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Agrilevante 2017: partenza in grande stile

Si è conclusa positivamente la prima giornata di Agrilevante, la rassegna internazionale delle macchine e delle tecnologie per l’agricoltura e la cura del verde, organizzata da FederUnacoma insieme con Fiera del Levante e in collaborazione con la Regione Puglia. Un folto pubblico di visitatori ha fatto da cornice a questa prima giornata di una rassegna giunta alla sua quinta edizione biennale e ormai consolidata come l’evento di riferimento per gli operatori dell’area mediterranea, del Medioriente, oltre che dell’Africa settentrionale e Sub-sahariana. Allestimenti scenografici e stand partico- larmente curati per mettere in mostra le migliori tecnologie prodotte dalle 300 industrie espositrici presenti. Tra gli appuntamenti in calendario, particolare rilievo hanno avuto il convegno sul “Dissesto, incendi, siccità: l’emergenza e le strategie”, dedicato alle tecnologie per prevenire e contrastare i rischio ambientali, e l’incontro sulle norme e le pratiche di sicurezza nei lavori forestali.

La riduzione dell’impatto ambientale è stato il filo conduttore di altri incontri svoltisi in questa prima giornata, dedicati alle linee di ricerca italiane per gli oliveti superintensivi, al ruolo della bioenergia nella transizione a un’economia “low carbon” (il progetto Up_running), alla gestione del verde a destinazione non agricola con metodo biologico. 

“Prima il consulente economico, dopo l’agronomo, poi il contoterzista, infine il vivaista: è questo il percorso organizzativo che deve seguire l’olivicoltore che voglia impiantare un oliveto superintensivo senza sbagliare e con l’obiettivo di ottenerne reddito”. Questo ha sostenuto Salvatore Camposeo, docente di Coltivazioni arboree presso il Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali (DISAAT) dell’Università di Bari, nel workshop “Oliveti superintensivi, le linee di ricerca italiane” organizzato da Nova Agricoltura.

Alcune importanti scadenze, trattate nel convegno sul ruolo delle bionergie organizzato da Itabia, pongono alla ribalta scelte strategiche in merito ai temi dell’energia e dei cambiamenti climatici. “La Regione Puglia è in procinto di aggiornare il Piano Energetico e Ambientale Regionale (PEAR) e in tale quadro – ha osservato Massimo Monteleone del Dipartimento SAFE dell’Università di Foggia – si inserisce la partecipazione del presidente della Regione, Michele Emiliano, alla COP23 di Bonn per presentare le linee programmatiche regionali in merito al processo di decarbonizzazione. Ciò accade in coincidenza con la scadenza di fine 2017 riguardante il Piano Nazionale Clima ed Energia per conseguire gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, a cui ha fatto seguito la fase di consultazione del documento SEN (Strategia Energetica Nazionale)”.

Sempre nell’ottica della preservazione dell’ambiente da possibili inquinamenti, anche se su un piano operativo differente, la Fondazione Biohabitat e lo Studio Tecnico EuD Engineering hanno organizzato il workshop “Gestione del verde a destinazione non agricola con metodo biologico”. Claudia Pavoni, agronomo referente per il progetto Biohabitat per FederBio, ha sostenuto “la necessità della certificazione biologica, ai sensi del Reg. CE 834/2007, anche del verde pubblico, dei parchi e giardini pubblici, dei campi sportivi e così via”. “Una pineta certificata bio in riva al mare – ha suggerito Pavoni – potrà essere un forte incentivo al turismo”.

Particolarmente interessanti in tema di innovazioni di prodotto sono stati gli incontri promossi dalle industrie costruttrici: la conferenza stampa di presentazione della nuova gamma di trattori Same, la conferenza stampa sul tema “Fendt stabilisce un nuovo record di pressatura” e il dealer meeting di New Holland.

 

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