche i numerosissimi corsi e dimostrazioni in programma: espositori, associazioni, creative ed esperte del variegato mondo del ‘fai da te’ e dell’hobbistica impegnati a coinvolgere i visitatori, che giungono ogni anno alla Fiera di Bergamo per carpire i segreti delle arti manuali, conoscere nuove tecniche e perfezionare le proprie.

CREATTIVA E L’IMPEGNO CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE. Una fiera frequentata soprattutto da un pubblico femminile non poteva che accogliere i propri ospiti con uno spazio dedicato al contrasto della violenza di genere. Nei locali della Fiera è stata installata una panchina rossa, simbolo riconosciuto di denuncia e di lotta al femminicidio, del posto lasciato libero da una donna che non c’è più perché portata via dalla violenza, un modo per puntare l’attenzione sulla necessità di aumentare gli sforzi per prevenire e contrastare questa vera e propria piaga sociale (continua…).

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